MEGLIO SOLI CHE ...

Il re ed il pozzo


"Un potente stregone, con l'intento di distruggere un regno, verso una pozione magica nel pozzo dove bevevano tutti i sudditi. Chiunque avesse toccato quell'acqua sarebbe diventato matto. Il mattino seguente, l'intera popolazione andrò al pozzo per bere. Tutti impazzirono, tranne il re, che possedeva un pozzo privato per sè e per la famiglia, al quale lo stregone non era riuscito ad arrivare. Preoccupato, il sovrano tentò di esercitare la propria autorità sulla popolazione, promulgando una serie di leggi per la sicurezza e la salute pubblica. I poliziotti e gli ispettori, che avevano bevuto l'acqua avvelenata, trovarono assurde le decisioni reali e decisero di non rispettarle. Quando gli abitanti del regno appresero il testo dei decreti, si convinsero che il sovrano fosse impazzito, e che pertanto ordinasse cose prive di senso. Urlando, si recarono al castello, chiedendo l'abdicazione. Disperato, il re si dichiarò pronto a lasciare il trono, ma la regina glielo impedì suggerendogli di bere anche loro l'acqua del pozzo. E così fecero: il re e la regina bevvero l'acqua della follia e presero immediatamente a dire cose prive di senso. Nel frattempo, i sudditi si pentirono: adesso che il re dimostrava tanta saggezza, perché non consentirgli di continuare a governare? La calma regnò nuovamente nel paese, anche se i suoi abitanti si comportavano in maniera del tutto diversa dai loro vicini. E così il re poté governare sino alla fine dei suoi giorni."Veronika si mise a ridere. [..]"Sai cosa c'è fuori, al di là dei muri di cinta di Villete?""Gente che ha bevuto dal medesimo pozzo.""Proprio così" disse Zedka. "Pensano di essere normali, perché tutti fanno le stesse cose. Fingerò di aver bevuto quell'acqua."