Creato da mentanadavivere il 06/02/2015

MENTANA DA VIVERE

conoscere il bello di Mentana

 

 

GIUSEPPE LODI

Post n°5 pubblicato il 06 Febbraio 2015 da mentanadavivere

1889
Discorso d'inaugurazione del Monumento ai Caduti Garibaldini del sindaco di Mentana, Giuseppe Lodi.

.CITTADINI
Ventidue anni fa Mentana era un nome ignoto: nella geografia politica non esisteva: era un punto dimenticato - una espressione taciuta, negletta.
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Ma dopo il 3 novembre 1867 ....! Dopo che il sole di quella memoranda giornata tramontò dietro quei colli, imporporati dal sangue di centinaia di martiri - volontario olocausto sull'ara della redenzione di Roma - da quel giorno in poi, Mentana non è più stato un nome oscuro - un paese dimenticato. - Il suo nome è sulle labbra di quanti hanno un cuore veramente italiano; anzi, di quanti - in Italia e fuori - hanno sentimenti sinceri di umanità e di patria.
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Sì, o Signori, dal giorno in cui una eletta schiera di prodi italiani cadde qui - sopraffatta non dal valore, ma dal numero di mercenari stranieri - sguinzagliati dalla Francia Cesarea e da Roma Papale - Mentana è divenuta il Paese della simpatia universale, non pure dell'Italia nostra, ma di tutta Europa - fin delle lontane Americhe, fin nella remotissima Australia. - Testimone ne è quell'Ara, che, maestosa, sorge sugli avanzi dei cari estinti, ed alla cui erezione convenne, coll'obolo nazionale, l'obolo cosmopolita: testimoni ne siete Voi tutti, affiliati alle Benemerite Associazioni Democratiche - Liberali, che, ogni anno, al ritornare di questo giorno, convenite qui d'ogni parte d'Italia, a ricordare con Noi la dolorosa catastrofe, a rivedere questo Paesello, che fu il doloroso teatro di tanta sventura ed insieme di tanta gloria! -
 (Applausi).
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Non può dunque recar meraviglia, se la Rappresentanza Comunale di Mentana - penetrata da sentimento di simpatia e di speciale interesse, di cui è fatto segno questo paese - non lascia - per quanto è da Essa - intentato alcun mezzo - onde meglio corrispondere all'universale dimostrazione di affetto e di onore - che annualmente viene rinnovata da Voi, a nome di tutti gli Italiani.
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E prova ne sia, che volendo Essa fornirsi di un proprio Emblema Comunale - non ha esitato di proporre alla Consulta Araldica quello che solennemente - alla presenza vostra - si discopre per la prima volta.
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Era ben giusto e doveroso, che sullo stemma - raffigurante un giorno le somme chiavi - simbolo nefasto di oppressione e di morte - sorgesse oggi quell'Ara augusta - simbolo di libertà e di vita. -
 (Applausi). 
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Questo nuovo emblema Comunale riassume la pagina più gloriosa della storia moderna di questo paese, e cancella del tutto e per sempre quella pagina ignominiosa dell'800, - quando, qui pure, un altro Cesare di Francia e un altro Papa di Roma si strinsero la mano - per fondare quel potere impossibile - fra la spada e la croce - che doveva poscia crollare a Sèdan e a Porta Pia. - (Vivissimi applausi). 
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Dio - Patria - Umanità - E' questo il motto, che, d'oggi in poi - questo Emblema di valore e di gloria - parlerà a quanti vi fisseranno lo sguardo.
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Dio - Patria - Umanità - sia per Noi tutti, e per i nostri più tardi Nipoti la triade vera del nostro culto - dei nostri affetti - delle nostre aspirazioni.
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E se quella Tomba rappresenta il Santuario di tante glorie italiane - questo Stemma simboleggia la sepoltura del Dominio temporale.
 

 
 
 

Mentana è conosciuta da tutti come Città Garibaldina

Post n°4 pubblicato il 06 Febbraio 2015 da mentanadavivere

La battaglia di Mentana fu uno scontro a fuoco avvenuto presso la cittadina di Mentana, nel Lazio, combattuta il 3 novembre 1867, quando le truppe franco-pontificie si scontrarono con i volontari diGiuseppe Garibaldi, diretti a Tivoli per sciogliere la Legione essendo fallita la presa di Roma per la mancata insurrezione dei romani.

Il 3 novembre, alle 2:00 del mattino, al comando del generale Hermann Kanzler, l'esercito del Papa con anticipo e poi le truppe regolari francesi del generale de Polhes uscirono da Roma in ordine di marcia verso le posizioni garibaldine a Monterotondo.

Garibaldi disponeva di truppe ridotte dalle diserzioni, male equipaggiate e sostanzialmente prive di cavalleria ed artiglieria. Egli aveva deciso di raggiungere Tivoli dove avrebbe sciolto la legione garibaldina. Erano state costituite sei brigate, ognuna composta da tre o quattro battaglioni, guidate rispettivamente dal Salomone, dal colonnello Frigyesi, dal maggiore Valzania, dal colonnello Elia e dal maggiore Achille Cantoni, il patriota forlivese che, avendo salvato la vita al Generale presso Velletri ed essendo poi caduto a Mentana, Garibaldi erse a protagonista del romanzo storico Cantoni, il volontario.

 Via Nomentana in direzione Monterotondo, pontifici prima e francesi poi giunsero in prossimità della tappa intermedia di Mentana nel primo pomeriggio. Di fronte a loro il villaggio si presentava sull'alto di una collina a forma di promontorio, cinto da un muraglione con in fronte un antico castello medioevale, volto proprio verso la Nomentana.

Incominciarono ad arrivare da Mentana a Casenove i primi feriti ed i primi morti. All'inizio si trattava soltanto di soldati Zuavi, ma, poi, incominciano ad arrivare anche i soldati Francesi ed infine anche i Garibaldini.
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Tanti Garibaldini prigionieri e quasi tutti feriti, chi più o meno gravemente. Molti moriranno!

 

 
 
 

1867

Post n°3 pubblicato il 06 Febbraio 2015 da mentanadavivere

Mentana entra a far parte della Repubblica Romana napoleonica nel 1798 e il 3 novembre 1867 fu teatro della Battaglia di Mentana che vide contrapposto Garibaldi alle truppe pontificie. 

 
 
 

1407

Post n°2 pubblicato il 06 Febbraio 2015 da mentanadavivere

dai Monaci, ai Capocci, agli Orsini.Dopo i Crescenzi, abbiamo notizie del passaggio del castello di Nomento ai monaci del Monastero di "San Paolo Fuori Le Mura", attraverso la concessione fatta da Papa Gregorio VII (1073-1085)..Dal monastero di San Paolo il Castrum Nomenti passò alla famiglia Capocci, famiglia romana, le cui prime testimonianze risalgono al 1073. Sembra che lo acquistò il Cardinale Raniero Capocci sotto il papato di Innocenzo III, quindi tra il 1198 ed il 1216..Passano altri due secoli e la famiglia Capocci vendette il Castel Nomentano a Giacomo Orsini. L'atto di vendita fu firmato l'8 ottobre 1407.  

 
 
 

LAMENTANA

Post n°1 pubblicato il 06 Febbraio 2015 da mentanadavivere

1059 -
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Per la seconda volta nel giro di tre secoli, dopo i longobardi, Nomentum, che nel frattempo cambia il nome in "Lamentana" e successivamente in "Mentana", subisce una terribile punizione che decreta la sua definitiva decadenza.
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Papa Niccolò II nel 1059 invia a Mentana Roberto il Guiscardo per punirla di aver partecipato alla lega dei Tuscolani e dei Prenestini contro il papato. 

 
 
 

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