SPIRITISMO-MESSAGGI

REINCARNAZIONE


- PLURALITA’ DELLE ESISTENZEDella Reincarnazione - Giustizia della Reincarnazione -166 - In qual modo l’anima, che non ha conseguito la perfezione durante lavita corporea, può finire di purificarsi?«Col subire nuove esistenze».- Come compie l’anima queste nuove esistenze? Forse trasformandosi, marimanendo sempre allo stato di Spirito?«L’anima, purificandosi, soggiace senza dubbio a trasformazione; ma perpurificarsi le occorre la prova della vita corporea».- Dunque l’anima ha più esistenze corporee?«Sì: noi tutti abbiamo avuto parecchie esistenze. Coloro che dicono ilcontrario, vogliono mantenervi nell’ignoranza, in cui sono essi stessi».- Da questo principio sembra risultare che l’anima, dopo aver abbandonatoun corpo, ne prenda un altro: il che vuol dire che essa si reincarna in unnuovo corpo. E’ così che va inteso?«Precisamente».167 - Qual’è lo scopo della reincarnazione?«Espiazione e miglioramento progressivo dell’umanità; senza di che, dovesarebbe la giustizia?».168 - Il numero delle esistenze corporee è limitato, o invece lo Spirito sireincarna perpetuamente?«Ad ogni nuova esistenza lo Spirito fa un passo nella via del progresso;quando poi si è spogliato di tutte le sue imperfezioni, non ha più bisogno delleprove della vita corporea».169 - Il numero delle incarnazioni è lo stesso per tutti gli Spiriti?«No, chi progredisce rapidamente, si risparmia nuove prove. In ogni modoqueste incarnazioni successive sono sempre numerosissime, poiché ilprogresso è quasi infinito».170 - Che diventa lo Spirito dopo la sua ultima incarnazione?«Spirito beato, perché puro».GIUSTIZIA DELLA REINCARNAZIONE171 - Su che si appoggia il principio della reincarnazione?«Sulla giustizia di Dio e sulla rivelazione, giacché noi ve lo ripetiamo dicontinuo. Un buon padre lascia sempre aperto ai suoi figli un adito alpentimento. Non vi dice forse la ragione, che sarebbe ingiusto privare persempre della eterna felicità tutti quelli che non ebbero la possibilità dimigliorarsi? Forse non sono figli di Dio tutti gli uomini? Solo fra gli egoistiregnano la iniquità, gli odi implacabili e le pene senza remissione».Tutti gli Spiriti tendono alla perfezione, e Dio ne porge loro ilmezzo con le prove della vita corporea; ma la sua giustizia vuoleche essi possano compiere, in nuove esistenze, ciò che non hannopotuto fare o terminare in una prima prova.Non sarebbe né secondo giustizia, né secondo la bontà di Dio ilcondannare in eterno coloro i quali hanno potuto incontraredegli ostacoli al proprio miglioramento, contro la loro volontà, eda cagione dell’ambiente stesso, in cui si trovarono posti. Se lasorte dell’uomo fosse irrevocabilmente stabilita dopo la suamorte, Iddio non avrebbe pesato le azioni di tutti gli uomini nellastessa bilancia, e non li avrebbe trattati con imparzialità.La dottrina della reincarnazione, cioè quella che consistenell’ammettere per l’uomo più esistenze successive, è la sola cherisponda al nostro concetto della giustizia di Dio per riguardoagli uomini di condizione morale inferiore, la sola che possaspiegarci l’avvenire, e affermare le nostre speranze, poiché cioffre il mezzo di espiare i nostri errori con novelle prove. Laragione ce lo dimostra, e gli Spiriti ce lo insegnano.L’uomo, che ha la coscienza della sua inferiorità, trae dalladottrina della reincarnazione i più consolanti presagi. Se credealla giustizia di Dio, non può sperare di divenire a un tratto e perl’eternità eguale a coloro, che hanno operato meglio di lui; ma ilpensiero che questa inferiorità non lo priverà per sempre delgodimento supremo, e che potrà acquistarlo mercé nuovi sforzi,lo sostiene nelle prove e rianima il suo coraggio. Chi è colui che,al termine del suo pellegrinaggio terreno non si dolga di avereacquistato troppo tardi una esperienza, da cui non può trarreprofitto? Orbene, questa tardiva esperienza non e perduta,giacché se ne avvantaggerà in una nuova esistenza.Estratto di "Il Libro degli Spiriti" di Allan kardec. Per scaricarlo gratis:spiritismo.altervista.org