Creato da brasilianis il 02/11/2008
Messaggi dagli Spiriti Amici e psicografate dai medium
 

Messaggi di Novembre 2011

HAI CORAGGIO DI CAMBIARTI?

Post n°185 pubblicato il 22 Novembre 2011 da brasilianis
 

Povera razza umana cui l'egoismo ha corrotto ogni strada, riprende nuovamente coraggio, nonostante tutto. Nella sua misericordia infinita, Dio ti ha inviato un potente rimedio per i tuoi mali, un soccorso inaspettato per la tua miseria. Apri gli occhi alla luce: ecco le anime di quelli che sono trapassati e che vengono a richiamarti ai tuoi veri doveri. (Il Vangelo Secondo lo Spiritismo cap VII, vers 12)

Al mondo, frequentemente, ti vedi segnato da vari conflitti, secondo il tipo di comportamento che adotti nel tuo cammino umano.

È chiaro che non sei abituato a riflettere, cercando di conoscerti meglio.

È comune l'abitudine di copiare i modelli del mondo che ti entusiasmano per un certo periodo, senza prendere in considerazione le conseguenze di questo tuo comportamento rispetto alla realtà spirituale in cui ti trovi immerso.

Sembra che tu non dia importanza alla tua crescita, al tuo progresso.

Immagini forse che i tuoi errori siano meno pesanti di quelli dei tuoi fratelli?

Supponi che, sebbene il tempo passi per tutti, non passerà allo stesso modo per te?

Ammetti che la severità delle leggi della coscienza colpisca solamente quella degli altri?

Urge che l'anima, in apprendistato di progresso sulla Terra, impari a superare l'egoismo simulato, domandando percorsi d'improrogabile rinnovamento, lasciando dietro l'infanza, per raggiungere la maggior età spirituale, che non può essere più procrastinata.

Hai il coraggio di cambiare, migliorandoti?

Se acconsenti, è tempo di confidare nelle imprese del bene, ovunque tu sia, sforzandoti di superare gli ostacoli e applicandoti nel trasformare le ombre in luce, sicuro di contare sulla felice assistenza dei Preposti di Cristo, questa falange di Guide benevoli che sparge sulla tua vita, per amore di Gesù, le sublimi energie. Queste ti daranno la capacità di progredire, modificando tutte le abitudini dannose, in qualunque area della tua esistenza; cominciando d aquelle che ti sembrano più facili da sconfiggere, mentre acquisti forze nuove per elevarti alla sommità luminosa dell'armonia.

                                                                               CAMILO

Estratto dal libro "Rivelazioni dalla Luce, dello Spirito Camilo, psicografato dal medium Raul Teixeira. Questo libro è stato pubblicato in italiano da Casa del Nazareno Edizioni. www.casadelnazareno.it

Lo Spirito André Luiz ci dice che solamente saremo felici quando ci diventeremo medici di noi stessi. E in questo messaggio, nostro amico spirituale Camilo ci parla del miglioramento spirituale domandandoci se abbiamo il coraggio di cambiare attitudini, di migliorarci. Mettere il Vangelo di Gesù in pratica è la formula della felicità, insieme alla caritá, all'amore al prossimo. Da tanto tempo Lui ci ha insegnato il cammino della felicitá, della luce, e ancora, dopo 2000 anni, seguiamo cammini scuri che ci portano a infelicitá, alle malattie, alla sofferenza. Come siamo testardi!!!! Nessuno ci cambierà, perché lo sforzo è nostro, la voglia è nostra, la lotta è nostra. E nessuno può dire che mai cambierà, che è nato così e che non cambia più, perché tutti noi siamo capaci di cambiare. Ci vuole la volontà, la lotta interiore in tutti i momenti della vita, con fede e perseveranza. Se ognuno fa la sua parte, in alcun tempo tutto il mondo avrà cambiato per l'esempio degli altri. Non possiamo dimenticare che la seminagione è facoltativa, ma la raccolta è obbligatoria, ossia, possiamo scegliere cosa vogliamo piantare, ma sicuramente raccoglieremo quello che abbiamo piantato. Quindi, avere cura di quello che piantiamo è necessario per dopo non raccogliere l'erbaccia della malattia, della sofferenza, dell'infelicitá, dei problemi mentali e emozionali, ecc.

Voglio chiedere le vostre preghiere per Raul Teixeira che si trova ricoverato in un ospedale a New York. Lui è passato male durante il volo e ha avuto in ictus. Stá bene, giá riesce parlare alcune parole, comincia a movimentare il lato destro del corpo, ma ancora bisogna cura e attenzione. A questo nero di anima bianca, tutta la mia gratitudine, sebbene non lo conosco di persona, ma è un esempio per tutti noi, con la sua dedizione alla psicografia, con sua casa per bambini bisognosi a Rio de Janeiro, con sue conferenze per tutto il mondo, con sua dedizione al prossimo. Che Gesù possa curarlo affinché possa ritornare ai suoi lavori per lo spiritismo.

                                                                       Brasilianis

                                                                                  

                                                         

 
 
 

L'ANIMA DOPO LA MORTE

Post n°184 pubblicato il 12 Novembre 2011 da brasilianis
 

Il Libro degli Spiriti di Allan Kardec è composto di domande e risposte il cui Kardec ha fatto agli Spiriti. Questo libro fu pubblicato per la prima volta il 1857 a Parigi ed è uno dei libri della Codificazione Kardeciana, base dello Spiritismo cristiano.

Metto qui una piccola parte del capitolo III, chiamata "L'anima dopo la Morte"

Domanda 149

Che cosa diventa l'anima al momento della morte?

Risp: "Ritorna Spirito, ossia rientra nel mondo degli Spiriti che aveva lasciato temporaneamente."

Domanda 150

L'anima dopo la morte, coserva la sua individualitá?

Risp: " Sì, non la perde mai. Che cosa sarebbe se non la conservasse?"

Domanda 150 a

Come può l'anima constatare la sua individualità, dal momento che non ha più il suo corpo materiale?

Risp: "Essa ha ancora un fluido - che le è proprio e che attinge nell'atmosfera del suo pianeta - che rappresenta l'aspetto della sua ultima incarnazione: il suo perispirito."

Domanda 150 b

L'anima non porta niente con sé di questa Terra?

Risp: "Nient'altro che il ricordo e il desiderio di andare in un mondo migliore. Questo ricordo è pieno di dolcezza o di amarezza, a seconda dell'impegno che ha fatto della vita. Più essa è stata pura, tanto più l'anima comprende la futilità di quello che la lasciato sulla Terra."

Domanda 151

Che cosa pensare dell'opinione secondo la quale, dopo la morte, l'anima rientra nel tutto universale?

Risp: "Forse che l'insieme degli Spiriti non forma un tutto? Non è forse tutto un mondo? Quando si ci trova in un'assemblea, si è parte integrante di questa assemblea e tuttavia si conserva la propria individualità."

Domanda 152

Quale prova possiamo avere dell'individualità dell'anima dopo la morte?

Risp: " Non avete questa prova attraverso le comunicazioni che ricevete? Se non siete ciechi, vedrete; se non siete sordi, udrete, perché assai sovente una voce vi parla e vi rivela l'esistenza di un essere al di fuori di voi."

Quelli che pensano che, alla morte, l'anima rientri nel tutto universale sono in errore, se intendono per questo che, simile a una goccia d'acqua la quale cada nell'oceano, essa vi perda la sua individualità. Questi sono invece nel vero se intendono il tutto universale come l'insieme degli esseri incorporei di cui ogni anima o Spirito è un elemento.

Se le anime fossero confuse nella massa, non avrebbero che le qualità dell'insieme e niente le distinguerebbe le une delle altre. Esse non avrebbero né intelligenza né qualità proprie, mentre in tutte le comunicazioni gli Spiriti dimostrano di avere coscienza dell'io e una volontà propria. La diversità infinita che le anime presentano sotto ogni aspetto è la conseguenza stessa delle individualità. Se ci fosse dopo la morte solo quello che si chiama grande Tutto - che assorbe tutte le individualità - questo Tutto sarebbe uniforme e, di conseguenza, tutte le comunicazioni che si ricevono dal mondo invisibile sarebbero identiche. Poiché vi si incontrano degli esseri buoni e altri cattivi, dei sapienti e degli ignoranti, dei felici e degli infelici; e perché ce ne sono di tutti i caratterim tristi e allegri, leggeri e profondi ecc, è evidente che si tratta di esseri distinti.

L'individualità diventa ancora più evidente quando questi esseri danno prova della loro identità con segni incontestabili, con dettagli personali relativi alla loro vita terrena, che si possono comprovare. Né la loro identità può essere messa in dubbio quando si manifesta soto gli occhi di tutti nelle loro apparizioni. L'individualità dell'anima ci è stata insegnata in teoria, come articolo di fede. Lo Spiritismo la rende evidente e, in qualche modo, concreta.

Domanda 153

In quale senso deve intendersi la vita eterna?

Risp: "È la vita dello Spirito che è eterna, quella del corpo è transitoria e passeggera. Quando il corpo muore, l'anima ritorna alla vita eterna."

Domana 153 a

Non sarebbe più esatto chiamare vita eterna quella degli Spiriti puri, ossia di quelli che, avendo raggiunto il grado di perfezione, non hanno più prove da subire?

Risp: "Si tratta piuttosto della felicità eterna. Ma questa è, ancora una volta, una questione di termini. Chiamate le cose come volete, a condizione che vi intendiate."

 

 
 
 

E...DOPO LA MORTE?

Post n°183 pubblicato il 04 Novembre 2011 da brasilianis
 

Riassumendo, quattro alternative vengono offerte all'uomo, per il suo avvenire d'oltretomba: 1º il nulla, secondo la dottrina materialista; 2º il riassorbimento nel tutto universale, secondo la dottrina panteista; 3º l'individualitá con la sorte fissata definitivamente, secondo la dottrina della Chiesa; 4º l'individualità con progresso infinito conforme alla Dottrina dello spiritismo. (Il Vangelo Secondo lo Spiritismo, cap IV, vers 23)

Da quando sei al mondo, senti parlare della morte, ne ascolti i commenti e, in un certo senso, ti senti turbato da tutti i contenuti che la riguardano.

La tendenza umana di assolutizzare tutto ciò che è relativo, finisce coll'essere responsabile di forgiare alcune concezioni razionalmente assurde riguardo la morte.

Sulla Terra, sono sorte diverse dottrine nell'intento di spiegare, convincere e guidare la mentalità umana, sottraendola all'ignoranza ed elevandola ai parametri delle conoscenze liberatrici.

Ciò nonostante, l'obiettivo non è stato raggiunto. Al contrario di quel che il mondo richiedeva, tali dottrine, tramite i propri adetti, divulgarono notizie terrificanti, provenienti da un "dio" primitivo, vendicativo, iroso, complementare al quadro d'orrore in cui vivevano le creature.

La "geenna", il "tartaro", "l'inferno", con il loro seguito di carnefici affamati, impantanati nell'ardore e nell'incandescenza, servirono solo a sovreccitare le menti, generando personalità nevrotiche o schizofreniche, in funzione delle fobie che le investivano.

Hai già pensato qualcosa in proposito?

Hai neditato su cosa c'è dopo la morte?

In contrapposizione a quanto è stato affermato nel corso dei secoli, per gli individui e per la collettivitá, francamente smarrita, è sorta in pieno secolo XIX la veneranda Dottrina Spiritista per affermare, di fatto, che "Dio è amore". E poiché Egli è amore, offre a tutti i Suoi figli le stesse opportunità di liberazione  e di crescita, facendo verificare che, nel presente stato umano, gli individui apprendono mediante la ripetizione, nelle esperienze sbagliando s'impara, affinché si convincano, con l'uso del libero arbitrio, che sono le esperienze apprese quelle che danno maggiori gratifivcazioni emozionali, maggiore estasi, mentre degli errori rimangono le esperienze che non si devono cercare, perché portano frustrazioni e dolori di duro apprendimento.

Così, per il pemnsiero spiritista, nessuno deve "morire" per andare al cielo, né tano meno all'inferno. Giacché cielo e inferno, si convertono in stati d'animo di armonia o di opposizione con le Leggi Divine. Rispettivamente, abbiamo un numeroso contingente di creature, dalla coscienza in pace e dai doveri nobilmente compiuti, che vivono già bei cieli sin dai giorni terreni; mentre altri, branchi cospicui, si trovano, sin dalla Terra, sprofondati nell'inferno della propria coscienza per la pratica del male, preferendo situazioni di dissesto, dovute alla cattiva volontà di fronte alle leggi della coscienza.

Se vai meditando con maturità sopra questa dimensione della vita, che si chiama morte, cerca di vivere bene, lavorando e crescendo per Dio sin da oggi.

                                                                                 CAMILO

Estratto dal libro Rivelazioni dalla Luce, dello Spirito Camilo, psicografato dal medium Raul Teixeira. Questo libro è stato pubblicato da Casa del Nazareno Edizioni.

Noi spiritisti non crediamo nell'inferno come un posto da dove mai si uscirà.Chi ha scaricato e guardato il film Nosso Lar, (http://www.fileserve.com/file/PfvUhP5) ha visto che esiste una regione inferiore il cui André Luiz chiama di Umbral. È più o meno come il purgatorio cattolico. In questo posto vanno gli spiriti che hanno fatto del male, sia per ignoranza o per una tendenza malefica. Però, il pentimento sempre darà opportunità di uscire di là, attraverso il soccorso di Spiriti del bene e poi la reincarnazione, liberandosi così di tutti i suoi debiti davanti le leggi divine. Non crediamo in un posto di dove mai si uscirà perché questo pensiero è contrario alla bontà di Dio, che è sempre misericordioso.

Il cielo o l'inferno è dentro noi conforme le nostre attitudini, conforme la coscienza tranquilla o pesante. Andare o no all'Umbral dipende esclusivamente di noi per le nostre attitudini nel bene o nel male, però, ciò non è per sempre. Quindi, fare del bene, migliorarsi ogni giorno combattendo le tendenze negative ci darà l'opportunità di andare alle città spirituali come Nosso Lar o tante altre, cominciando nostra vita spirituale lavorando nel bene, siccome non creidamo in un cielo di inerzia, ma in un cielo dove gli spiriti lavorano aiutando gli uni agli altri.

                                                           Brasilianis (innamorataditalia@gmail.com)

 
 
 

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