MESSINA & DINTORNI

.


Messina. Otto persone arrestate per vari reati: stalking, furto, resistenza a pubblico ufficiale, guida senza patenteMESSINA - Nelle ultime ore i carabinieri della Compagnia di Messina centro hanno arrestato tre uomini ritenuti responsabili di atti persecutori (stalking), furto e violazione delle prescrizioni connesse alla misura di prevenzione.A finire in carcere, D.R., messinese 44enne, sottoposto agli arresti domiciliari perché accusato di minaccia, atti persecutori e violazione di domicilio e porto abusivo di arma da taglio. Il GIP del Tribunale di Messina ha emesso il provvedimento di cattura, concordando con le risultanze investigative scaturite dalle indagini dei Carabinieri che hanno raccolto a carico di D.R., gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati commessi in danno della ex moglie.Una pattuglia della stazione di Messina Principale, invece, mentre stava effettuando un servizio di controllo, nel transitare lungo la centralissima via Garibaldi, giunta all’altezza di un noto supermercato, ha notato del trambusto all’interno dell’esercizio commerciale. Immediatamente intervenuti, i carabinieri hanno bloccato in flagranza del reato di furto, Pasquale Gullì, 49 anni, già noto alle forze dell’ordine e in atto sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali. L'uomo veniva bloccato dopo aver rubato dagli scaffali del supermercato diversi generi alimentari e mentre tentava di guadagnare l’uscita senza pagare. Dopo le formalità di rito, Gullì è stato trattenuto nella camera di sicurezza della stazione carabinieri in attesa del giudizio di convalida dell’arresto e del contestuale rito direttissimo presso il Tribunale di Messina.I carabinieri della stazione di Castanea hanno dato esecuzione al decreto di sospensione della misura alternativa dell’affidamento ai servizi sociali emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Messina a carico di Antonio Mangiaruca, 27 anni, nato a Lentini (Siracusa) in atto sottoposto alla misura alternativa presso la comunità terapeutica Faro di Messina in quanto responsabile di violazione della normativa sugli stupefacenti. L'uomo è stato arrestato.I carabinieri della stazione di Messina Gazzi, nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale, hanno fermato un mezzo alla cui guida c'era un uomo già conosciuto alle forze dell'ordine, Nunzio De Salvo, 66 anni, nato ad Asmara, residente a Messina, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno a Messina. Tra le prescrizioni imposte a De Salvo, la misura di prevenzione di non commettere reati e che, invece De Salvo, ponendosi alla guida senza la patente - ritiratagli a seguito della sottoposizione alla citata misura di prevenzione – è incorso in una sanzione penale. Stante la flagranza di reato è stato arrestato.I Carabinieri della stazione di Messina Tremestieri hanno arrestato, in ottemperanza di un ordine di esecuzione per espiazione pena, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Orazio Famulari, 54 anni, nato a Messina. Stando a quanto riportato nel provvedimento restrittivo, Famulari, dovrà espiare una pena a due anni e sei mesi di reclusione per furto aggravato. La condanna a carico dell'uomo è relativa ad un furto commesso a messina nel gennaio 2002.I carabinieri della stazione di Messina Tremestieri hanno arrestato, in flagranza di reato per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale un 28enne messinese, Antonino Trischitta, nato a Messina, fabbro. L'uomo mentre percorreva la SS. 114, è stato fermato dai carabinieri alla guida di un motociclo. Nel corso del controllo, i carabinieri dopo avere accertato che il giovane era sprovvisto di patente di guida poiché revocata, lo hanno anche sottoposto a sottoporsi al test per la verifica del tasso alcolemico perché mostrava evidenti segni di nervosismo. Per tutta risposta Trischitta ha inveito contro i carabinieri proferendo frasi oltraggiose e minacciose, e nel contempo spintonandoli. Immediatamente bloccato, il giovane è stato e trattenuto nella camera di sicurezza della caserma in attesa della convalida dell’arresto.