MESSINA IN BLOG

Post N° 8


Forse non tutti conoscono la vera storia della fondazione della nostra Messina.Per saperla bisogna comprendere la vita privata di Tucidide, lo storico greco da cui provengono le notizie più accreditate sulla nascita della città. Egli, vissuto attorno al 400 a.c. ebbe una vita travagliata. La moglie Acidina, moralista e perbenista lo teneva intimato in casa e lo costringeva a rivedere le sue deduzioni storiche, a discapito della realtà che scaturiva dalle sue ricerche.Scandagliando tra i suoi appunti, si è scoperto che Messina fu fondata dal cumese Periere e dal calcidese Cratemene, ambedue omosessuali. Essi giunsero sulla riva dello stretto con la loro kondura, acquistata d’occasione ad Atene. Il Periere, era sposato con Suorlina, nipote dell’arconte Thesphius. Questa, per una questione di orgoglio e di pettegolezzi di palazzo, non poteva sopportare il tradimento del marito. Così, informata da un’amica linguacciuta sulla relazione del coniuge e del luogo dove egli si incontrava, decise che doveva agire. Chiese in prestito una kondura allo zio e si fece accompagnare sul luogo dove le era stato detto avrebbe colto il marito in flagrante. In effetti così accadde. Sbarcata anch’ella sulle rive dello stretto e visto lo sposo in atteggiamento intimo con l’altro uomo, cominciò a correre verso di lui con una falce in mano. Alla sua vista, il Cratemene cominciò a gridare all’amante: “dankle… danhle… dankle…” che nella lingua del periodo voleva dire “falce”. Da lì il nome Zancle; primo nome della città.    Tratto dalle ricerche private di Veramente Antipatico