MESSINA IN BLOG

Post N° 14


Comincia l’American’s Cup. In una città marinara ed in un Post serio come questo non possiamo esimerci dal farla passare inosservata. Naturalmente qualcuno di voi, dimenticando le notti insonni di Azzurra, del Moro di Venezia e Luna Rossa, si chiederà: cos’è? E’ la regata velica per eccellenza. Il Top della vela da competizione mondiale. A questo punto inutile dire che la vostra memoria si è risvegliata e che avete perfettamente ricordato quando nel 1992 il Moro di Venezia  e nel 2000 Luna Rossa, persero rispettivamente  4 - 1  e 5 – 0 la finale. Perdere contro i migliori al mondo, il che significa che il resto del mondo è rimasto dietro! In questa edizione, tre le barche italiane: Luna Rossa, Mascalzone Latino e +39 (per i distratti, il prefisso dell’Italia). La migliore delle tre? Giudicate voi: il budget di Luna Rossa è di 60 milioni di Euro, quello di Mascalzone Latino di 40.milioni e quello di +39 di 10 milioni. Ma i soldi non sono tutto. L’americana Oracle con 120 milioni non è considerato il team più candidato alla sfida finale con Alinghi.Tutto da seguire dunque. Su La 7 alle 14… quasi tutti i giorni fino a giugno.Naturalmente tirate fuori dal vostro vecchio glossario in disuso i termini corretti. Qualche esempio!! Il buono non è quello che si prende a scuola, ma la variazione della direzione del vento che consente di stringere in bolina. Il fiocco non è quello che si fa sulle scatole dei regali, ma la vela triangolare di prua. Il coffe grinder non è un macinacaffé, ma un attrezzo che serve a cazzare le vele. Lo strambare non è quello di Freddissima quando ha l’uovo storto, ma cambiare bordo durante l’andatura di poppa. Il tangone non è il costume della fidanzata di VeramenteAntipatico, ma un’asta utilizzata per posizionare lo spinnaker. Detto questo, buona visione.