MESTIZIA

PASSATO.


Molto spesso voglio stare un po’ da solo, per pensare. Il silenzio, quante cose riesce a dirmi: voci del passato riaffiorano, fatti dimenticati, cose perdute. A volte mi isolo, lo faccio volentieri, lo sento come un bisogno. Lasciare tutto e tutti per cercare un po’ di tranquillità. Mi rifugio sulla mia isola. Molto spesso scopro che il silenzio ha il volto delle cose che ho perduto, allora divento triste. Episodi del passato si ripropongono e ogni volta aggiungo un tassello per completarli. La capacità della mente mi lascia sempre sbalordito, anche se più di una volta ho avanzato dei dubbi sulla fedele ricostruzione di spaccati della mia vita, soprattutto quelli molto remoti: la mia infanzia, la mia fanciullezza, l’adolescenza e infine la mia esperienza matrimoniale, i figli. Molto spesso rivivo con molta nostalgia anche momenti poco importanti. Sono alla continua ricerca di pezzi di me e se non ne trovo, finisco con il valorizzare anche il più insignificante dei particolari. Sento fortemente di essere prigioniero del passato, lì so di trovare la risposta ad alcune domande del presente.Maurizio