MESTRE CITTA'

NON SI ABBATTE L'ANIMA DI MESTRE!


Agosto 1948. La Mestrina dopo aver dominato la stagione regolare di serie C ha affrontato la finale di andata per la promozione in serie B contro l'Asti. In terra piemontese la partita era finita zero a zero. Il ritorno si svolgeva in un gremitissimo stadio Baracca. La mestrina domina la partita ma sul 5-0 l'ultimo pallone a disposizione si incastra fra la rete metallica e il filo spinato che era posto all'estremità. Il pallone si sgonfia irrimediabilmente. Altri non ce ne sono. L'agitazione sale fino a quando Nello Mason, ala destra arancione si avvicina all'allenatore Testolina dicendogli: "Go mi un baeon, xe casa de me mama..." Non si poteva perdere tempo: fossero passati 45 minuti dall'interruzione la partita sarebbe stata persa per 0-2 a tavolino. Mason prende la bici di un tifoso e parte in tutta fretta per recuperare il pallone a casa. Il tragitto non è agevole, ci si mette anche un branco di pecore a ostruirgli il passaggio. Recupera la sfera e torna nei pressi dello stadio contando i secondi. Per non perdere ulteriore tempo, mollata la bici caccia un urlo dall'esterno: "EL BAEOOONNN" e lo calcia superando il muro di cinta e i tifosi fino a farlo cadere in mezzo al campo. La partita quindi può riprendere. Ma gli astigiani hanno mangiato la foglia: non potendo sperare di ribaltare il risultato, ora cercano ancora il filo spinato che buca i palloni. Praticamente ogni loro possesso di palla finisce con un tiro al bersaglio verso quelle punte metalliche. Ma i tifosi non stanno a guardare: in centinaia salgono sulla rete di recinzione e si accomodano in bilico sul fil di ferro. La barriera umana funzionò, ogni volta che il pallone usciva veniva ributtato sul terreno di gioco in pochi attimi. La partita finì regolarmente 7 a 2 per la Mestrina. E' ci fu la grande festa per la conquista della serie B. Mai partita fu più adatta per coniare la frase "Il pubblico oggi è stato il dodicesimo uomo in campo".