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Haart-Paah


L’Isola6La piantina che state osservando è il progetto di costruzione iniziale, che secondo la vostra ottica è detto immenso, poiché ricopre una superficie dei vostri metri quadri che è un po’ più della metà della vostra isola dalle tre colonne. Ma di seguito vi mostrerò alcune immagini, così che vi rendiate conto dell’effettiva mole delle costruzioni. Ciò che attuammo non doveva divenire un vero e proprio stato a parte ma un punto di approdo, quindi nemmeno un punto di conquista; lo testimoniano le condivisioni non coatte che avemmo con le razze ancora sopravvissute su questo pianeta che all’epoca, circa ottocento milioni dei vostri anni prima dell’Avvento Primo, portava cinque nomi, dati dalle cinque principali razze di Rettori Primordiali presenti sul Pianeta. Ora vi parlo di duecentocinquantamilioni di anni fa, non vi parlo ora di ciò che ci portò qua; anche allora e all’inizio dei tempi esisteva il commercio e lo sfruttamento e purtroppo anche ciò che voi chiamate “abuso del Libero Arbitrio”, ovvero ciò che provocò lo spostamento in massa di molta gente, noi compresi. Questo progetto, quindi, non venne edificato qui da voi ma sul pianeta gemello, mentre in quello in cui vivi attualmente venne edificato un progetto simile, ma ad andamento circolare. Lo scopo era lo stesso; mantenere, cioè, tra i Pianeti Gemelli, una porta aperta, un varco che permettesse ciò che antecedentemente, ancora non era attuabile. La funzione di uno era collegata alla funzione dell’altro e viceversa, quindi ciò che è stato fatto qui è stato fatto anche nel mondo in cui vivete, tranne l’andamento circolare nel vostro mondo e geometrico nel nostro mondo. Ebbene, l’uso dell’energia vera e propria non consisteva solo nel far muovere macchine, ma mantenere un portale di comunicazione e di comunione dei due mondi, aperto e mantenuto tale sino all’ascesa di uno dei due mondi. Così come vi spiego ciò che facemmo, così fu fatto anche sul vostro pianeta diversi milioni dei vostri anni fa; qui da noi come da voi il tempo ha una valenza diversa e non collima con il vostro, quindi è perfettamente inutile che ne parliamo ora, ma ci sarà tempo anche per questo. L’Ascesa serviva ad unire i due mondi e traslarli da un punto all’altro di questo Universo, di modo che il Tempo stesso annullasse il suo effetto, per effetto delle scelte che furono fatte, ovvero l’uso delle risorse nonché il purtroppo conseguente abuso. Lascia che ti spieghi il funzionamento del portale dopo di che parleremo di ciò che portò la vostra Razza a spostarsi. Partiamo dal presupposto che il vostro ed il nostro pianeta, come tutto ciò che ci circonda, è un essere vivente. Ora vi parlo di ciò che facemmo noi e che rispecchia ciò che fu fatto qui da voi, con leggere differenze. Venne concertata con il pianeta una vibrazione bassa di frequenza e molto lunga, affinché il pianeta ci indicasse un punto entro il quale lavorare alla costruzione del Portale. D’accordo con tutti gli esseri viventi il pianeta eruttò lava e lapilli al centro di uno dei mari. Il pianeta stesso si incaricò di avvisare il Tutto degli esseri più minuscoli affinché a nessuno ne derivasse danno. Il Fuoco si incaricò di aprire un punto nell’ Oceano, la dove la Terra si era dapprima mossa per assottigliarsi, l’Aria si incaricò di soffiare dal di sopra affinché le nubi non nuocessero ai continenti vicini, dopo di che l’Acqua cominciò a smorzare i vapori. L’isola che si formò nell’arco di poche delle vostre settimane era ancora rovente quando scendemmo per prendere contatto con il pianeta, ma ciò che vedemmo ci fece esultare, poiché era perfetto. Voi ricordate la storia della Nascita del Mondo così detto civilizzato perché non volete ricordare ciò che c’era prima ed avete dato forma ad Energia e Colore prima ancora di capire che non c’era bisogno di scindere le due cose per poterle apprezzare, quindi ricordate soltanto la storia delle enormi lotte tra bene e male, tra dei e mostri, per elencare le pietre miliari della Storia insita nel vostro DNA, che altro non sono se non le epiche battaglie degli elementi durante i cambiamenti come quello che vivemmo. Aspettammo che la Natura ci desse il segno per atterrare; arrivò l’Etere a congiungere Cielo e Terra tramite un grosso tifone il cui occhio portò da sopra molto ozono. Fu quella un’enorme battaglia, fra i lampi che correvano da un punto al di sopra del cono vulcanico ancora acceso e due punti in particolare sopra l’Oceano. Il cono vulcanico aprì due bocche laterali e mentre l’interno si solidificava rapidamente le due bocche esplosero creando due enormi ammassi di detriti e di terra e di lava, a poca distanza dal cono che rimase ritto in piedi come una colonna. Le bocche si trovavano ad una altezza di molto inferiore alla bocca principale ed eruppero senza smuovere la colonna che ancora fumava. Purtroppo non potemmo fermare l’onda ma anche questo fu un bene poiché molte delle razze presenti furono in grado di sentire e si spostarono anzi tempo. Fu che anche le piante e le rocce, dopo che l’onda si fu ritirata, ripresero appieno la loro Consapevolezza così che nessun essere rimase seriamente danneggiato, poiché tutto li era eterno se vissuto in perfetta armonia, quindi scendemmo per studiare il terreno. La stessa cosa accadeva nel tuo mondo.