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Ancora violenti temporali tra Isole e Calabria, bello altrove.


Le sacche d'aria instabile che stazionano sui mari circostanti le due isole maggiori sforneranno altri violenti temporali. Il rischio dovrebbe essere maggiore tra Sicilia e Calabria, dove non si escludono nubifragi.
L'Alta Pressione, a causa dell'affondo ciclonico sull'Europa occidentale, sta subendo un temporaneo ridimensionamento. Le condizioni del tempo faticano a mantenersi stabili, ma la resistenza opposta dalla struttura anticiclonica riuscirà a garantire scampoli di bel tempo sulla gran parte delle nostre regioni. Ora, ad esempio, prevalgono scenari soleggiati eccezion fatta per alcune aree delle isole maggiori, della Calabria e del Salento.Le sacche instabili che stazionavano sul nord Africa hanno ripreso turgore, grazie ai crescenti apporti d'aria umida giunti da ovest. Attraverso sostenute correnti meridionali si sono spinte nuovamente a nord, investendo anzitutto la Sardegna e nella seconda parte della giornata di ieri hanno generato un enorme temporale autorigenerante che ha scaricato qualcosa come oltre 100 mm di pioggia in alcune zone del Cagliaritano. Ovviamente non sono mancati i disagi.La previsione odierna, basata tanto sulla stima delle precipitazioni quanto sugli indici d'instabilità, indica probabili violenti temporali sia in Sicilia, sia in Calabria. Potrebbero abbattersi dei nubifragi, il ché se confermato potrebbe mandare in crisi la tenuta idrogeologica di alcune zone. Sulla maggiore delle nostre isole assisteremo ad un trasferimento dei fenomeni da ovest verso est, mentre in Calabria dovrebbero riguardare soprattutto la fascia ionica centro meridionale. Qualche cella potrebbe risalire lo Ionio raggiungendo anche il Salento.In Sardegna persisterà dell'instabilità sulla fascia orientale e qualche incursione temporalesca pomeridiana si manifesterà sin sull'entroterra. Ma diciamo che rispetto a ieri i fenomeni dovrebbero mostrarsi meno incisivi. Fenomeni che, al pomeriggio, si introdurranno anche in qualche tratto della dorsale appenninica e dell'arco alpino. Tra le aree a maggior rischio indichiamo l'Appennino Tosco-Emiliano e i rilievi del Trentino Alto Adige.Un miglioramento interverrà rapido verso sera, con attenuazione dei fenomeni anche all'estremo sud. Sarà il preludio alla temporanea rimonta dell'Anticiclone Africano attesa nelle prossime 24-48 ore.------------------------------Tratto integralmente da "Buongiorno Italia del 06.09.2013" di Meteogiornale.it