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Come sarà il meteo Natalizio? Chiediamolo al Vortice Polare!


Difficile ipotizzare condizioni atmosferiche tali da alimentare l'immaginario collettivo di un bianco Natale. Le festività natalizie subiranno gli effetti di un Vortice Polare tracotante, tale da relegare il grande freddo ad alte latitudini.Un po' di "sano" maltempo: sano perché non avrà nulla a che fare con le precedenti ondate perturbate, rivelatesi distruttive per molte regioni. Sano perché rimescolerà l'aria, inquinata da polveri sottili in numerose città d'Italia. Maltempo ben accetto perché porrà fine, almeno per il momento, all'estenuante egemonia anticiclonica capace di spadroneggiare in lungo e in largo per ben due settimane.Atlantico o Vortice Polare?: domanda trabocchetto, a meno che non si posseggano le giuste conoscenze in materia. La causa del peggioramento è imputabile ad entrambi: il Vortice Polare, pigiando sull'acceleratore, tenderà quella che in gergo definiamo "corda zonale" o "circolazione atlantica". Il vero Atlantico, se così si può dire, lo assaporeremo in concomitanza delle festività natalizie. Il venturo sarà invece un peggioramento dettato dal temporaneo allentamento del getto d'aria d'alta quota, tale da generare un'ansa ciclonica in progressione da ovest verso est.Natale dal sapore... autunnale: lungi da noi esprimere preferenze per questa o quella configurazioni barica, certo è che il meteo natalizio avrà davvero ben poco d'invernale. Le correnti zonali irromperanno sul Continente, accompagnandosi a delle vere e proprie tempeste sul Nord Europa. Alle medie latitudini, al contrario, la circolazione da ovest apporterà condizioni di variabilità o d'instabilità a seconda del grado d'abbassamento del fronte freddo Polare. In Italia ci aspettiamo, questa la linea modellistica prevalente, una situazione simil-autunnale. Ovvero passaggi nuvolosi più o meno vivaci associati a precipitazioni più incisive su regioni settentrionali e tirreniche.
Freddo cercasi...: ma che fine ha fatto l'inverno? Beh, come detto sin tanto che il Vortice Polare girerà a velocità impensabili, le masse gelide artiche resteranno relegate oltre il 60° parallelo. Quel che è importante evidenziare è un cambiamento della dislocazione del core principale della struttura: dal Canada dovrebbe passare al comparto Euro-Asiatico, ponendo le basi per le prime vere manovre invernali stagionali entro la prima decade del mese. Non è da escludere che i tempi possano risultare anticipati, magari con qualche timida sortita Artica proprio sul finire del 2013.---------------------------------Tratto integralmente da Meteogiornale.it