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Solleone e caldo prevalenti, in attesa della "burrasca" di fine estate.


Si è aperto un periodo nel complesso più soleggiato per gran parte d'Italia, grazie alla risalita della fascia delle alte pressioni sub-tropicali che convoglia correnti più calde soprattutto sulle regioni meridionali. Questo scenario è destinato però bruscamente a mutare già alla fine del week-end.
RISCATTO ESTIVO - Finalmente, anche se non durerà a lungo, si può dire che l'alta pressione protegge gran parte d'Italia, comprese le regioni settentrionali: lo si può appurare in modo eloquente dall'immagine satellitare, che mostra un'ampia area sgombra da nubi che, oltre a ricomprendere l'intera nostra Penisola, abbraccia anche l'Iberia, la Francia Meridionale e buona parte del comparto balcanico. Non era accaduto quasi mai nel corso di tutta l'estate, stagione che come noto era iniziata in modo assai altalenante e proseguita ancora peggio: non a caso verrà ricordata come una delle più anomale degli ultimi decenni in Europa, così come su molte aree d'Italia. Questi ultimi giorni d'agosto stanno però mostrando un pizzico di maggiore normalità, consentendo una fase decisamente estiva: rispetto alle ultime 24 ore, è quindi risalito più a nord il flusso perturbato oceanico che continua ad imprimere la sua marcia inarrestabile su tutta l'Europa Centro-Settentrionale, come di norma avviene in questo periodo.ITALIA QUASI TUTTA AL SOLE - La perturbazione atlantica, che ieri aveva determinato un contesto meteo uggioso autunnale sul Nord Italia, si è allontanata verso l'Europa Centro-Orientale: la maggiore spinta anticiclonica dalle latitudini afro-mediterranee ha così agevolato un generale miglioramento, con ampi rasserenamenti che fin da inizio giornata si sono affermati un po' ovunque sul Settentrione, dove all'alba erano presenti persino dense foschie in Val Padana. In queste ore più calde è in atto una certa cumulogenesi termoconvettiva con addensamenti nuvolosi a ridosso dei rilievi montuosi delle Alpi Orientali e della dorsale centro-settentrionale appenninica, che localmente daranno luogo a brevi e circoscritti acquazzoni temporaleschi. Queste note d'instabilità sono favorite dalle residue infiltrazioni d'aria fresca in scorrimento alle quote superiori dell'atmosfera, che vanno a contrastare con il forte riscaldamento diurno. La maggiore stabilità si conferma al Sud ed Isole, dove è più solida la struttura anticiclonica.
CALDO AL SUD - Non solo tanto sole, ma anche un forte aumento di temperatura nelle ore diurne, anche di svariati gradi rispetto a ieri. Le punte più elevate si stanno misurando in Puglia e Sardegna, dove localmente si sono raggiunti 37/38 gradi. Caldo comunque senza eccessi straordinari, come costante di tutta l'estate. Tra l'altro proprio le regioni meridionali rischiano di subire lo sbalzo termico più pesante, a seguito del peggioramento e della rinfrescata attesi in sfondamento all'esordio di settembre, con l'estate che subirà un duro colpo proprio in coincidenza dell'avvio dell'autunno meteorologico.----------Tratto integralmente da "Meteogiornale.it"