Il risveglio di Eva

Centro di Naturopatia Applicata. Filosofia delle scienze sì, ma.....


Non basta riflettere aprioristicamente sulla natura dello spazio e del tempo, sui rapporti tra corpo e mente, o sulla relazione tra determinismo e libertà; il filosofo delle scienze dovrebbe anche partecipare in modo attivo ai complessi processi di elaborazione, costruzione e valutazione delle stesse teorie scientifiche, contribuendo così ad una più profonda comprensione, se non all'effettivo progresso, di singole teorie scientifiche..Si pensi a nozioni quali ‘numero’,‘probabilità’, ‘legge di natura’, ‘forza’, ‘causa’, ‘riduzione’, ‘spiegazione’, ‘proprietà emergente’, ‘conferma’, ‘causalità’, ‘teoria’ o ‘esperimento’, 'teoria quantistica relativistica', che costituiscono da vari decenni alcuni, altri solo recentemente, il terreno sul quale l’analisi filosofica della scienza si concentra maggiormente. Nella misura in cui si è convinti che il progresso delle conoscenze scientifiche sia reso possibile non solo dall’accumularsi di nuove scoperte sperimentali, ma anche da una migliore comprensione di concetti che spesso affondano le loro radici nella filosofia, nella storia della scienza e nel senso comune, la filosofia della scienza, intesa in senso molto lato – e dunque come un’analisi del significato di concetti di natura scientifica – può certamente contribuire al progresso della scienza.