Il Santo Rosario

Il Vangelo


Lc 8,16-18Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù disse alla folla:«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c'è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».Parola del SignoreCommento al VangeloOggi essere luce è difficile e, spesso, la lampada della fede è coperta dal vaso della nostra tiepidezza. Finché restiamo in ambito cristiano, finché sto in oratorio o con amici dopo la Messa è relativamente semplice essere discepoli, professare le proprie convinzioni, condividere le proprie scelte... ma appena usciti dal recinto sicuro delle nostre comunità, ecco che le cose si complicano. È difficile essere cristiani in ufficio, quasi impossibile in Università o nello sport. Appena si inizia una qualsiasi discussione o si affronta un tema si viene aggrediti da un anticlericalismo rabbioso, e tutti sono prontissimi ad elencare gli sconfinati crimini di cui i cristiani si sono tacciati e che ancora compiono. No, non è facile essere cristiani, ci si rende ridicoli, si perde anche la faccia. Finché la fede resta relegata negli atteggiamenti e nelle buone intenzioni di qualche vecchia devozione passi, ma se la fede vuole illuminare la vita e la storia iniziano i malumori. Guardate il nostro vecchio Papa: se difende la vita è di destra, se difende la pace è di sinistra e invece lui sta semplicemente con il vangelo. Ma il Vangelo non è né di destra, né di sinistra. E neanche di centro. È di dentro. Animo, amici: oggi siamo chiamati ad essere luce, a testimoniare il Signore, senza fanatismi ma con fermezza e trasparenza evangelica, a metterlo sul lucenrniere, il Cristo che ci ha cambiato la vita.