Il Santo Rosario

Il Vangelo


Dal Vangelo secondo Matteo (1,18-23):Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.Parola del SignoreCommento su Matteo 1,1-16.18-23La Chiesa intera, oggi, esulta per la festa della nascita di Maria: un compleanno particolare che sta molto a cuore ai discepoli del Signore che si sono visti affidare la madre dal Maestro Gesù!La lunga e curiosa genealogia riportata da Matteo all'inizio del suo vangelo per poi concludere col racconto della nascita di Gesù dalla prospettiva del papà Giuseppe, ha più a che fare che fare con la teologia che con l'araldica. L'intento di Matteo è quello di stabilire una continuità fra la promessa di Dio e coloro che l'hanno accolta, non un legame di sangue, dunque, ma di speranza e di fede. Stupisce, scorrendo la lunga lista di nomi illeggibili, vedere messi accanto grandi santi e condottieri con personaggi minori e ambigui, storie edificanti con eventi poco religiosi. Come Rut, che tradisce la sua gente per nascondere i soldati di Israele, o Davide, che fa uccidere Uria tentando di nascondere il suo adulterio con sua moglie Bersabea. Eppure, sembra dire Matteo, in questa storia di fatica e di miseria Dio agisce ed interviene, salva e redime. Non esiste altra storia se non quella fatta dagli uomini fragili, una storia, però, che Dio riempie di consolazione e di salvezza. E, alla fine di questo rosario di eventi, Matteo cita Giuseppe e la sua giovane sposa Maria, orgoglio del genere umano, perciò, oggi, ne celebriamo la nascita, fieri di appartenere all'umanità che sa riscattarsi e che sa redimersi.