Dopo buona parte della giovinezza passata a contatto con la politica, ho abbandonato da molto tempo le illusioni. Credo sia profondamente sbagliata l'involuzione personalistica che la politica italiana e non solo sta subendo da 10 anni a questa parte; il culto della personalità è un regresso, il bisogno delle masse di identificarsi ed affidarsi ad un "personaggio forte" mi spaventa.Eppure è successo e gli strascichi si palesano ancora quando i media ripetono continuamente, spacciandoli per risultati di sondaggi (i cui presuposti sono però quasi sempre accuratamente nascosti da sociologi dell'ultima ora), che manca una figura di riferimento nella vita politica e sociale del Paese che dovrebbe sostituire la mancanza di un etica, e quindi di una morale, condivisa e messa in atto nel quotidiano.Ebbene, voglio sperare che non sia uno, ma un'intera classe politica che:- non ha bisogno di gridare slogan facili e di fare populismo/proselitismo- ridia dignità alla politica- abbia il coraggio di scontentare qualcuno- abbia la forza di andare avanti- abbia l'umiltà di non aiutare solo se stessa- abbia l'intelligenza di riconoscere le idee giuste al di là della loro provenienza- abbia la coscienza a posto e sia onesta in tutto e per tutto a qualunque costo.Utopie? Non credo. Se esistono persone qualunque così, ed esistono, queste persone possono contribuire, anche solo con l'esempio, a creare una realtà dove la parola decenza, singolare e collettiva, abbia ancora un senso.
CREDO CHE, ALLA FINE, LA GENTE CAPIRA'
Dopo buona parte della giovinezza passata a contatto con la politica, ho abbandonato da molto tempo le illusioni. Credo sia profondamente sbagliata l'involuzione personalistica che la politica italiana e non solo sta subendo da 10 anni a questa parte; il culto della personalità è un regresso, il bisogno delle masse di identificarsi ed affidarsi ad un "personaggio forte" mi spaventa.Eppure è successo e gli strascichi si palesano ancora quando i media ripetono continuamente, spacciandoli per risultati di sondaggi (i cui presuposti sono però quasi sempre accuratamente nascosti da sociologi dell'ultima ora), che manca una figura di riferimento nella vita politica e sociale del Paese che dovrebbe sostituire la mancanza di un etica, e quindi di una morale, condivisa e messa in atto nel quotidiano.Ebbene, voglio sperare che non sia uno, ma un'intera classe politica che:- non ha bisogno di gridare slogan facili e di fare populismo/proselitismo- ridia dignità alla politica- abbia il coraggio di scontentare qualcuno- abbia la forza di andare avanti- abbia l'umiltà di non aiutare solo se stessa- abbia l'intelligenza di riconoscere le idee giuste al di là della loro provenienza- abbia la coscienza a posto e sia onesta in tutto e per tutto a qualunque costo.Utopie? Non credo. Se esistono persone qualunque così, ed esistono, queste persone possono contribuire, anche solo con l'esempio, a creare una realtà dove la parola decenza, singolare e collettiva, abbia ancora un senso.