MONTEGIORGIO VOLLEY

Gecobox-New Project


Bella Senz'Anima!GECOBOX MONTEGIORGIO-NEW PROJECT 1-3GECOBOX MONTEGIORGIO: Luciani, Fagiani, Marzialetti, Cruciani, Muccichini (L), Silenzi, Pochi, Pulcinelli, Antonelli, De Minicis, Pongtti, Del Bello All. Pochi-PieragostiniNEW PROJECT:  Barbotti,  Cadria,  De  Carolis,  De  Santis,  Diomedi,  Marzialetti,  Narcisi, Pieragostini, Tofoni, Vesprini, Tegazi. Allenatori: Ripani – CandriaARBITRO: TurtùPARZIALI: 19-25; 20-25; 25-20; 18-25MONTEGIORGIO. “Bella senz’anima”, la soluzione dell’enigma Gecobox in una sola frase potrebbe essere questa. Forse eccessiva, forse troppo forte ma estremamente significativa per capire l’andamento della gara di sabato. Non è la prima volta: troppe teste basse e troppa passività nell’accettare i momenti propizi avversari che hanno portato a quei parziali che hanno deciso anzitempo prima e seconda frazione. Segnali di reazione che non sono mancati, evidenti come il fatto che “giocando come sappiamo” riusciamo ad essere tanto incisivi. Per farlo però la testa deve essere sempre sul campo ma non abbassata nello sguardo ma alta, fiera e orgogliosa del fatto che ogni punto conquistato dagli avversari deve essere sudato come non mai. Quando questo accade l’inerzia del gioco al decidiamo noi, quando ci accontentiamo, quando l’asticella delle motivazioni non è troppo alta allora concediamo sei punti al servizio in ai nostri avversari e diventiamo così fallosi da essere complici dei successi altrui. Mai come stavolta le parole non servono: giocare a pallavolo un set e qualche altro scampolo non basta contro certe squadre che hanno oltre ad elementi di esperienza e classe (vedi Barbotti) una maggiore predisposizione a stare sul campo con l’atteggiamento  giusto finchè non cade a terra l’ultima palla. Questione di atteggiamento ma anche di anima, di spirito che purtroppo nelle gare importanti spesso è mancato, accompagnato da errori tecnici evidenti: ricezione che continua a non funzionare, tanti (troppi) errori gratuiti in attacco e una distribuzione di gioco che non convince. Sono queste tre corollari di una tesi che per chi scrive è questione fondamentale: abbiamo vinto l’unico set nel quale abbiamo battuto in modo decente; se non si è incisivi e aggressivi in battuta, con la voglia di mettere in difficoltà chi sta dall’altra parte, consegnando palla in mano ai palleggiatori si va nella bocca del leone. Si chiude il girone di andata e una considerazione è d’obbligo: si poteva fare di qui, su questo credo che tutti siamo d’accordo. Buttarsi giù d’animo e di spirito è sbagliato e controproducente. Ripartiamo da questo giro di boa, azzerando le negatività (in termini di punti lasciati per strada e soprattutto nell’atteggiamento remissivo che ci portiamo dietro come una carogna sulle spalle) e prendendo spunto dai momenti positivi che abbiamo vissuto. Possiamo ancora fare grandi cose ma sempre e comunque con la voglia di divertirci e di essere complici di una splendida avventura. Io ci credo e credo soprattutto che ritroveremo sulla nostra squadra tutte le squadre con le quali abbiamo conti in sospeso, ovviamente di natura prettamente sportiva. Regoliamoli nel ritorno, tutti insieme e con la testa alta.Ufficio Stampa