MONTEGIORGIO VOLLEY

M&G-Gecobox


Vuoti a Perdere!M&G VIDEX-GECOBOX MONTEGIORGIO 3-2 VIDEX ELECTRONICS: Scaloni, Valeri, Cipriani, Vita L., Baldoncini, Sufferini, Vita D.,  Losito, Di Mattia (L) All. Ortenzi-CrucianiGECOBOX MONTEGIORGIO: Cruciani, Del Bello, Fagiani, Luciani, Marzialetti, Muccichini, Peroni, Pochi, Pulcinelli, Silenzi Marco, Silenzi Mirco, Antonelli (L) All. Pochi-PieragostiniARBITRO: Catervi PARZIALI: 17-25, 15-25, 25-19, 25-16, 15-3MONTEGIORGIO. Alcuni avevano suggerito di titolare questo articolo, continuando sull’onda lunga ei film di Troisi, Non ci resta che piangere. Troppo facile e forse poco attinente al vero obiettivo. Poi ho pensato a Psyco ma in questo caso l’attinenza non è congrua; poi ho pensato al recentissimo Immaturi ma non si addice troppo ad una squadra dall’età media che sfiora i trent’anni, caduta in rimonta al cospetto di una fragile. Mi è tornato in mente un film dell’adolescenza qual è Voglia di Vincere con Michael J. Fox e pian piano mi stavo avvicinando a quello che intendevo esprimere con questa lenta ricerca. Continuando mi è tornato in mente anche un altro film-ca..ta come I Fobici: quattro protagonisti diversi alle prese con una paura fottuta di qualcosa; ecco, noi sabato invece che quattro eravamo in dodici e non si capisce bene di cosa abbiamo avuto paura dall’inizio del terzo set in poi. Troppi sorrisi, troppa certezza, troppo molli nel finale di secondo set contro una squadra che (senza dubbio inferiore dal punto di vista tecnico) aveva negli occhi il fuoco della voglia di vincere, tra mille errori e incertezze fatte. Cosa che a noi è mancata completamente, non è la prima volta ma in questo caso tanto male hanno fatto quarto e quinto parziale che difficile è poi anche solo descrivere quello che è stato l’ultima parte di gare. Da oltre venti anni gioco a pallavolo, di partite ne ho (insieme a molte altri della squadra, praticamente tutti) perse più che vinte anche se di soddisfazioni ce ne siamo tolte tante; il 15-3 finale è stata senza dubbio una delle pagine più brutte da quando pratico questo sport; ho perso set anche con parziali peggiori in gara e allenamento ma perché eravamo inferiori e comunque la testa a fine gara era spesso alta perché chi era in campo ci ha provato. Il quinto set non va in alcun modo dimenticato anzi, mi dispiace che la gara non sia stata registrata: sarebbe stato utile prendere quelle immagini e rivederle tutti insieme (perché abbiamo perso tutti, in campo, in panchina e fuori; non dimentichiamolo MAI). Quell’atteggiamento in campo non ha senso come non ha senso neanche quello dei due parziali precedenti; non ha senso nel momento in cui ognuno di noi decide di far parte di una squadra e si impegna a divertirsi. Perché questo è un divertimento ma nel momento in cui inizia a passare in secondo piano questo, allora finisce tutto. In tutto questo ovviamente nessuno va escluso come anche chi guida la squadra che di errori ne ha commessi in altre gare e ne ha commessi anche domenica, uno tattico e uno tecnico nel quarto set (per il quale sono gradite le paste….grazie). Nessuno escluso dunque, ma tutti coinvolti perché quella di sabato che poteva essere la svolta della stagione in chiave playoff, lo potrebbe comunque diventare. Ma spetta a noi: buoni propositi, belle parole, urletti in mezzo al campo che servono a nulla, fare i fenomeni contro certe squadre e i consigli contro altre…sono situazioni che hanno rotto le palle e che ci portano lontano da quello che dobbiamo fare. Nel frattempo ho trovato il titolo di film giusto per la prestazione di sabato, in particolare dal terzo set in poi: Vuoti a perdere. Siccome le prediche in vita mia le ho sempre personalmente odiate come anche professare buone intenzioni, in quanto le reputo inutili…allora chiedo a tutti (in primis a me stesso) di farsi una sola domanda. Ha senso ancora andare due volte a settimana in palestra per me e mi diverto ancora a farlo? Pensate, riflettete ma poi ripensate e riflettete ancora. Ripetete il procedimento diverse volte e solo alla fine, se la risposta è positiva, allora saremo tutti in palestra con uno spirito differente e con un unico motto: Ricominciamo (stavolta ho scelto una canzone, i film avevano rotto le palle).Roberto Cruciani (Addetto Stampa)