MONTEGIORGIO VOLLEY

18^ Giornata


CUORE E BATTICUOREGECOBOX MONTEGIORGIO-VOLLEY ANGELS P.S.GIORGIO 3-2 GECOBOX MONTEGIORGIO: Cruciani, Del Bello, Luciani, Marzialetti, Muccichini, Nicolini, Pochi, Pongetti, Pulcinelli, Silenzi, Torresi, Finucci (L) All. Pochi-Pieragostini VOLLEY ANGELS P.S.GIORGIO: Borgatti, Ciotola, Contarino, Fortuna, Oliboni, Rosini, Sabbatini, Salvatori, Ficcadenti (L) All. Ruggieri PARZIALI: 25-22, 21-25, 25-22, 19-25, 15-13 ARBITRO: MagginiMontegiorgio.  “Cuore e batticuore”, stavolta ho scelto il nome di una vecchia serie di telefilm anni '70 che in Italia credo abbia visto solo io e qualche altro malato. Non centra molto con la trama ma secondo me definisce molto bene quello che è stata la partita di sabato. Di fronte avevamo una squadra che, lo sappiamo bene, noi soffriamo molto. Lo ha dimostrato la gara di andata, lo conferma la classifica e perfino noi ne abbiamo la piena convinzione (almeno io). La voglia di rifarci dell’andata era tanta, eppure stavolta la tensione ha contato ma fino ad un certo punto. C’è stato un altro “apparato” oltre a quello nervoso che ha recitato la parte del protagonista: quello cardiaco. Lo si è dimostrato nei set vinti come anche è venuto fuori il nostro lato oscuro nei set persi. Dopo la gara con la Videx avevamo detto che tutto o quasi sembrava compromesso per i playoff: ora non è più così, abbiamo raddrizzato un obiettivo stagionale che sembrava ormai andato. Quello che non dobbiamo fare è buttarlo di nuovo nel “cesso”. Non sarà facile perché le gare che ci mancano sono tutte molto delicate ma abbiamo l’obbligo di giocarle con il cuore, come fatto sabato e soprattutto come un unico gruppo, unito, che si esalta per ogni punto fatto e che soffre con i compagni. Le scene di una panchina partecipe come non mai a quanto avveniva in campo e soprattutto pronta al momento di essere chiamata in causa (chi è entrato a gara in corsa ha messo in campo grande carattere). La gara è iniziata all’insegna dell’equilibrio con la tensione che si sentita fortissima e alcuni errori nella nostra metà campo lo stavano a dimostrare: sembrava scivolare verso San Giorgio il primo set quando nel finale il cuore e l’orgoglio * (e una serie interminabile di battute vincenti di Cruciani, subentrato dalla panchina ma mai così decisivo, migliore in campo a fine gara insieme al veterano Marzialetti-ndr) ha saputo fare la differenza ribaltando la situazione dal 18-22 al 25-22 finale. Il secondo parziale ha visto un certo appagamento da parte nostra e soprattutto l’uscita anticipata di Del Bello (Pim - il rischio di tenerlo in campo dolorante per due set di fila senza riserve pari-ruolo in panchina si è rivelato troppo azzardato*) con Pochi costretto a reinventarsi centrale a distanza di anni, ha permesso agli ospiti di prendere il largo nonostante un super Marzialetti nella nostra metà campo. Del tutto simile, ma in modo assolutamente complementare, la situazione nel terzo parziale: nel quale comandiamo sempre nel punteggio con un vantaggio anche rassicurante prima di una piccola frenata nel finale che non preclude la vittoria del set. Il cambio tattico da parte sangiorgese nel quarto parziale rimescola le carte e fa saltare in parte il banco mentre noi non riusciamo a trovare il filo del discorso. La ricezione, per la prima volta durante l'incontro, comincia a fare acqua e subiamo 3 aces consecutivi su una battuta a tratti fortunosa (non a caso sulla linea dei nove metri c'era proprio Fortuna) ma tutt'altro che irresistibile. L’orgoglio però si vede anche in queste situazioni e riusciamo a rosicchiare punto su punto prima del rush finale ospite. Si decide tutto al quinto, come all’andata. Partono meglio loro, noi siamo attaccati alla partita, sostenuti da un pubblico che non ha smesso mai di sostenerci. Al cambio di campo sono avanti di un punto ma non perdiamo la testa, la gara è lunga. L’ingresso in battuta di Torresi (Il Grinta) ci porta fino al 13-11 ma una doppia disattenzione rimette tutto in parità. Dopo il time-out si torna in campo con l’errore in battuta da parte loro. L’ultimo punto è combattuto, decisivo e per chiuderlo serve un pizzico di coraggio e incoscienza: in ricostruzione è vincente il primo tempo di un ottimo Marzialetti e finalmente possiamo festeggiare per aver vinto contro una gran bella squadra. Roberto Cruciani (Addetto Stampa)*: aggiunta doverosa da parte del libero-DS