Sto
riflettendo su ciò che si scrive su di un blog. La mia mente va a
ritroso negli anni, quando scrivevo sul diario di scuola, anziché i
compiti per casa, i miei pensieri e le mie amiche i loro. Ricordo il
primo Diario che mia madre mi regalò in prima superiore, era bello con
la chiavetta e nel consegnarmelo mi disse:- Ecco qui ci scrivi i tuoi
segreti.
-Certo come no... pensai, così poi tu li leggi di nascosto... insomma, giovane sì, ma scema no.
Nella maggior parte della mia classe erano maschi, noi quattro femmine
in croce, d'altronde era un liceo scientifico tecnologico, roba
considerata per soli piccoli uomini...
Ma per me sono stati gli anni più belli anche se, nel mezzo, ci sono
stati periodi bui, dettati dalle imposizioni familiari, pratica comune
in ogni famiglia con teenager a carico.
La prima sigaretta... il primo bacio... le prove, tra noi ragazze, per
capire e il non trovarci impreparate a determinate cose...il rubarci il
ragazzo...le gite organizzate dalla scuola per la crescita
culturale... finite sempre in grandi cameroni e nottate in bianco...
e l'antagonismo tra maschi: simile a quello degli animali per la
supremazia del gruppo nei confronti di noi poveri angeli ingenui (siiii
come no!)... Quanti ricordi!
Poi i quattro mesi a Londra, ero così un angelo che mia madre mi incoraggiò ad andare...
Lei pensava io cambiassi, provando a vivere in un altro ambiente lontano da casa...
Ma io ci stavo bene! Certo, al ritorno ero cambiata: ma solo nella
lingua, mi veniva naturale parlare l'inglese e non l'italiano.
Ecco ho scritto uno stralcio della mia vita, proseguirò in altro momento...forse...
Nel frattempo penserò cosa si scrive in un blog...