LA MIA VITA

AIDS 4: LA VERITA'


La incultura del segreto Il Segreto serve soprattutto a non rendere conto delle proprie azioni e a ricattare la gente. Durante il regime hitleriano quello che succedeva nei campi di concentramento era segreto. Chi vi finiva, faceva un viaggio di sola andata. I responsabili dissero poi: ubbidivamo agli ordini. Ebbene, certi ordini sono idioti e provocano danni immensi. Chi vi ubbidisce o è un complice, o un codardo o un traditore, le tre cose non si escludono a vicenda. La democrazia è basata sull'informazione del popolo il quale, proprio in base ad essa, può effettuare delle scelte. Il Segreto fa parte di un retaggio della guerra fredda che ha provocato più di un miliardo di vittime. E se si pensa che metà della popolazione mondiale è destinata al cancro, ce ne sono altri tre miliardi in fila. I 70 milioni di dossier segreti raccolti dai Carabinieri in Italia potrebbero rivelarsi un pericoloso strumento di persecuzione nel caso s'instauri un regime illiberale, ma anche così rappresentano una brutta arma. Il silenzio degli innocenti E' importante che si sappia che esistono delle soluzioni solo quando i problemi vengono impostati ed affrontati correttamente. Questo lo abbiamo imparato a scuola, quando studiavamo matematica. La difficoltà maggiore che dobbiamo affrontare consiste nel fatto che i media sono tradizionalmente accentrati in gruppi di potere che non hanno come primo scopo quello di informare le masse, o di salvarle, bensì di intrattenerle. Di divertirle, di "tranquillizzarle". Così, la voce fuori dal coro, il semplice cittadino, non ha oggi altra possibilità che affidare ad Internet il proprio messaggio. Su Internet, il sito dell'Istituto Superiore della Sanità vale quanto quello di Di Bella. E quello del Pentagono vale quanto il mio. Ma sui media tradizionali, quelli che arrivano dalla signora Teresa che-fa-la-spesa, certe verità non passano. E così accade che nessuno faccia niente semplicemente perché non sa quello che sta succedendo. L'uomo qualunque mette mano al portafogli e versa un contributo per la "Ricerca del Vaccino contro il Virus Che Non Esiste". Ed i camici bianchi, appena il nostro si volta, versano tutto sui conti bancari off-shore. Aveva ragione Beppe Grillo quando diceva che almeno un'ora della giornata contro il cancro andrebbe utilizzata per spiegare come si spendono i soldi raccolti. Avete mai visto in televisione gli effetti della radioterapia e della chemio? La cura c'è ma non si vuol vedere Molte di queste nuove malattie sono provocate dall'inquinamento nucleare che colpisce il sistema immunitario e rovina il patrimonio genetico dell'umanità. Il problema era già stato evidenziato nel 1958 da Linus Pauling e da Andrei Sakarov. Non si tratta solo dell'uranio e degli altri isotopi radioattivi, ma anche dello stesso sistema di produzione dell'uranio. L'uranio 235 viene estratto dall'esafluoruro di uranio, UF6. In questo processo centinaia di migliaia di tonnellate di fluoro vengono sparate nell'atmosfera ogni anno. Il fluoro è un alogeno, come il cloro, ed è alla base dei gas nervini come il Soman ed il Sarin. Gli alogeni hanno un effetto immunosoppressore che si somma all'effetto della contaminazione radioattiva moltiplicandone i risultati dannosi sul sistema immunitario. Un altro effetto della dispersione di  alogeni non è di tipo fisico ma bensì mentale. Il fluoro indebolisce le capacità cognitive e di coordinamento delle persone. Per questo motivo venne segretamente utilizzato in Iraq e nei Balcani nelle guerre umanitarie. Fu uno scienziato tedesco a proporre per primo la fluorazione dell'acqua potabile per esaltare l'impatto della macchina propagandistica sulle persone. Era uno dei sistemi per effettuare meglio il lavaggio del cervello delle masse. Il consiglio venne seguito alla lettera. Per approfondire, andatevi a rileggere "I Persuasori Occulti" scritto da Vance Packard nel 1956 (The Hidden Persuaders). Mettiamo fine al Nazismo Le grandi società farmaceutiche nate dalla dissoluzione della IG-Farben, quella che inventò il Zyklon-B, il gas per la "soluzione finale" contro i deportati nei campi di concentramento, sono le stesse che oggi ci propongono costosissimi medicinali dai mostruosi effetti collaterali. Si pensa forse di porre fine alle sofferenze dei più deboli sterminandoli? L'esempio dell'Iraq è clamoroso: dopo i bombardamenti all'uranio, niente vitamine. Il programma Oil-for-Food, petrolio in cambio di cibo, non permette agli iracheni di acquistare le vitamine. La vitamina "E", associata ad altre, svolge una importante funzione di protezione del sistema immunitario. Pertanto in questo programma UK-USA di sterminio pianificato, alla popolazione irachena viene permesso di acquistare soltanto proteine e carboidrati. Ma presto ci sarà un allentamento dell'embargo: gli daranno la chemioterapia e, chissà, l'AZT per curare l'AIDS. Non è ora di dir basta?