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AIDS 3: LA VERITA'

Post n°18 pubblicato il 03 Aprile 2008 da micary2005

La mucca pazza rappresenta un altro mito,
paragonabile al
"vello d'oro". E' chiaro che dopo
Cernobil, la centrale che ha
fatto traboccare il
vaso, la situazione è precipitata. Le derrate
alimentari contaminate, grazie alla cortomiranza dei politici
della cooperazione internazionale, vennero
riciclate come
"aiuti al terzo mondo". Non è un
caso se proprio nei paesi
dove sono finite queste
derrate si registrano Virus Ebola, Virus
dell'Ovest del Nilo, etc. Sono gli stessi paesi dove le pioggie
radioattive dei test hanno infierito
maggiormente. Per quanto
riguarda le mucche
funziona così: esse vengono alimentate
con farine
di animali (contaminati), vengono macellate, alcune
parti di scarto ridivengono farine animali, ci si alimentano altri
animali, etc. Non ci vuole il Nobel per capire
che con questo
sistema in poco tempo si
bioaccumulano i radioisotopi. Se è
per questo,
con lo stesso meccanismo si bioccumulano
anche
altri veleni chimici. La logica vorrebbe che si effettuasse
uno screening in Europa per individuare le zone meno
contaminate dalla radioattività e che si
limitasse a queste
l'allevamento e l'agricoltura
(sperando che non ci arrivino gli
americani a
spararci l'uranio impoverito). Ma gli interessi in
gioco, quelli delle corporation, non quelli degli uomini, pare
che non lo permettano. Bisognerà vedere se gli
uomini
permetteranno alle corporation di esistere
da sole. 


La contaminazione
mentale


Cernobil ha fatto definitivamente entrare in crisi il
sistema del
blocco sovietico e ne ha decretato la
fine. Ma anche in quei
momenti di terrore, in cui
ancora non ci si rendeva conto che
le conseguenze
sarebbero peggiorate con il tempo, avvenne
un
fatto clamoroso. Intanto l'incidente venne reso noto, anche
se non nella sua reale dimensione, e non sempre accade
così. Nel 1957 ci furono due incidenti di gravità
paragonabile a
Cernobil, uno a Sellafield in
Inghilterra ed uno negli Urali,
URSS. Poco dopo
si avrà il fenomeno dei "bambini del
Talidomide".
Se oggi andiamo a confrontare le foto di quei
bimbi con quelli nati a Cernobil o nei pressi delle miniere di
uranio, o ancora, con i figli dei veterani delle
guerre all'uranio,
troveremo clamorose
somiglianze. Fu così che subito dopo Cernobil si
mise in moto la macchina propagandistica della mafia nucleare che fa
capo a: il CEA, il temibile Commissariato
dell'Energia Atomica francese,
quello che costruì
la centrale nucleare militare di Dimona in Israele,
quello che sta monopolizzando in Europa, assieme alla Bio-Rad, i test
per la mucca pazza; la IAEA, l'agenzia per
l'energia atomica che nel
1957 fece l'accordo con
l'Organizzazione Mondiale dell Sanità per
nascondere gli effetti delle radiazioni sull'uomo e che più recentemente, vuole mandare ispettori in Iraq "perché
potrebbero avere
armi chimiche", ma non manda la
polizia internazionale ad arrestare i
responsabili delle guerre all'uranio impoverito, arma condannata
dall'ONU e da vari trattati internazionali contro
le armi disumane, con
buona pace di Greenpeace;
l'Euratom, che chiuse tutti e due gli occhi
sullo
scandalo del traffico di uranio di Israele e non disse niente per
dieci anni; la BNFL, British Nuclear Fuel, l'azienda
britannica che ha
collezionato più scandali e
morti collaterali di Al Capone; la NRC,
Nuclear
Regulatory Commission, che arrivò ad inventarsi un dossier di
550 pagine per nascondere il fatto che Israele stava
diventando un altro
paese che farà del ricatto
nucleare, del terrorismo nucleare, il
principale
strumento di politica estera; la Lockheed e la Boeing
dell'uranio sugli aerei di linea; la Honeywell e la Alliant Techsystem
delle mine ADAM/PDM (antiuomo, anticarro e
radioattive); la tedesca
Rehinmetall, e chi più
ne ha più ne metta. Che cosa si inventarono? Che
la radioattività non è pericolosa, al massimo qualche cancro alla
tiroide e nulla più. Che scarsa fantasia. Già
negli anni '60 il National
Cancer Institute degli
USA, NCI, si era inventato che il fallout
radioattivo provocava solo cancri alla tiroide. Questo perché il cancro
alla tiroide è uno dei meno pericolosi, uno dei
pochissimi curabili
secondo la scienza
postnazista della radioterapia e della chemioterapia.
Il Cerno-panico tuttavia non è servito a scuotere e svegliare la
coscienza, soprattutto dei burocrati. E' di poco
più di un mese fa la
lettera laconica del
Prefetto di Trieste Grimaldi che, alla cittadinanza
preoccupata che gli chiedeva di divulgare il piano di emergenza nel caso
saltasse un sommergibile nucleare, rispondeva:
non posso, il piano è
segreto... Ma come? Perché?
In Svizzera, a pochi chilometri di distanza
geografica ma ad anni luce dalla nostra civiltà, i piani di emergenza
nucleare sono pubblici, ci sono i rifugi
antiatomici, e anche i bambini
delle elementari
partecipano alle regolariesercitazioni per essere
pronti in caso di incidente, cose da noi sconosciute qui in Italia. A
Ginevra si è laureato in medicina un italiano con
la tesi: "Chi far
entrare e chi no, nei rifugi
nucleari, in caso di guerra nucleare."
Sarebbe da
pubblicar
e.

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