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Post n°86 pubblicato il 20 Gennaio 2011 da ESSENZA_DI_UN_ATTIMO
.....OTELLO: Se tradisce costei, oh allora il cielo irride a sé stesso. Non voglio crederlo. DESDEMONA: Oh, Otello caro, il pranzo e quei bravi isolani, ospiti vostri, aspettano soltanto voi. OTELLO: Quel fazzoletto che mi era tanto caro, e te l'avevo dato io, e tu l'hai dato a Cassio. DESDEMONA: No: sulla mia vita e sull'anima mia. Mandatelo a chiamare e domandatelo a lui. OTELLO: Guardati, anima dolce, dallo spergiuro. Guardati! Sei sul letto di morte. DESDEMONA: Lo so: non per morirci ora. OTELLO: Sì. Subito. E dunque confessa apertamente il tuo peccato; perché il negarlo in ogni suo punto con giuramento, non potrà smuovere mai né soffocare questa certezza che mi strazia. Devi morire. DESDEMONA: Domani mi ucciderai. Lasciami vivere stanotte. OTELLO: Ah, resisti? DESDEMONA: Solo mezz'ora... OTELLO: Ora. È deciso. Subito. DESDEMONA: Il tempo di dire una preghiera. |
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