oltre...mè...

L’insegnante di disegno..


arrivava questa povera donna stralunata, perché quel giorno era già stata in altre quattordici classi a insegnare arte. Entrava di corsa, con il cappellino di sghimbescio, e diceva: “Buongiorno, bambini. Oggi disegneremo un albero”. E tutti i bambini dicevano: “Magnifico, disegneremo un albero!”.E poi lei prendeva una matita verde e disegnava un grande coso verde, ci aggiungeva una base marrone e qualche filo d’erba, e diceva: “Ecco l’albero”. Tutti i bambini lo guardavano e dicevano: “non è un albero, è un lecca-lecca”, ma lei sosteneva che era un albero, distribuiva i fogli e diceva: “adesso disegnate un albero”, in realtà non diceva disegnate un albero, diceva: “disegnate il mio albero”. E quanto prima capivate che cosa intendeva e riuscivate a riprodurre quel lecca-lecca e a riconsegnare il foglio, tanto prima ottenevate un 10.Ma c’era una bambina che sapeva che quello non era un albero, perché aveva visto un albero, che l’insegnante d’arte non immaginava neppure. Era caduta da un albero, aveva tagliato un albero, aveva annusato un albero, s’era seduta sul ramo di un albero, aveva ascoltato il vento soffiare tra le foglie di un albero, e sapeva che l’albero dell’insegnante era un lecca-lecca.Perciò prese i pastelli rosso magenta e arancione e azzurro e violaceo e verde, e scarabocchiò allegramente il foglio e lo consegnò tutta soddisfatta.L’insegnante lo guardò e disse: “Oh, mio Dio, è una ritardata mentale….Classe differenziale”.Quanto passa prima di capire che quello che ti dicono in realtà è:…“Per essere qualcuno, devi riprodurre il mio albero”. Non dobbiamo accontentarci di divenire come tutti gli altri, dobbiamo lottare contro il sistema.La gente, ormai, ha imparato a ripetere come un pappagallo, pensare? Non dite assurdità!