la risposta è sì e no, in uguale misura..(da un punto di vista qualitativo, naturalmente)...perché esiste una esigenza di prevedere e quindi di programmare...ma ci dev'essere anche la percezione più attenta delle situazioni inattese...non sempre clamorosamente avvertibili...che può modificare tutta una progettazione già in atto...
..il futuro come scienza, dunque??..
la risposta è sì e no, in uguale misura..(da un punto di vista qualitativo, naturalmente)...perché esiste una esigenza di prevedere e quindi di programmare...ma ci dev'essere anche la percezione più attenta delle situazioni inattese...non sempre clamorosamente avvertibili...che può modificare tutta una progettazione già in atto...