Creato da michelamail.m il 13/01/2008

oltre...mè...

"...dicono...che una parola è morta...quando viene detta...io dico... che comincia a vivere...solo allora..."

 

 

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Refuge

Post n°219 pubblicato il 12 Giugno 2010 da michelamail.m
 
Tag: refuge

Una stanza tutta per sé diceva Virginia Woolf alle sue lettrici, madri e mogli vittoriane che bramano un’esistenza più sopportabile, Virginia propone questo gesto elementare, la conquista di uno spazio, anche minimo, in cui si possa esistere esclusivamente per sé. Sembra niente, ma è un intero programma di vita, la pietra angolare di un’eversione dalle conseguenze imprevedibili. La famiglia vittoriana non è esattamente la baracca dei deportati di Dostoevskij, ma si tratta di spazi resi affini dal patimento di una prossimità forzata ai propri simili. Per sottrarsi a questa perpetua tortura, ci vogliono scaltrezza e determinazione. La capacità di ricavare molto dal poco, di fare tesoro delle minime occasioni, di custodire la brace di una volontà inflessibile sotto la cenere dell’obbedienza. In mancanza di un materiale più ortodosso, bisogna imparare a utilizzare quello che c’è. Spesso questo spazio è fatto di immaginazioni, come la carrozza di Cenerentola, un artificio, con le ore contate, destinato ad estinguersi al primo impercettibile chiarore del’aurora, cosi sembra conservare prerogative del tutto simboliche, una fuga immobile, un’allucinazione di movimento. Ma cosa c’è di più resistente alla violenza e all’usura del mondo di uno spazio simbolico?? Ci sono romanzi epistolari in cui i personaggi  rifuggono dal proprio mondo interagendo fra loro per mezzo di lettere, l’esempio più perfetto va probabilmente riconosciuto nelle “Relazioni pericolose” di Lacros. In altri casi, quando diventa chiaro che non c’è da aspettarsi nessuna risposta da parte del destinatario, la comunicazione epistolare subisce una trasformazione lenta ed invisibile, ma alla fine impressionante. Un esempio giustamente celebre, sono le stupende “lettere di una monaca portoghese”, fra i più insigni capolavori erotici dell’intera età barocca. Quanto più si rivolge all’altro, tanto più la lettera sembra inoltrarsi in un vuoto dal quale non tornerà indietro nient’altro che il proprio stesso eco. L’ombra del destinatario, come una fata morgana, si dissolve, e l’autore della lettera, come se si svegliasse da un sogno troppo bello per essere anche vero, si ritrova davanti i suoi lineamenti, quello che rimane è un monologo tragico, pronunciato nel vuoto pneumatico della mente. Un diario, una confessione intima, che fingono la presenza di un interlocutore inesistente.
Esiste forse una un’immagine più adeguata, della follia e del suo linguaggio??
L’innaturale redime il naturale, invece di contraddirlo, di soffocarlo di negarlo (come inveterate abitudini di pensiero, ci portano a stabilire troppo frettolosamente) gli permette di pervenire, da inespresso che era, all’espressione.

 “Io sono la mia malattia e la mia cura.”

 La cara e vecchia cosa in sé..
ma resa intellegibile da ciò che in apparenza…
ma solo in apparenza...è il suo contrario…
l’illusione…il troppo…la menzogna…

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Commenti al Post:
Dottodgl4
Dottodgl4 il 13/06/10 alle 19:52 via WEB
Noi artefici del nostro destino, e spesso la ricerca di un rifugio in solitudine si interpone fra noi e gli altri, ma mai fra noi e la natura, dipende da noi capire in quale mondo immergerci e dietro quale specchio si trova la realtà che cerchiamo. Io abito in campagna, mi piace ogni tanto prendere una stradina che mi porta a immergermi nel silenzio della natura interrotto dal cinguettio degli uccellini ,dal volo di un airone o dal fruscio delle foglie degli alberi mosse dal vento, e' una sensazione bellissima. Straordinario il tuo elogio al rifugio in solitudine che non vuol dire isolarsi o isolare ma ritornare ad un dialogo con la propria anima interrotto dal mondo caotico che circonda. Buona serata Michela, è sempre un piacere leggerti. Enzo
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 14/06/10 alle 17:13 via WEB
..già, ogni luogo va bene…mi fai venire in mente Leopardi, col suo “Il Passero Solitario” una comprensiva ed affettuosa memoria di gioventù…dove si trova una descrizione del passero come colui che mira il modo di vivere gioiosamente la primavera, la gioventù, degli altri animali, egli invece canta e pensoso rimane in disparte.. ormai è passata la gioventù, il passero che ha vissuto secondo natura non si duole della sua vita, mentre il poeta si chiede cosa ne è stato della propria…si può notare un paragone tra la vita del passero priva di coscienza e memoria è quindi incapace di nostalgiche riflessioni, e quella del poeta al contrario straordinariamente ricca di emozioni lasciate, non vissute e quindi rimpiante…lieta del tuo gradire…ciao Enzo.
 
   
Dottodgl4
Dottodgl4 il 16/06/10 alle 22:08 via WEB
Michela, firma le tue foto, è un peccato che te le rubino senza dartene atto. Buona serata Enzo.
 
     
michelamail.m
michelamail.m il 17/06/10 alle 15:03 via WEB
..non ha importanza Enzo, in molti chiedono il permesso, sia per le immagini che per gli scritti, ed abitualmente rispondo che possono prendere ciò che vogliono (non potrei che esserne lusingata)...potranno rubare l’immagine o lo scritto, ma difficilmente potranno rubarne l’essenza...mi auguro che questa mia ultima affermazione non abbia bisogno di chiarimenti...un sorriso.
 
comepuoicapire
comepuoicapire il 14/06/10 alle 19:15 via WEB
Lei mi fa tornare in mente “La casa dei limoni” di Nidal, “sotto la casa in costruzione dormono ricordi di limoni, verginità di una gioventù scolpita nei fili d’erba alta, s’un campo acerbo e solitario”. Tra il vero ed il fantastico l’inafferrabile ricerca di un rifugio, forse più tranquillo, ma solo forse.
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 15/06/10 alle 14:52 via WEB
..certo solo “forse”, molto dipende dal bagaglio che ci portiamo dietro…”Le ruspe scavano terra rossa e sterpi secchi nella polvere un risveglio un grido aspro di ruggine e dolce libertà”…grazie a lei per avermi fatto conoscere questi splendidi versi…versi che mi hanno commossa, c’è tanta tristezza e amarezza tra queste righe…si sente il grido che s’alza dalla polvere del risveglio, mentre le ruspe continuano il loro lavoro dissacratore…davvero suggestiva.
 
   
comepuoicapire
comepuoicapire il 17/06/10 alle 21:35 via WEB
Il suo dire “commossa” fa pensare si sia documentata sulle origini dell’autore. Me ne compiaccio.
 
     
michelamail.m
michelamail.m il 18/06/10 alle 22:58 via WEB
..certo, difficilmente avrei potuto fare altrimenti...è che sono spesso molto più concentrata sul passato remoto che sul passato prossimo...ma difficilmente potrei addentrarmi a comprendere l’essenza di un poema, senza conoscerne l’autore....il suo vissuto, il suo stato d’animo passato e presente...nuovamente grazie a lei per la segnalazione...
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 15/06/10 alle 18:07 via WEB
serve un occhio allenato x cogliere i dettagli e renderli emozioni , la contraddizione che annulla l illusione rendendola reale ...
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 15/06/10 alle 22:32 via WEB
..già, magari "occhi di volpe"...che non si limitano a "guardare" ma sanno "osservare"..
 
releardgl
releardgl il 16/06/10 alle 12:06 via WEB
ogni cosa e` eppure appare...al di la` di ogni ossimoro umano...
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 16/06/10 alle 14:37 via WEB
…certo, se non fosse che l’essere umano è per antonomasia un “ossimoro”....ma è così facile trovare nelle sue azioni "brandelli" di realtà, accostamenti allucinati fra gli oggetti, segnali di un rapporto conflittuale tra il mondo reale e quello immaginario, tra l'esterno e la prospettiva fantastica e maniacale di ciò che si crede….nella sua fallibilità l’essere umano non trova uno sdoppiamento tra il piano oggettivo e quello soggettivo…anzi, dislocando semanticamente gli oggetti, costruisce un'immagine nuova, imprevedibile, "altra" rispetto la comune percezione…..cosi il risultato finale è che l'immaginato diventa verità e l'illusione la più consistente e solida descrizione del reale…..per questa attrazione alcuni esseri umani esplorano le zone "oscure" della realtà….mi viene in mente proprio il "Don Chisciotte " di Cervantes, il primo romanzo moderno, in cui l'indimenticabile coppia dei due protagonisti, percorre un reale viaggio nella follia, nella fantasia, nel sogno...per poi rimanerne assuefatti e disillusi…
 
boezio62
boezio62 il 17/06/10 alle 00:34 via WEB
" Non riesco a dormire.Magari potessi sapere cosa proverai nel ricevere la lettera di questa mattina e se continuerai a scrivermi...dopo averla letta.Sono quasi sicuro di no.Penserai che sia volgare da parte mia raccontarti certi fatti della mia vita.Comunque sono felice di avertela mandata.Amche se poi mi sono tormentato tutto il giorno.Avevi ragione:in fondo sto cercando un compagno per un viaggio immaginario.Ma hai sbagliato nel dire che forse non ho bisogno di un compagno reale.E' esattamente il contrario:ho bisogno di un compagno reale per il mio viaggio immaginario...." D. Grossman " Che tu sia per me il coltello "
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 17/06/10 alle 15:15 via WEB
...sorrido, per un attimo ho temuto…noo, scherzo...molto bello, uno tra i tanti miei libri preferiti…mi complimento per la scelta dello splendido “passo”…davvero suggestivo....”in nessun caso vorrei voltare le spalle a quello che c'è tra di noi. Sono disposta ad aspettare quanto occorre, quanto ti occorre. Perchè "quello che c'è tra di noi" merita l'attesa...non credo che tu sia la persona in grado di guarirmi dalle ferite interiori; ma forse, in questa fase della mia vita, non ho tanto bisogno di un medico quanto di una persona che abbia una ferita simile alla mia”...direi quasi consecutivo..
 
   
boezio62
boezio62 il 20/06/10 alle 18:37 via WEB
Refugee......Rifugi interiori.Mondi segreti....dentro le quali le cicatrici restino in ombra...non possono essere svelate a tutti...solo a chi conosce quel dolore.
 
     
michelamail.m
michelamail.m il 25/06/10 alle 14:11 via WEB
..o a chi vuol comprendere..
 
islup
islup il 17/06/10 alle 18:22 via WEB
più grande é quello spazio...più piccola diventa la casa...ciao Michela, un abbraccio veloce, mauroe...
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 18/06/10 alle 23:00 via WEB
..se quel luogo è l’ideale...non credo esistano limiti di spazio...grazie, contraccambio il veloce abbraccio.
 
g.marsanomobili
g.marsanomobili il 17/06/10 alle 20:48 via WEB
Un tempo..mi raccontasti questo tuo segreto...avrei dovuto conoscerti da questi scritti...un tempo..adesso...quel tempo..è un divenire di suggestioni...il tempo...grazie..per la tua scelta.
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 18/06/10 alle 23:05 via WEB
..può essere che con l’avanzare degli anni, anche se oserei dire prematuramente, la mia memoria vacilli...ma temo di non ricordare nessun segreto svelato, sempre che vi fosse un segreto da svelare...come può essere che neppure io stessa fossi consapevole di custodire un tale segreto....nulla di che ringraziare.
 
GordonPym0
GordonPym0 il 22/06/10 alle 18:32 via WEB
..il est toujours possible d'obtenir un angle dans lequel recréer la paix profonde..magnifique..
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 25/06/10 alle 14:12 via WEB
..qui, c'est magnifique...si vous trouvez..
 
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 ...................

......................

chi sono??...Cosa cambierebbe??....non si era ancora scorto....che l'essere umano...si basa...sulla sua testa...cioè sul pensiero...e costruisce la realtà conformemente a esso... Questa fu dunque una splendida aurora.....Tutti gli esseri pensanti.....hanno celebrato concordi quest'epoca.

 

 

 

No... La vita non mi ha disilluso...Di anno in anno la trovo invece più ricca... più desiderabile e più misteriosa....cioè che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza ...e non un dovere...non una fatalità...non una frode...E la conoscenza stessa:...può anche essere per altri qualcosa di diverso...per esempio un giaciglio di riposo o la via ad un giaciglio di riposo;...oppure uno svago o un ozio;...ma per me essa è un mondo di pericoli e di vittorie...in cui anche i sentimenti eroici hanno le loro arene...per la danza e per la lotta..."La vita come mezzo della conoscenza"  ...con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente...ma perfino gioiosamente vivere...e gioiosamente ridere....

 

 

 

 

 

PER UN CARO "AMICO"..

 

percepiva una strana..
Sensazione..
che tradusse in un..
Desiderio..
il Desiderio di una..
Passione..
che le rapisca la Mente..
che le cinga il Cuore..
che le rubi l'Anima..
ma...
più il Tempo passava...
più si convinceva...
fosse solo un'Utopia.

Nostalghia 

 

ODE AD UN AMICO..

Ho camminato giorni e anni....nel territorio della tua onestà…Lungo sentieri lindi....raccogliendo una luminosa purezza…che m’esalta e ti festeggia……Anche tu….musicale amico…t’arricchisci sui miei viali…e mi sai fratello…..per questo odo i tuoi passi avvicinarsi….anche se i miei occhi non ti vedono…..e corro sotto il tuo tetto….quando un turbamento ti coglie….In codesta….e rara…celebrazione umana….brindiamo in un solo calice…..il nettare della nostra amicizia….

 

 

 

 

...ASSENZA...

..scava nel profondo e mi svuota...ogni giorno perdo una goccia di me nella tua assenza....non riesco a trovare la falla ...brancolo nel buio a mani tese
sento il tuo profumo.....sento che sei vicino
ma tu assapori la mia presenza e ti allontani di un altro soffio....quel tanto che basta....a te per continuare a respirarmi....a me per ingannare la tua assenza….

 

  

 

 

 Sono come una piccola matita
nelle Sue mani, nient'altro.
È Lui che pensa.
È Lui che scrive.
La matita non ha nulla
a che fare con tutto questo.
La matita deve solo
poter essere usata
.

 

 

ULTIMI COMMENTI

 

 

LA SOLITA STRADA..

 Capitolo primo
Cammino lungo una strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
Ci casco dentro.
Sono perduta….
non posso farci nulla,
non è colpa mia…..
Ci metto una vita per uscirne.

Capitolo secondo
Cammino lungo la stessa strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
Faccio finta che non ci sia.
Ci casco dentro.
Non posso credere di essere ancora nello stesso posto.
Ma non è colpa mia.
Mi ci vuole un sacco di tempo per uscirne.

Capitolo terzo
Cammino lungo la stessa strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
La vedo benissimo…..
Ci casco dentro di nuovo;
è un'abitudine…..
Ma i miei occhi sono aperti:
so dove sono…..
È colpa mia….
Ne esco immediatamente.

Capitolo quarto
Cammino lungo la stessa strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
Ci cammino intorno…..

Capitolo quinto

Cambio strada…..

 

 

HEARTBEATS

"una lettera...nel momento in cui la infili in una busta...cambia completamente....Finisce di essere mia.... diventa tua.....Quello che volevo dire io....è sparito...resta solo quello che....capisci tu"

 

PRIMA O POI.....

Nei miei sogni.... io ti vedo quando torni a casa e attraversi la tua strada con il sole tra i capelli sotto un cielo di città.....mentre ti confondi tra la gente....non so niente di te.... ne che nome hai....se ti và bene la tua vita.... so solo..... che sento qualcosa di importante che mi prende quando penso a te....prima o poi..... troverò il coraggio di parlarti..... ma che ci posso fare se la fame che ho di te.....mi corrode.. prima o poi.... sentirai che ti sto pensando.... perchè quel mio pensiero....è forte come un lampo...non sai niente di me..... di come sono io... per colpa di quest'anima legata....sento che non sei così distante..... ogni volta che ti penso..prima o poi.... troverò il coraggio di parlarti..... toccherò il tuo cuore.....gentilmente... per non fargli male... prima o poi.... sentirò che mi stai pensando.... perchè il tuo pensiero...sarà forte come un lampo...prima o poi...quando la mia anima sarà libera......prima o poi......

 
 

QUESTA NOTTE.....

i miei occhi sono pesanti........ il mio corpo è stanco.....la mia bocca è arsa dalla sete....... i miei sensi si vogliono riposare......la mia anima si aleggia nell'aria della stanza......ma non dormo.......mi disseto...... ma non dormo..... un lamento sento nella notte che ormai vede l'alba...... da dove viene.....è forse la mia testa ancora presa dagli affanni della vita......ma oggi la mia partita l'ho vinta con la vita.....questa notte...... chi è che mi chiama.... chi è che mi cerca.... forse stò impazzendo.....ma se è questa la pazzia.....ben venga...... il lamento è pìù vicino non viene da lontano...... può essere che sia dentro di me..... questa notte...... sei tù o mio cuore che gridi... io non ti capisco....aiutami a capirti cosa hai...... cosa cerchi... non hai tutto quel che vuoi.....,, come posso io calmarti questa notte se tu non calmi me...... se tu mi puoi sentire indicami la strada dell'amore ed io la seguirò.......questa notte......

 

OLTRE...

 

 Sarò come un giorno nuovo, che nuovo non sarà mai, trascinando i ricordi di ieri proiettandomi nell'orizzonte del domani. Riflusso naturale delle onde del mare, che seppur quiete, con fragore, schiumano all'arrivo in spiaggia, donando vita e movimento ai pensieri del sognatore trasformandosi in amorevole realtà. Anonima vita che passa inosservata, con naturalezza vola sulla gente, sfiora le acque del mondo, ali argentee distese sul mare. Sogno cercato, trovato, voluto... condiviso a metà, tra me e te... due sognatori, un unico sogno... Un insieme che diventa realtà. Un amare, un domani..... noi... l' infinito

 

 

AMICO MIO.....

Amico mio
dolce uomo della mia vita
non dico che ti Amo
ma tanto tu  mi hai dato
e posso dirti ti Amo per questo
sto attraversando i miei silenzi
sto scrivendo anche nei muri
mi sentivo vuota in questi anni trascorsi
guardando una penna
e non riuscivo
ed ora che non riesco a tacere
il mio giardino riprende Vita
una scala a chiocciola
il mio desiderio da sempre
per raggiungere la sera
un riposo leggero
e un gradino pian piano
ora raggiungo.
Scendo al mattino
attraversando il mondo
scivolo in una giostra
per toccare ogni giorno
la Vita.
Amore mio
se i tuoi silenzi sono come i miei
Ti amo per sempre.

 

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