Pubblicato mercoledì 4 marzo 2009 in USA[International Herald Tribune]ROMA: La Camera dei Deputati italiana mercoledì ha sperimentato un nuovo sistema di voto elettronico con impronte digitali per prevenire gli imbrogli da parte dei legislatori.La pratica di votare per i colleghi assenti è stata spesso ripresa dalle telecamere e presa come esempio della mancanza di moralità fra i politici italiani. I legislatori lo fanno per assicurare il passaggio delle leggi o per coprire l’assenza di alleati politici.I deputati votano per i propri colleghi sporgendosi dai propri posti per premere i pulsanti del voto altrui. Gli italiani chiamano questi deputati imbroglioni “pianisti”.La pratica ha provocato attacchi politici, e mentre le immagini di legislatori che votavano più volte appariva in TV e sui giornali, non ha portato di solito all’invalidazione del voto o ad una immediata ri-votazione.Con il nuovo sistema, i deputati devono premere le proprie dita su un rilevatore di impronte digitali durante la votazione. La nuova tecnologia sarà operativa la prossima settimana.La raccolta delle impronte digitali sarà su base volontaria e finora circa 500 dei 630 legislatori della Camera hanno accettato, ha detto il Presidente della Camera Gianfranco Fini.Circa una dozzina ha rifiutato, alcuni lamentandosi in interviste sui giornali di una violazione della privacy. Secondo le agenzie ANSA e Apcom, i restanti cento devono ancora confermare se accetteranno di dare le proprie impronte.“I deputati hanno il dovere morale di votare solo per se stessi,” ha detto Fini mercoledì. ”E’ una questione di morale pubblica.”Il Senato, composto da 315 membri, afferma di non avere piani immediati per introdurre una misura simile.[Articolo originale]
Il parlamento Italiano combatte contro gli imbrogli nelle votazioni
Pubblicato mercoledì 4 marzo 2009 in USA[International Herald Tribune]ROMA: La Camera dei Deputati italiana mercoledì ha sperimentato un nuovo sistema di voto elettronico con impronte digitali per prevenire gli imbrogli da parte dei legislatori.La pratica di votare per i colleghi assenti è stata spesso ripresa dalle telecamere e presa come esempio della mancanza di moralità fra i politici italiani. I legislatori lo fanno per assicurare il passaggio delle leggi o per coprire l’assenza di alleati politici.I deputati votano per i propri colleghi sporgendosi dai propri posti per premere i pulsanti del voto altrui. Gli italiani chiamano questi deputati imbroglioni “pianisti”.La pratica ha provocato attacchi politici, e mentre le immagini di legislatori che votavano più volte appariva in TV e sui giornali, non ha portato di solito all’invalidazione del voto o ad una immediata ri-votazione.Con il nuovo sistema, i deputati devono premere le proprie dita su un rilevatore di impronte digitali durante la votazione. La nuova tecnologia sarà operativa la prossima settimana.La raccolta delle impronte digitali sarà su base volontaria e finora circa 500 dei 630 legislatori della Camera hanno accettato, ha detto il Presidente della Camera Gianfranco Fini.Circa una dozzina ha rifiutato, alcuni lamentandosi in interviste sui giornali di una violazione della privacy. Secondo le agenzie ANSA e Apcom, i restanti cento devono ancora confermare se accetteranno di dare le proprie impronte.“I deputati hanno il dovere morale di votare solo per se stessi,” ha detto Fini mercoledì. ”E’ una questione di morale pubblica.”Il Senato, composto da 315 membri, afferma di non avere piani immediati per introdurre una misura simile.[Articolo originale]