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 Cina: il bus dei condannati a morteIniezione letale a bordo mentre si dirige al più vicino ospedale per l'espianto degli organi Viene costruito a Chongqing dalla Jinguan Auto il bus dei condannati a morti in Cina. Oltre ad avere il record mondiale delle condanne a morte (1.718, pari al 72% nel 2008, ma Amnesty International segnala che i numeri potrebbero essere più alti), la Cina ha inventato anche le esecuzioni mobili. Per risparmiare tempo e denaro, e soprattutto recuperare i preziosi organi dei condannati, che vengono subito espiantati per poi essere rivenduti per i trapianti. E per poter fare questo, i cadaveri dei condannati devono essere portati subito in sala operatoria. Quindi, cosa c'è di meglio di fare loro l'iniezione letale direttamente sul pullman che li porta in ospedale?ASETTICI - La notizia dell'esistenza di questi veicoli non è nuova, ne ha parlato alcuni anni fa la stessa stampa cinese. La Jinguan ha finora venduto una decina di questi minibus lunghi 7 metri e da 17 posti, spiega il sig. Zhang dell'ufficio marketing dell'azienda all'Indipendent, senza però voler dare il proprio nome. La Jinguan dal 1992 costruisce ambulanze, veicoli per la polizia, pullmini per il trasporto di preziosi e auto blindate. Zhang spiega che i condannati vengono posti su un lettino, legati mani e piedi, poi viene fatta loro l'iniezione letale. C'è anche un sistema video per filmare l'esecuzione e assicurarsi che tutto venga fatto a norma di legge. VANTAGGI - L'altro «vantaggio» del pullmino è che può raggiungere anche le località cinesi più remote dove c'è da giustiziare qualcuno, senza doverlo portare nella prigione provinciale con costi e tempi aggiuntivi. L'esecuzione tramite iniezione letale è stata richiesta dagli stessi boia. In precedenza i condannati a morte venivano finiti con un colpo di pistola alla nuca (a volte più di uno). Gli esecutori dovevano indossare tute e stivali di gomma per non essere imbrattati dal sangue delle vittime. Inoltre, con l'aumento delle esecuzioni di spacciatori di droga (spesso a loro volta drogati) i boia temevano di prendere malattie come l'Aids.  AFFARI - Alla Jinguan fanno sapere che le vendite vanno bene, anche in questi tempi di crisi, e invitano i governi stranieri che fossero interessati a mettersi in contatto. Si assicura riservatezza e buoni prezzi. Paolo Virtuani25 marzo 2009  Di tutti gli scempi che puntualmente ci vengono riportati dalla “civilissima” Repubblica Popolare Cinese, credo che con quello di oggi si sia davvero toccato il fondo; anzi, no, questi hanno cominciato a scavare, non solo, hanno fornito le prove su un piatto d’argento ed in maniera definitiva che le tante voci, i sospetti, le notizie mordi e fuggi che provenivano da oltre la cortina di bambù dai tanti dissidenti erano tutte vere.In Cina non si pratica la pena di morte per ragioni di giustizia o di ordine pubblico.Non lo si fa nemmeno per… motivi di spazio, perché in Cina ci sono migliaia di chilometri quadrati di territorio inospitale in cui trovano posto enormi lager a cielo aperto, eufemisticamente noti come Campi di Rieducazione in cui sono rinchiusi decine di migliaia (qualcuno dice centinaia di migliaia) di dissidenti e prigionieri per motivi religiosi o etnici: principalmente cattolici romani, “separatisti” Tibetani, più altre sette varie ed eventuali invise al regime per motivi ideologici o politici, oltre, naturalmente, a delinquenti comuni, ladri, stupratori, assassini e chi ne ha più ne metta...No, la ragione per cui i tribunali di Beijing continuano a condannare a morte gli imputati (dopo processi notoriamente sommari, quando non delle vere e proprie tragiche burle) e per cui il “parlamento” continua ad associare la pena capitale ad un numero sempre maggiore di reati – tanto che fra un po’ visto l’andazzo, si arriverà a comminare la pena di morte per chi sputa sul marciapiede – sta nel business che si cela dietro questo scempio.Già, business e dei più remunerativi oltre che dei più atroci: quello del traffico e del commercio – a livello mondiale – degli organi umani per trapianti.Infatti, per l’illuminata legge cinese, chiunque venga condannato, qualunque sia la pena comminata o il reato commesso, diventa automaticamente proprietà dello stato e in quanto tale può farne quel che più gli aggrada.Non erano nuove le voci che parlavano di prigionieri “evasi dai campi o dal carcere” che puntualmente finivano ammazzati durante la fuga.Ammazza che sfiga, si diceva, ‘sti cinesi so’ così impediti che non gli riesce di prenderne uno vivo… fino a quando qualcuno non fece notare che tutti gli “evasi” venivano regolarmente fatti fuori con un colpo alla nuca.A casa mia si chiama esecuzione e la cosa diveniva viepiù sospetta quando si investigava sulla fine che faceva il corpo del prigioniero: trasferito con la massima urgenza al più vicino ospedale attrezzato per l’espianto di organi.Un minimo di indagine avrebbe poi rivelato che – nel 99,99% dei casi – c’era qualche pezzo grosso del partito, della finanza o del jet set internazionale casualmente ricoverato in qualche clinica di lusso di Beijing, clinica dalla quale il nostro pollo sarebbe poi regolarmente uscito più sano e più vispo che mai… e in molti commentavano i miracoli della medicina cinese…Quando la notizia cominciò a diffondersi e a circolare, invece di smentirla in Cina si pensò bene di rinunciare alle troppe “evasioni finite male” e si cominciò piuttosto una massiccia campagna di condanne a morte ma, stranamente, utilizzando altri metodi rispetto alla tradizionale fucilazione in uso fino ad allora come pena capitale in quel paese.Dall’esecuzione in stile Waffen SS (tutti al muro e fuoco ad alzo zero con una mitragliatrice, che mica si può perdere tutto ‘sto tempo con la manfrina dell’ultima sigaretta, la benda, puntate, mirate, fuoco) si è passato alle esecuzioni singole con boia che sparavano un colpo di pistola alla nuca del condannato “per risparmiare pallottole” si è subito giustificato il governo cinese innanzi ad un consesso internazionale inorridito da tanta barbarie nella barbarie.Ma come potrebbe dirvi qualunque buon cacciatore, la ragione di questo… cambio di politica dipendeva da un altro fatto; è infatti risaputo che le pallottole non tendono solo a dare un cattivo sapore alla carne… ma aprono grossi buchi in un corpo umano, in corrispondenza dei quali magari ci sono un fegato, una milza o un polmone perfettamente sani e riutilizzabili e che sul mercato nero internazionale valgono qualche decina di migliaia di dollari, se si sa dove cercare.E il bello è che il governo cinese ha sempre respinto queste accuse, definendole fantascienza e minacciando ritorsioni economiche e diplomatiche contro chiunque mettesse in giro queste voci “false e tendenziose”.Talmente false e tendenziose che siamo arrivati alla notizia di oggi; addirittura il patibolo mobile (e magari refrigerato) così il cadavere arriva fresco sul tavolo del chirurgo già bell’e pronto per l’espianto.Spettacolare, credo che manco un Mengele in stato di grazia avrebbe mai potuto ordire una blasfemia più schifosa di questa e lui si che di porcate raccapriccianti se ne intendeva.