MILIONI DI EURO

Quando si dice il danno oltre alla beffa...


Ma allora, sono sciacalli o no?Sinceramente, in mezzo al marasma generale non ci si capisce più niente, se poi ci si mettono pure le “autorità” a fare casino, davvero non ne veniamo più fuori.Soprattutto, dopo l’annuncio spot dell’Unto del Signore e del suo fedele satrapo Angelino Jolie Alfano riguardo le “pene severissime” e la “tolleranza zero” contro gli sciacalli, tanto sbandierato in questi ultimi giorni, ci si aspettava quantomeno una condanna esemplare per questa vicenda, sbandierata in diretta e ai quattro venti da TG e giornali di tutta Italia.Invece viene fuori che è tutto falso, peggio, che il fatto non sussiste, quindi che non c’è niente da processare perché non c’è il reato. Sto ovviamente parlando della vicenda dell’arresto dei quattro (presunti) sciacalli romeni che dopo nemmeno 24 ore è esplosa in una clamorosa bolla di sapone. I mezzi di (dis)informazione ce la stanno mettendo tutta per alzare la caciara; altro che il Dr. Giuliani, questi si che sarebbero tutti da carcerare per procurato allarme e disturbo della pace sociale, visto che è notorio che – a certe notizie – ci sono sempre delle teste di cazzo che ne approfittano per scatenare la caccia all’uomo.Per fortuna che – almeno per quanto è dato sapere – siamo coinvolti da questo clima da tregenda, perché a qualcuno sia sorto il ghiribizzo di inaugurare una nuova battuta di caccia al romeno se no al disastro toccava aggiungere pure la tragedia. Possibile che in questo Paese non ci sia verso di sapere almeno per una volta come stiano veramente le cose? Su che base hanno operato i carabinieri per arrestare i quattro? In TV i carabinieri hanno dichiarato di aver arrestato i romeni in flagranza di reato, quindi viene da pensare che i quattro siano stati sorpresi col sorcio in bocca! Viene invece fuori che, probabilmente (visto che nessuno ha smentito o confermato) li hanno fermati per un controllo durante il quale hanno rinvenuto nel bagagliaio dell’auto una catena, un martello e un piede di porco, cui si è poi aggiunta una fantomatica mazza da baseball, più borse e valigie di effetti personali… e allora? Da quando in qua è illegale avere questi che sono attrezzi di uso comune in macchina?Il piede di porco è un comune attrezzo molto usato specialmente nei cantieri e nelle campagne e regolarmente reperibile presso qualunque ferramenta specializzato nelle fogge e dimensioni più varie, da quelli tascabili lunghi una 20ina di centimetri, fino ai modelli heavy-duty lunghi un metro e mezzo e pesanti svariati chilogrammi.In quanto alla mazza da baseball, alla fine non si sa se esista davvero o sia un figmento dell’immaginazione di un milite dell’Arma. Però questo basta e avanza perché i prodi tutori dell’ordine qualifichino delle persone come sciacalli all’opera; anzi, c’è pure l’aggravante che sono stranieri, peggio: romeni et voilà! i giochi sono belli e fatti: si sparano i titoloni in prima pagina e il governo che gongola felice come l’imminente Pasqua… peccato che il PM ne abbia chiesto l’assoluzione perché “il fatto non sussiste”; il che – tradotto in soldoni – vuol dire: “che cacchio vi siete inventati? Questi non hanno fatto niente”. Certo, Elena Vicu, badante di uno degli sfollati, aveva con sé le chiavi di casa del suo assistito; ma questo, in assenza di flagranza di reato, equivale a dire che le abbia usate per entrarci e rubare? Non solo, apprendiamo che non si può procedere nei confronti dei quattro, nemmeno per violazione di domicilio, visto che il proprietario stesso non ha sporto querela e non credo dipenda da una questione di buon cuore perché credo che – umanamente – non ci sia niente che grida più vendetta contro il cielo del tradimento da parte di una persona di cui ci si fida, specie dopo una disgrazia, quando gli animi sono esacerbati. Certo è sospetto che questi quattro figuri si aggirassero nei dintorni dell’abitato – off limits a tutti i “non autorizzati” – e che in auto sia stata rinvenuta la fantomatica mazza da baseball – della quale, sinceramente, nessuno fino al processo aveva dato notizia – motivo per cui il figlio della donna è stato condannato a sei mesi con la condizionale. Peccato che oggi, al TG1 delle 13:30 la condanna sia stata poi archiviata per semplice “possesso di oggetti da scasso”, della mazza da baseball non si fa più menzione alcuna. In definitiva, allora questi sono degli “sciacalli” o – molto più verosimilmente – sono gli eroici tutori del (dis)ordine che per l’ennesima volta hanno preso una sonora cantonata  e perso l’ennesima occasione per fare le cose come Cristo comanda e legge prevede? In attesa di ulteriori (e definitive) conferme, possiamo solo dire che è ancora una volta ai posteri l’ardua sentenza.