Botta e risposta tra il leader dell'Idv Antonio Di Pietro e il segretario del Pd, Dario Franceschini, sul tema delle intercettazioni. Di Pietro chiama in causa il presidente della Repubblica sostenendo che 'sta usando una piuma d'oca per difendere la Costituzione dall'assalto di un manipolo di golpisti'. La replica di Franceschini: 'intollerabile coinvolgere Napolitano che sta svolgendo con intelligenza la sua funzione di garante delle regole e degli equilibri istituzionali'.«Signor Presidente, lei sta usando una piuma d’oca per difendere la Costituzione dall’assalto di un manipolo piuttosto numeroso di golpisti». Il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, nel suo blog, critica Giorgio Napolitano rimproverandogli di aver aperto la strada, con il suo incontro con il ministro della Giustizia Alfano, a semplici a «modifiche di facciata» al ddl sulle intercettazioni. Secondo Di Pietro, invece, il disegno di legge deve essere ritirato, anche a costo di arrivare allo scontro con il governo. «Oramai - sottolinea il leader dell’Italia dei Valori - non è più possibile evitare lo scontro con un governo che ha agito esclusivamente nell’interesse di pochi, spesso di una sola persona, a colpi di fiducia, di cene carbonare, di vili attacchi verbali, negando la realtà, la crisi del Paese, insultando la dignità dei cittadini ed usando la menzogna come strumento sistematico di propaganda. Affidarsi al buon senso della maggioranza accettando solo modifiche al ddl sulle intercettazioni non basta, bisogna ritirarlo. In una legge, dove il 90% del testo è da rifare, non si può parlare di ritocchi. E visto che chi ha fatto questa legge ha bisogno di quel 90% lo scontro è inevitabile».
Intercettazioni: "decreto Alfano", solo Di Pietro vede il re nudo. Il 14 luglio la protesta dei blogger
Botta e risposta tra il leader dell'Idv Antonio Di Pietro e il segretario del Pd, Dario Franceschini, sul tema delle intercettazioni. Di Pietro chiama in causa il presidente della Repubblica sostenendo che 'sta usando una piuma d'oca per difendere la Costituzione dall'assalto di un manipolo di golpisti'. La replica di Franceschini: 'intollerabile coinvolgere Napolitano che sta svolgendo con intelligenza la sua funzione di garante delle regole e degli equilibri istituzionali'.«Signor Presidente, lei sta usando una piuma d’oca per difendere la Costituzione dall’assalto di un manipolo piuttosto numeroso di golpisti». Il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, nel suo blog, critica Giorgio Napolitano rimproverandogli di aver aperto la strada, con il suo incontro con il ministro della Giustizia Alfano, a semplici a «modifiche di facciata» al ddl sulle intercettazioni. Secondo Di Pietro, invece, il disegno di legge deve essere ritirato, anche a costo di arrivare allo scontro con il governo. «Oramai - sottolinea il leader dell’Italia dei Valori - non è più possibile evitare lo scontro con un governo che ha agito esclusivamente nell’interesse di pochi, spesso di una sola persona, a colpi di fiducia, di cene carbonare, di vili attacchi verbali, negando la realtà, la crisi del Paese, insultando la dignità dei cittadini ed usando la menzogna come strumento sistematico di propaganda. Affidarsi al buon senso della maggioranza accettando solo modifiche al ddl sulle intercettazioni non basta, bisogna ritirarlo. In una legge, dove il 90% del testo è da rifare, non si può parlare di ritocchi. E visto che chi ha fatto questa legge ha bisogno di quel 90% lo scontro è inevitabile».