MILIONI DI EURO

giustizia: FAREMO TUTTI FESTA!!!!


Giustizia I delinquenti perché non andranno in galera. Le loro famiglie perché li potranno continuare a vedere ogni giorno. I magistrati perché lavoreranno molto meno, non dovendo scrivere le complesse sentenze. I cancellieri perché non dovranno fare assistenza alle udienze. La polizia penitenziaria perché non dovrà sorvegliare. I politici indagati perché la faranno franca. I magistrati che dovrebbero giudicarli perché non saranno vittime di attacchi mediatici, ormai abituali.Queste sono solo alcune tra le buone ragioni per le quali le disposizioni sul processo breve dovrebbero fare felici coloro che ne sono interessati, in un modo o nell'altro. E invece no.Ci sono sempre loro. Sempre questi magistrati politicizzati. Quelli che vivono in trincea, rischiando di saltare per aria con il tritolo, e quelli che finiscono in tv perché portano i calzini turchesi. Quelli che fanno i pm in un piccolo paesino di provincia, con turni di reperibilità h24 una settimana ogni due, e quelli che 300 giorni l'anno sono di turno per gli eventuali giudizi direttissimi. Quelli che vorrebbero i tornelli perché tanto stanno in ufficio fino alle 23 ogni sera e magari così gli pagano lo straordinario (che per i magistrati non esiste) e quelli che un ufficio, invece, lo vorrebbero e basta, ma non ci sono spazi per assicurar loro una scrivania, e quindi lavorano a casa.Quelli che devono fare i salti mortali per decidere il caso di eutanasia, senza uno straccio di legge che li illumini su cosa fare, e quelli che la legge l'hanno appena studiata, ma si sono dovuti comprare il codice da soli, perché non ci sono i fondi. Sempre loro.Tra qualche giorno li vedremo in massa, come già accaduto, formalizzare l'ennesimo, eversivo, rivoluzionario, dissacrante segno di protesta: si alzeranno dalle loro sedie.Lo faranno quando dovranno parlare i delegati dal Ministro, nelle varie cerimonie di inaugurazione degli anni giudiziari. Perché se non c'è dialogo, è inutile sedersi ad un tavolo. Perché se la procedura impone cavilli e garanzie tali (ai delinquenti, beninteso, e mai alle vittime) da richiedere una durata di oltre 24 mesi per compiere i minimi adempimenti burocratici è impossibile fare i processi in meno di due anni.Se si vuole un risultato, bisogna dare mezzi e strumenti, non un cronometro.Una contraddizione che sembra quasi voluta dal legislatore, che negli anni ha aggiunto adempimenti su adempimenti. Una volta c'era il pretore (o il tribunale), la Corte di Appello e la Cassazione. Ora c'è anche il gip, il gup, il Tribunale del riesame, il tribunale di sorveglianza ecc. Insomma, lo stesso processo è stato calcolato che potrebbero essere costretti a studiarlo anche oltre 50 magistrati, cioè il 5% dei giudici in servizio, a causa della moltiplicazione delle cause di incompatibilità e dei gradi/fasi di giudizio.Se lo moltiplichiamo per i milioni di processi pendenti, è facile capire perché il processo breve ne rende impossibile la celebrazione. Ma allora, visto che di lavoro ce n'è sin troppo, e tutto questo darebbe anche ai magistrati un po' di respiro in più... perché questa forma di protesta? E se fosse che questi Giudici credono davvero nel loro lavoro?La scommessa sarà proprio questa: quella di far comprendere ai cittadini, schiacciati da una presenza mediatica di soli avvocati e politici (magari indagati), perché la Giustizia va difesa, e perché il processo va velocizzato, non reso impossibile.Diminuire qualche garanzia per i criminali, magari colti in flagranza di reato, consentirebbe forse di ottenere lo stesso risultato. Acquisire una denuncia scritta, in cui il proprietario di una autovettura dichiara che gli è stata rubata, eviterebbe una udienza apposita.Il magistrato vorrebbe una legge che gli consentisse di rendere più effettivo il suo lavoro. Davanti a quelle sedie vuote, forse qualcuno si accorgerà che, di fatto, i magistrati applicano solo la legge, ma, in silenzio, chiedono una legge che sia applicabile.fonte: verdi.it