Mina 1958 - 2011

2005: BULA BULA


Signore e Signori benvenuti nell’isola di BULA BULA, “dove non esistono giornali, fotografi, tivù. E dove alle brutture, alle schifezze, al pattume si riserva grandissimo disprezzo e pochissima comprensione.” Il nostro viaggio è già iniziato con l’ascolto della hit Vai e vai e vai. Ma Mina non ci lascia neppure riposare dal ritmo dance della canzone che già dobbiamo abituarci alla bellezza, all’orecchiabilità e all’intensa fine di un amore raccontata in Portati via, che ancora oggi permane nella memoria anche dell’ascoltatore radiofonico più distratto. Da segnalare la partecipazione vocale di Axel Pani. La cruda drammaticità dei versi di Fragile di Gennaro Cosmo Parlato, regala momenti di grande intensità emotiva, con la voce di Mina che si eleva verso dopo verso e che poi si dedica al brano Se, che un ispiratissimo Alex Britti regala alla nostra Signora. Il cantautore romano aveva già espresso la sua preferenza per la Mina soffusa, e permette in questo caso alla Signora Mazzini di dar prova della sua grande abilità vocale e interpretativa nella sua dimensione intimista. La fermata seguente ci permette di gustare una Mina sanguigna e altamente rock: Tra mille anni, con testo scritto da Cheope (figlio di Mogol) e la musica di Danijel Vuletic, dà modo alle corde vocali di Mina di salire e scendere all’impazzata affrontando così una bella prova. Con La fin de vacances possiamo permetterci un salto indietro nel tempo: il gracchiante rumore del vinile e la voce quasi a 78 giri dell'inizio ci regalano un gioiellino rétro del grandissimo Henry Salvador che ben si inserisce in un’opera fortemente calata nella contemporaneità come Bula Bula. Ironia, delicatezza, soffice e tenero testo per un grande ritorno, quello di Piero Cassano dei Matia Bazar, che regala a Mina Sei o non sei tu. Con 20 parole raggiungiamo le vette più alte di questo nostro viaggio sull’isola di Bula Bula: come spiegare il totale coinvolgimento che questa canzone sa regalare? Le immagini poetiche di Roversi, afferranno l’attenzione dell’ascoltatore e lo travolgono, dandogli tregua solo nell’intermezzo musicale al pianoforte, per poi riafferrarti e lasciarti felicemente devastato e felice al termine della canzone. Ha detto Massimiliano Pani: “Appena ci è arrivata questa canzone non abbiamo avuto il minimo dubbio a inserirla nel disco, come tocco d’autore in un lavoro volutamente leggero”. Grazie mille volte per averlo fatto! Con Bell’animalone torniamo al filone ironico mazziniano: un bel fusto che ha problemi, tra gli altri, ad azzeccare il congiuntivo, ma con il quale vale la pena soffermarsi su altre ben più basilari e naturali esigenze. Dove sarai è un'altra splendida prova di Nicolò Fragile come autore: con il suo ritmo latineggiante e sensuale, questa canzone è stata giustamente eletta a singolo rappresentativo di Bula Bula per l'estate del 2005. Rimanendo sempre nell’ambito di sonorità latineggianti, ecco che Mina si cimenta in Quella briciola di più di Marika Andolfi. Autrice già di due canzoni per Mina (Timida nel 1995 e de La bacchetta magica nel 1996), la Andorfi riporta Mina nelle atmosfere da bossanova, dandole la possibilità di fare balzi di registro impressionanti con la voce. Il tutto arrangiato impeccabilmente e raffinatamente da Ugo Bongianni. “Il parrucchiere ha lavorato male o qualcun altro ha lavorato bene…”, quale alternativa porre a un amante distratto e poco coinvolto che si preoccupa solo che la propria donna si presenti bene e non sembri una che si trascura? Dilemmi affrontati nella veloce ed ironica La fretta nel vestito. L’ultima fermata di Bula Bula è una traccia fantasma di un classico riletto per l’occasione in chiave moderna: in Fever Mina, si diverte ad entrare con la sua voce in una miscela musicale estremizzata nei suoni e nelle atmosfere giocose, donandoci un momento di grande respiro che termina con la grande sontuosità dell’orchestra. I gorgheggi del piccolo Edoardo Pani rappresentano inoltre un cadeau tutto familiare.Speriamo che il viaggio nell'isola di Bula Bula sia stato per voi piacevole: vi auguriamo una piacevole permanenza nell'isola di pace e serenità che avete scelto per passare la vostra estate. Ci rileggiamo a settembre!