Mina 1958 - 2011

1972 - terza parte (I singoli)


Sul finire degli anni ’60 Tony Renis e Alberto Testa scrivono una canzone e credendo nelle potenzialità del pezzo cominciano a girare tra discografici e cantanti per proporlo: Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Patty Pravo, Oretta sono alcune delle interpreti che rifiutano di interpretarlo o che comunque promettono di valutare in seguito. Un pomeriggio Testa incontra Mina in televisione e dicendole di aver scritto una canzone appositamente per lei, le dà appuntamento per il giorno dopo. Il testo della canzone  aveva subito diverse modifiche nel corso degli anni ma il giorno successivo, Tony Tennis la propone a  Mina con il testo della stesura originaria. Mina, fiutando la validità del pezzo, accetta di farlo. La canzone finisce quindi tra le mani di due direttori d’orchestra, ma i risultati non convincono Mina, la quale infine si rivolge al giovane Pino Presti, uno dei suoi musicistii, il quale si mette subito al lavoro, ottenendo un arrangiamento moderno, originale, proprio come voleva Mina. Nasce Grande grande grande come la sentiamo noi oggi. Della canzone però Mina non stampa subito un 45 giri. Sarà la costanza di Tony Renis che girerà di persona gli studi radiofonici per proporre il pezzo ad essere premiata: esplode subito un enorme successo tanto da spingere la PDU in gennaio a stampare il singolo Grande grande grande/Non ho parlato mai. Stessa sorte è toccata al 45 giri di Parole parole/Adagio: in questo caso sono state le insistenze del pubblico, che sentendo la sigla in televisione, ha richiesto a gran voce il 45 giri. Come retro viene scelto un brano di due anni prima intenso, bellissimo, assai lirico, che Mina proporrà meravigliosamente in uno dei medley a Teatro10. Come singolo autunnale invece, nell’ottobre del 1972, esce Eccomi/Domenica sera. Nonostante la bellezza di entrambi i pezzi, il 45 giri, non godendo della promozione televisiva da parte di Mina, ottiene un successo minore rispetto agli altri singoli.