Mina 1958 - 2011

LO SCONQUASSO UNIVERSALE


Credo sia una delle cose più belle che Mina abbia mai scritto. E' la risposta ad una lettera pubblicata da "Liberal" all'epoca del bombardamento della Serbia da parte della NATO: a me è piaciuto talmente tanto che l'ho incorniciato. Buona lettura.
Perché non sono nata uomo, perché non sono un politico, perché non mi abituo ai soprusi, perché amo l’uomo, uno per uno, di qualsiasi Paese e di qualsiasi colore, perché non ho nessun assassino potere decisionale che mi abituerebbe a vedere le madri straziate e gli uomini fatti a pezzi come dei numeri in un tragico, schifoso war-game, perché non dormo e piango a ogni bollettino e a ogni servizio giornalistico su questa e su tutte le altre guerre, perché sento l’odio che mi cresce nel cuore per quei politici che, in gessato e cravatta regimental, non si comportano come nostri simili e non fanno quello che dovrebbero, perché non ho la faccia tra il finto bonario e la schizofrenia da sindrome da onnipotenza di Clinton, perché non sono Milosevic, perché amo il rispetto per l’incolumità psicofisica di ogni essere vivente, perché non capisco come si possa ordinare un bombardamento e poi andare a farsi una doccia e a dormire, perché penso che predicare la pace e il bene sia la cosa più altamente intelligente da fare, perché non provo neppure a cercare di capire le “ragioni” di chi pigia un bottone o preme un grilletto per ammazzare il fratello, perché non sono un militare costretto a vincere la guerra, perché non comando un cazzo, perché mi rendo conto che la cultura della preservazione dell’uomo è nelle mani di pochissimi illuminati pazzi che non contano niente, perché qualcuno mi ha insegnato che uno è più forte quando ha la capacità di cedere, perché mi è così semplice capire che costruire armi, possederle, venderle è il funebre preludio di un funereo epilogo, perché ho imparato che c’è un possibile amore per il quale è necessario o giusto dare la vita, senza però mai chiedere che altri la debbano sacrificare, perché non mi passa la rabbia di fronte allo sconquasso universale provocato dai soliti due o tre coglioni, perché non dimentico la lezione di Cristo,  perché né qualunquismo né fondamentalismo mi sfiorano, perché i miei figli non sono nati in un Paese di guerra, perché mio padre e mia madre mi hanno insegnato il vero amore e la vera fratellanza, perché sono tra gli impotenti che subiscono, perché sono tra le vittime e non tra gli assassini, perché tu, amore mio, la pensi esattamente come me, perché non dimentico e non voglio dimenticare e so che ci sarà, prima o poi, un giudizio superiore che infliggerà ai colpevoli una pena che farà sembrare l’inferno una passeggiata, perché non sono il presidente della Serbia, perché non sono il presidente degli Stati Uniti, ti ringrazio, mio Dio.