Mina 1958 - 2011

1974 Milleluci - considerazioni personali


Milleluci è considerato, ancora oggi e giustamente dopo più di 30 anni, l’ultimo grande show della RAI. Molte cose sono state dette a proposito di questo programma: la rivalità tra le due prime donne (ancora oggi qualcuno continua a insistere su questo fattore, non ultima una troppo loquace Moira Orfei), la questione dei tacchi e delle zeppe diventata ormai leggenda, la popolarità della Carrà preferita in simpatia a Mina. A ben vedere, e lo ha scritto giustamente in un suo intervento uno dei visitatori dei video messi su Youtube, Milleluci rappresenta uno spartiacque importante: per Mina, al massimo della suo splendore di donna e di popolarità come cantante, questo show ha coinciso con la fine della sua collaborazione con la televisione, subodorando già quali sarebbero stati i destini futuri della nostra TV; per Raffaella Carrà è stato il trampolino di lancio per avviare una carriera da autonoma vedette della Tv senza la necessità di avere accanto uomini conduttori. In uno sguardo d’insieme poi, Milleluci dà la possibilità a Mina, più che in altri spettacoli a cui aveva partecipato, di rendere più varie le sue doti artistiche. Prima di tutto canta,  non accontentandosi di presentare solo le canzoni dei suoi ultimi album (certo la promozione in TV è importante) ma dedicandosi anche a un repertorio vario in lingua che va dalla canzone napoletana (Lacreme napulitane), passa per l’America latina (Brazil, Laia Ladaia) e arriva fino agli Stati Uniti (Mack the knife, Night and Day…): finalmente la musica cantata in inglese viene sdoganata senza l’obbligo di dover tradurre tutto in italiano. Ma Mina recita anche (sorprendendo anche per i tempi comici che riesce a reggere molto bene – si pensi allo sketch del conto con Tino Scotti - ), balla con la Carrà, parla, scherza e interagisce con gli ospiti come mai si era visto fare.Da un punto di vista iconografico Mina in Milleluci si presenta con un look sofisticato, un taglio corto, biondo da signora raffinata, molto magra e con abiti creati da Colabucci che intenzionalmente vogliono accentuare questa dimensione tutta nuova. La Mina coi capelli corti sarà poi utilizzata negli anni successivi per due splendide imitazioni presentate in Tv: una eccezionale Sandra Mondani che canta “Non gioco più” cercando di sopportare le stonature di un Raimondo Vianello nei panni di Toots Thielemann ma alle prese con una tromba, e ancora Loretta Goggi che dà la sua versione de L’importante è finire nel 1975. Mina con questo show saluta definitivamente le platee televisive, riservandosi ancora per pochi anni con pochissime partecipazioni, per lo più tramite video clip, con la sola eccezione per la TSI nel 1976, ma ne parleremo più avanti. Un addio in grande stile.