Mina 1958 - 2011

1975 - Terza parte (Gli album)


MINACANTALUCIOAlbum monotematico, il primo dedicato interamente al repertorio di cover di un cantautore ( diversamente da Amanti di valore dell’anno prima che conteneva tutti inediti), Minacantalucio è una vera lezione di stile in cui classicità e modernità si fondono in modo esemplare, grazie al lavoro di Gabriel Yared.Si apre con una emozionante versione de I giardini di marzo, dove Mina passa facilmente dai toni bassi dell’inizio al virtuosismo del ritornello. Stesso discorso per Emozioni che brilla per il suo arrangiamento orchestrale all’insegna della classicità.Tra le canzoni un po’ più ritmate, Il nostro caro angelo brilla per la sua originalità tanto da far dire allo stesso Mogol di ritenerlo il pezzo migliore in un album che trovava già comunque stupendo. Dieci ragazze è toccata da quella modernità che, riascoltata anni dopo, la fa sentire un po’ superata, ma che comunque rimane sempre capace di coinvolgere e che personalmente trovo più coinvolgente dell'originale, mentre Fiori rosa, fiori di pesco con quell’introduzione classicheggiante e il ritmo più frenetico nell’evoluzione del brano si ascolta sempre con piacere. Una curiosità: questa canzone è stata poi inserita in “Del mio meglio n°7” ma in fase di missaggio il livello di voce è stato leggermente modificato alzandolo di volume.29 settembre  e L’aquila sono sempre piacevolissime e Innocenti evasioni con quella sua atmosfera sospesa, leggera e frivola accompagna ironicamente l’ascolto di questa storia di “innocenti tradimenti”…Chiude l’album una barocchissima Non è Francesca.