Mina 1958 - 2011

1985 - Finalmente ho conosciuto il Conte Dracula


Dopo il lancio a settembre del 45 giri insieme a Riccardo Cocciante, giunge l’autunno con “Finalmente ho conosciuto il Conte Dracula”.La trasmissione “Trent’anni della nostra storia” quell’anno non va in onda ma Mina porta avanti il suo progetto cronologico musicale, dedicando il primo volume agli anni’70. La prima particolarità è la scelta di un repertorio per lo più internazionale con due eccezioni: la baglioniana e liricissima Poster e il divertissement finale del volume “Eppur mi son scordato di te”. Per il resto spazio al grande rock con interpretazioni che brillano per intensità vocale e per magistrali arrangiamenti ricchi e potenti.Delicatissimo, ispirato e perfetto inizio con Just the way you are che ci regala una Mina eccellente, seguita dai ritmi più decisi e dalle rivendicazioni di You’re so vain. Cancella tutte le altre versioni successive la bellezza di Killing me softly with his song e la travolgente Eloise rimane uno dei miei brani preferiti per la sua opulenza sia negli arrangiamenti (fiati meravigliosi) sia nell’interpretazione: sul finale la trovo incredibilmente immensa!Il rock duro di My Sharona ci accompagna attraverso la solennità di Poster, per poi volteggiare sulle note di How deep is your love e concludere sui ritmi battistiani di Eppur mi son scordato di te.Il volume di inediti si apre con You are my love, che nonostante l’inglese un po’ stiracchiato, si dimostra una perla di valore. Nuovo e ultimo contributo di Cristiano Malgioglio con Mi mandi rose, la canzone che dopo Questione di feeling meritava di essere un singolo. Le atmosfere delicate e jazzate di Nei miei occhi lasciano poi il posto alla sanguigna Spara. Bella confezione di lusso per C’aggio a ffà (tra gli autori anche Angelo Sotgiu dei Ricchi e Poveri), e dopo l’ampio spazio per le emozioni di Questione di feeling, il racconto ipnotico di un viaggio In autostrada pieno di speranze e illusioni. Chiude l’album quella piccola perla misconosciuta di Mio di chi, elegante, sublime ed altera: una giravolta di pensieri contorti e deliranti meravigliosamente interpretati.