Mina 1958 - 2011

1991 - Il corvo


Dietro alle lenti due begli occhi nerie sotto il taglio finto di un sorriso,io, lì di fronte, vuota di pensiericon la farina sparsa sul mio viso,sembro un pagliaccio travestito a luttoche si domanda che sto a fare qui:lui sembra un corvo nero e bruttoche vuole solo farsi dire sì.E mi domanda cose senza senso,cose dovute alla stupiditàdi un corvo che vuole il consensosolo dai corvi della sua città.Appollaiato sulla sua poltronalui mi colpisce col suo becco acuto,potrei annegarlo con un solo sputomeglio parlargli con sincerità:Io col mio uomo,solo un giorno fa,ero lontana con la mia dignità.E saltellando sulla scrivania,lui sta mangiando sulla pelle miae sta cercando con la sua miopiadi dimostrare la sua verità.Io che credevo nell'intelligenza,nella sapienza di chi è messo làa giudicare solo con coscienzasenza pensare alla sua vanità.Adesso parlo con un corvo neroche ascolta tutto ma non sente più,lui sta volando come uno sparvieroe non c'è modo di tirarlo giù.Dietro alle lenti due puntini nerie sotto il taglio finto di un sorrisoio lì di fronte, vuota di pensieri,con la farina sparsa sul mio visosembro un pagliaccio travestito a luttoche si domanda che sto a fare qui,lui è proprio un corvo nero e bruttoche vuole solo farsi dire sì.Appollaiato sulla sua poltronalui mi colpisce col suo becco acuto,potrei annegarlo con un solo sputomeglio parlargli con sincerità:io col mio uomo,solo un giorno fa,ero lontana con la mia dignità.