Mina 1958 - 2011

2001 - MINA IN STUDIO


E’ difficile esprimere ancora a distanza di anni, la botta di emozioni, i fiumi di parole, la spasmodica attesa seguita all’annuncio che finalmente avremmo rivisto Mina davanti a una telecamera. Tra il 25 e il 28 febbraio, in una Lugano imbiancata dalla neve, lo studio GSU si apre alle telecamere: una folla di operatori e tecnici coordinati dalla sapiente regia del grandissimo Mauro Balletti invade l’intimità del lavoro di Mina e dei suoi collaboratori che eseguono il loro consueto lavoro di costruzione delle canzoni.Quello che si vuole realizzare non è un concerto, anche se la stampa nei suoi toni esagerati lo ha spesso bollato come tale, ma un documento sobrio, elegante e naturale, in cui il grande pubblico può vedere Mina al lavoro: quando scherza coi musicisti, quando legge i testi, quando fuma, quando canta (in piedi o seduta).Poi arriva l’anteprima al TG1 del 12 marzo, dove si vede una Mina di spalle che cammina e saltella tra i fili dello studio. Da lunedì 26 a venerdì 30 marzo, dopo il TG delle 20, sempre su Rai Uno, viene annunciato lo speciale evento sul sito della Wind con una serie di spot pubblicitari in cui Mina appare in tutta la sua colossale eleganza e grazia.Una puntata speciale di Porta a Porta e poi sabato 31 marzo viene proposta per intero “Oggi sono io” di Alex Britti, dove una Mina concentrata e comodamente seduta dà sfoggio della sua incredibile bravura.La data centrale è dunque quello di venerdì 30 marzo: sul sito della Wind saranno pochi i privilegiati che riusciranno a vedere il filmato integralmente, ma gli oltre 15 milioni  di richieste di contatto creano un evento di per sé storico. Solo in ottobre finalmente il grande publico potrà acquistare il DVD o la videocassetta per godersi Mina divertirsi tra le note.Per quanto riguarda il repertorio di canzoni scelto per questo evento, la libertà che Mina come sempre si è concessa non l’ha portata a ripescare nessun vecchio successo personale: piuttosto si è preferito puntare su alcune perle di Domenico Modugno,(l’album tributo “Sconcerto” dedicato al grande cantautore pugliese uscirà nella primavera 2001), un viaggio in alcuni classici spagnoli, alcuni intensi brani in inglese e una strizzata d’occhio all’attualità con il successo di Britti.Pasqualino Marajà è veloce ed agile, Tu si’ ‘na cosa grande giunge impetuosa con quel lungo vocalizzo iniziale ( e Mina che tiene il tempo) e ci fa scoprire quanta intensità giunga da quella donna comodamente seduta a cantare, Come hai fatto interpretata con commovente intensità di fronte ai violini diretti dalla grande maestria di Gianni Ferrio.Mina entra nel mondo latino con due brani affrontati esattamente vent’anni prima: Tres palabras, arricchita con bellissimi primi piani del volto di Mina e Esperame en el cielo, gioiello di grazia e di sfumature vocali. Il lavoro su Frank Sinatra forse era già nei progetti del team di Mina, fatto sta che all’interno del documento viene inserita l’opulenta Ill wind, già presente in uno dei cd promozionali della compagnia telefonica, e la delicata freschezza e intimità che sprigiona da The nearness of you. La contemporaneità viene solo sfiorata da Mina con la fantasmagorica interpretazione di Oggi sono io di Britti,che verrà scelto anche come singolo per lanciare l’uscita del DVD nei negozi di dischi.Altre canzoni sono state realizzate e poi non incluse nel DVD: Blue Moon che verrà poi resa nota per il lancio de “L’allieva” il lavoro dedicato a Frank Sinatra, e La barca di Roberto Cantoral che speriamo presto di vedere in qualche occasione straordinaria.Concludo questa escursione su Mina in Studio con  le parole usate da Marinella Venegoni nel suo articolo apparso su “La Stampa” del 31 marzo: “Non solo una interprete, ma un fenomeno vivente” (…) Vengono in mente le gnugne di tante mezze calzette travestite da star, che urgono e pretendono e si agitano  davanti alle telecamere per quello che poi si rivela un semplice playback. E’ rinato, con ieri sera, anche un nuovo termine di paragone per ridimensionare tanta parte dell’attuale star system; in fin dei conti, ciò che fece scomparire nel ’78 la cantante dalle scene fu proprio l’incalzare di pressioni  extrartistiche, che in tutto questo tempo hanno finito per prendere il sopravvento sulla sostanza della canzone popolare….”