ZAHIR

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Non lo so, ho sbagliato tante volte sai, mai sentita cosi' pero'....non mi vergognero' mai abbastanza di come mi sono comportata con te... per un po' c'ho creduto, ho creduto di potercela fare, di essere piu' forte, ho creduto di volerlo...in realta' č bastato poco per farmi cambiare idea e da grandissima egoista e irresponsabile ho mentito anche a me stessa e mi sono convinta che cmq avevo fatto del bene..ti avevo impedito di fare una cazzata..avevo deviato la tua vita verso una direzione che non portava piu' da nessuna parte ma neanche dalla parte che io avevo giudicato sbagliata....credimi non volevo farti del male, era piu' grande di me, con un momento mi ero completamente messa in discussione, non ce l'avrei mai fatta. darei tutto per tornare indietro e non incontrarti solo per non rovinartela io la vita, x non deluderti.mai riusciro' a spiegare quello che sento a nessuno, non ne ho mai parlato a nessuno quasi me ne vergognassi, ma mi vergogno solo di me non di te. forse non lo so neanche io come sono andate le cose. non ti ho mai piu' cercato per spiegarti le cose perchč non sapevo da dove cominciare, cosa spiegare. qnd ti incontravo e non mi salutavi piu' neanche, ero cosė consapevole di aver sbagliato che pian pianino mi ci sono abituata e alla fine ho deciso che era meglio resettare tutto e azzerare i rapporti, e cosė ho fatto, ho continuato la mia vita, ho incontrato il mio amore e sono felicissima e innamorata. e Stronza, la piu' Stronza del mondo con te, che eri solo, solo qui, solo ovunque, e io ho approfittato delle tue speranze e del tuo affetto per sentirmi importante e poi buttarti quando non servivi pių. credimi ho deluso piu' me stessa che te.spero non ti sia successo niente, lo so che devo solo non rivolgerti piu' parola, ma prego il Signore che tu stia bene e che dia notizia a qualcunogiovedi 02/11/06 commento aggiunto in riferimento a qst messaggio. TANTE PREOCCUPAZIONI PER NIENTE PER FORTUNA, NON LO SO COME VIVONO CERTE PERSONE, SENZA VERGOGNA, SENZA PENSIERI, SENZA RISPETTO E RICONOSCENZA. IO ME LA PRENDO TROPPO, MI PRENDO ANCHE TROPPE COLPE, SEMPRE IN OGNI CIRCOSTANZA COME SE A TUTTI FREGASSE DI ME COME A ME DEGLI ALTRI.