MIRAMAREWIVA

MIRAMAREWIVA BILANCIO 2008


Da cittadini affezionati al nostro centro ma realisti, poco meno di 2 anni fa abbiamo stilato un manifesto che desse voce alla volontà di rilancio del nostro territorio; e sulla base di quel documento abbiamo dato vita ad una associazione, chiamata “Miramare Wiva”, per contribuire a tenere elevato il senso di appartenenza al territorio e suggerire idee e proposte di riqualificazione.E’ tempo di un primo bilancio sulle attenzioni che avremmo dovuto sollecitare.Il completamento di via Roma per collegare Rimini e Riccione con un terzo asse viario procede con tempi biblici. Che neanche la Salerno-R.Calabria.Ancora ad oggi non è soddisfatta l’esigenza di recuperare la stazione ferroviaria di Miramare alla sua migliore funzione. Le risorse economiche sono state reperite, col contributo di Provincia e Ass. Albergatori, ma la palazzina permane in estate ricovero di sbandati ed il territorio non può usufruire di essenziali ed aggiornati collegamenti verso la Nuova Fiera e le città del nord.La via Oliveti, centro riconosciuto della nostra realtà, continua a versare in condizioni asfittiche, senza idee, arredi adeguati e senza il supporto logistico di parcheggi.Il sottopasso pedonale relativo, che dovrebbe favorire la connessione mare-monte verso l’aeroporto, è diventato simbolo del degrado cui è sottoposto l’intero quartiere, così come è da stigmatizzare purtroppo l’isolamento che tuttora penalizza quei cittadini che vivono a monte della strada Adriatica, e che ancora di più soffriranno l’attraversamento della via Roma.Da tempo si avverte la necessità di una nuova sede di Quartiere, per cui anche recentemente sono state proposte possibili soluzioni da privati cittadini, ma anche in questo caso difetta la determinazione.La promessa di un minicentro sportivo risale a 30-40 anni fa. Disegni e planimetrie presentate sono rimasti nei cassetti comunali, mentre l’occasione dell’allargamento di via Parigi/Roma ha partorito un ulteriore piccolo campo di calcio, di misura non regolamentare per utilizzi ufficiali.La sistemazione dell’area a mare di Rivazzurra si è rivelata una realizzazione deludente, non all’altezza delle opportunità turistiche che avrebbe potuto associare.Disattesa finora anche la nostra aspettativa di valutare la possibilità di riqualificazione del lungomare Spadazzi come essenziale adeguamento al ventilato progetto del Polo del Benessere: una necessità fondamentale di nuovo arredo urbano in superficie con recupero di posti auto interrati e collegamento pedonale con la terza gamba dello sviluppo cittadino, come è stata definita la città del benessere, progettata ad integrazione di Rimini Terme.La quale progettazione, conseguente ad un bando senza alcuna contropartita in termini economici per questa parte della città, purtroppo sembra subire una battuta d’arresto letale. Nonostante le rassicurazioni dell’Amministrazione, si colgono affermazioni dell’impresa aggiudicatrice del bando di contrazioni dell’impegno previsto che non fanno pensare a niente di buono, con realizzazione preliminare di solo hotel a 5 stelle, quanto di più limitativo a fronte delle 50.000 presenze ipotizzate su base annua a beneficio dell’intera economia locale. Grossi dubbi continuano ad aleggiare sui rischi paventati dalla privatizzazione della strada litoranea, caldeggiata dai vertici di Coop7 e non osteggiata in termini definitivi dall’Amm/ne pubblica. In questo contesto c’è da registrare un’unica certezza, ed è l’obbligo per il distributore di benzina fronte alla novarese di spostarsi in altra sede entro il 2010.Allora rinnoviamo l’appello ai nostri concittadini a continuare ad aver fiducia nelle potenzialità del nostro territorio, dove tra l’altro ci sono i nostri interessi economici e dove vivono e possono crearsi un futuro i nostri figli e nipoti, ma a mantenere alto il livello di attenzione. Vogliamo ripeterlo ancora una volta: l’aeroporto a 300 metri, la posizione intermedia e di cerniera tra Rimini e Riccione, la spiaggia più ampia, la stazione ferroviaria, questo lungomare che è una vera e propria balconata rendono questa area assolutamente privilegiata.Nel contempo osserviamo che deve essere compito della politica favorire le condizioni dello sviluppo, occuparsi del contesto in cui possono svilupparsi le attività cittadine, gestire attivamente cioè il sistema, cogliere e guidare le istanze che provengono dal basso ed eventualmente uniformarle ad un progetto globale, unitario, ma senza indugiare, senza concedersi tempi troppo allungati. In questo quadro generale auspichiamo ancora che si faccia di tutto affinchè i limiti dell’azione pubblica, le casse vuote, la mancanza di fondi possano in qualche modo essere superati.Così come è compito precipuo della politica mobilitarsi e mobilitare contro l’inquinamento sociale derivante dall’infiltrazione massiccia nel nostro territorio di personaggi equivoci; e pretendere un giro di vite efficace in ordine alla qualità della vita e alla sicurezza. E’ di alcuni giorni fa la pubblicazione di uno studio dell’Università di Rimini sul degrado dei vari quartieri cittadini e sulla posizione preminente di Miramare in questa classifica. ASSOCIAZIONE MIRAMARE WIVA Maurizio Berlini