Creato da deontologiaetica il 23/02/2007

DIO E GLI UOMINI

Ci sono atei che si interessano a Dio molto più di certi credenti frivoli e superficiali

 

 

ATTENZIONE AI GIOCATTOLI....

Post n°120 pubblicato il 01 Marzo 2008 da deontologiaetica
 
Tag: ftalati

Se sarà confermata ci potrebbe essere un allarme generale per i giocattoli in plastica morbida per la prima infanzia. Lo ha spiegato ieri la responsabile del Centro, Domenica Taruscio, in occasione della celebrazione all'Iss della Prima Giornata di sensibilizzazione sulle malattie rare che si svolge in contemporanea in vari paesi europei.
«L'80% delle malattie rare - ha sottolineato la Taruscio - ha un'origine genetica, ma il 20% deriva anche da stimoli ambientali e alimentari. Questo vuol dire che l'ambiente può influire e può anche essere fattore scatenante per l'insorgenza di alcune di tali patologie». Potrebbe appunto essere questo il caso dell'epatoblastoma, un tumore maligno raro e molto grave che colpisce i bambini nella percentuale di 1 su 8 milioni: «Potrebbe infatti esserci una correlazione tra la sua insorgenza e l'esposizione agli ftalati. Si è infatti osservato - ha detto Taruscio - che bambini nati prematuramente e intubati, dunque a contatto con apparecchiature plastiche contenenti ftalati, hanno sviluppato più frequentemente di altri questa patologia». La Taruascio ha voluto sottolineare anche che «si è riscontrata una maggiore frequenza dell'epatoblastoma nei bambini nati precocemente e quindi intubati». Per questo, ha concluso, «stiamo esplorando tale possibile correlazione attraverso sperimentazioni in vitro e sugli animali, ottenendo già primi risultati interessanti».
Provare il collegamento tra un elemento comune, presente in molti tipi di plastica, e un tumore raro, potrebbe essere il punto di partenza per un ribaltamento della concezione della genesi delle malattie rare. Ci sono anche cause ambientali, almeno nel 20 per cento dei casi, e alimentari: «L'azione dell'ambiente può essere scatenante, dobbiamo capire che migliorare l'ambiente fa bene a tutti, anche a combattere le malattie rare».
Il Centro Nazionale Malattie Rare presentato ieri all'Istituto Superiore di Sanità si avvale del lavoro di 35 persone impegnate sia nella ricerca scientifica che in progetti di sanità pubblica. Le attività sono numerose, e spaziano dallo studio della patogenesi al controllo di qualità dei test genetici, dall'aggiornamento del Registro nazionale delle malattie rare e di quello dei farmaci orfani alla valutazione dei bisogni dei pazienti, fino a collaborazioni internazionali come quella con l'Emea sui farmaci orfani.
Dal 10 marzo prende poi il via il numero verde del Centro, 800896949, gratuito, a disposizione di pazienti, familiari, medici.

 

 
 
 

Post N° 119

Post n°119 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da deontologiaetica
 

Medici verso il rinvio a giudizio per gli aborti con la Ru486

Alle donne è stata garantita una tutela completa”: l’inchiesta della procura di Torino sulla sperimentazione della pillola abortiva RU486 si avvicina a grandi passi verso il processo in tribunale, ma il ginecologo Silvio Viale, la figura centrale della vicenda, si dice “tranquillo e a posto in scienza e coscienza”.
Il nuovo farmaco venne provato su 332 pazienti fra l’agosto del 2005 e il luglio del 2006 - con un paio di sospensioni - al presidio del Sant’Anna: per interrompere la gravidanza bisognava prendere una prima pillola (misosterione) e tre giorni dopo una seconda (misoprostolo). Ma come ha ricostruito il pm Sara Panelli, in 38 hanno abortito fuori dalle mura ospedaliere, in anticipo sui tempi previsti, e questo - secondo il magistrato - comporta la violazione della legge 194 del 1978.

“Ero sola in casa”, ha raccontato una ragazza, “quando, all’improvviso, mi è arrivata un’emorragia. Non sapevo comportarmi e ho dovuto chiamare un’amica prima di precipitarmi in ospedale”. Molte hanno spiegato che il medico diceva loro di continuare tranquillamente le loro attività: una ballerina di tango ha persino sostenuto uno spettacolo, per poi abortire qualche ora dopo. “L’Emea, l’Agenzia europea del farmaco, non prevede il ricovero”, ribatte Viale, “e nel corso della sperimentazione della RU486 tutti gli atti volontari per interrompere la gravidanza sono stati praticati in ospedale. Se per usare la RU486 la donna deve essere ricoverata per diversi giorni, si avrà una forte limitazione, se non addirittura il divieto, dell’uso della pillola nelle nostre strutture”.

L’avviso di chiusura indagini (atto che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio) è stato spedito a Viale, al primario, Mario Campogrande, al professore universitario Marco Massobrio e al direttore generale dell’epoca, Gian Luigi Boveri. Ma è solo Viale che risponde degli episodi avvenuti per l’intero arco della sperimentazione. Gli altri, che ritengono di non aver violato nessuna norma, sono indagati solo per il primo periodo (l’estate del 2005). Si parla di una violazione dei protocolli e, per Viale, di una tentata truffa alla Regione legata a irregolarità, che potevano costare un esborso, nel rilascio di 289 permessi di uscita temporanea. “È solo un equivoco”, spiega il ginecologo. La Regione, comunque, non si costituirà parte civile.

Viale ha incassato la solidarietà dei radicali: la segretaria del partito, Rita Bernardini, spiega che nelle carte dell’indagine “non si configurano reati” e torna a chiedere che la registrazione in Italia della RU486 venga effettuata nel più breve tempo possibile. Contrari il giornalista Giuliano Ferrara (”è un veleno farmacologico che ripristinerà la solitudine degli aborti clandestini”) e il senatore leghista Massimo Polledri (”la pillola è la nuova mammana”), mentre l’associazione di consumatori Aduc ribadisce che il prodotto “è legale da anni in quasi ogni Paese occidentale, è raccomandato dall’Oms e approvato dalle agenzie del farmaco Usa e Ue. E praticamente ovunque lo si assume fuori dal regime di ricovero”.

 
 
 

tutti a scuola di sorrisi e buonumore

Post n°118 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da deontologiaetica

"Quando rido, ho venticinque anni;
quando sono triste, ne ho sessanta". È una citazione di Victor Hugo, presente nella sezione Aforismi e frasi celebri dell’Accademia della risata, dove il sorriso è considerato un modo di manifestare le emozioni, ma anche un farmaco a costo zero. Come nel film
Patch Adams, in cui si narravano le intuizioni di uno stravagante medico convinto del potere terapeutico della risata, all’Accademia, si parla di gelotologia, cioè della scienza che studia il fenomeno della risata in relazione alle sue potenzialità terapeutiche. Questa onlus, presente nel nostro paese dal 2006, vuole divulgare in Italia e all’estero, il potere benefico del buonumore. Ridere infatti aiuta a stare meglio con il proprio corpo e con la mente. Sul sito internet di riferimento sono presenti numerose ricerche scientifiche e si parla di comicoterapia e di yoga della risata.

Link consigliato
L’accademia della risata


 
 
 

AUGURI A TUTTI GLI INNAMORATI!

Post n°117 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da deontologiaetica
 

Sono italiani i giovani più innamorati
San Valentino. Sondaggio in 31 paesi
Anche se non credono all'amore eterno, i giovani italiani sono i più innamorati, e attribuiscono molta importanza al colpo di fulmine. Sono i dati che emergono da un sondaggio on-line fatto per San Valentino dalla "Habbo.it",una community virtuale per adolescenti della finlandese Sulake. Per l'inchiesta sono stati intervistati 64 mila ragazzi di eta' tra i 12 e i 17 anni di 31 paesi. Il 90% degli italiani ha risposto di essere già stato innamorato, contro una media internazionale dell'82% e contro l'88% in Francia, l'86% in Germania. Alla domanda "se l'amore eterno esiste", l'Italia però crolla un po', infatti soltanto il 47% dei teenager ha risposto di sì, insieme a Francia e Gran Bretagna. Alzano invece la percentuale Olanda, Brasile, Svizzera e Germania con una oscillazione tra il 66% e il 76%. Rimane forte il mito del colpo di fulmine: il 66% di tutti i ragazzi interpellati crede che sia un evento possibile. E l'amore a prima vista convince il 73% degli italiani. Per San Valentino, il sito Habbo.it ha adottato una speciale veste grafica, con tanto di 'Habborella', una specie di colorata love-boat, a bordo della quale si possono regalare rose rosse e dedicare canzoni d'amore.

 
 
 

PSICOLOGIAFORENSE

Post n°116 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da deontologiaetica
 

Messaggio N°568
Tags:
pederastia, PEDOFILIA, perversioni sessuali, rapporti sex minori/adulti, sesso a 13 anni, sessualità in preadolescenti, STUPRO, violenza sessuale, vita sessuale dei ragazzini 
06-02-2008 - 18:34
SCUSA MA NON CHIAMARLO AMORE

COMMENTO

Un baldo e palestrato macellaio vicentino di trenta­quattro anni (VEDI IL PRECEDENTE POST)  si è incapric­ciato di una ragazzina tre­dicenne. L'ha fatta salire in macchina e  ha avuto un rapporto sessuale con lei.  Poi l'ha nuovamente incontrata e , "clandestinamente" ha tenuto in piedi  con la ragazzina ( frequentante la seconda media) una "storia" di quattro mesi. SCOPERTO, DENUNCIATO E PROCESSATO  si è appellato ... all'AMORE. 

E, alla fine, ci ha creduto pure il tribunale di Vicenza. Così, invece dei dodici anni previsti dal co­dice per stupro o  i cinque e mezzo richiesti dall'accu­sa  il focoso playboy   ha subito una pena ( si fa per dire ) di un anno e quattro mesi e la condanna a versare 20mila euro di risarcimento alla piccola vittima. Perchè, in fondo, «era amore». Un «ve­ro, autentico, sentito e irresistibile  sentimento d'amore». Che dire?
A noi sem­bra tutto folle.

Non conosciamo la tredi­cenne in questione e non com­metteremmo mai l'errore di sottovalutare il potere di una lolita. Nè quello di una madre distratta. Specialmente oggi che, secondo una ricerca da poco pubblicata, il primo rap­porto sessuale avviene proprio verso i tredici anni. Quando è solo dai quattordici in poi che si è considerati legalmente "maturi" da quel punto di vi­sta. Per carità, sono tutti quesiti interessanti e tutt'altro che se­condari. Che ci appassionano un po' meno solo perchè, oggi, dall'altra parte, c'è un "bam­boccione" ( il macellaio) economicamente evoluto, socialmente evoluto che ritiene che tra lui e la bambina  di ventun anni più giovanedi lui fosse «vero amore».

Per carità, nella vita tutto può succedere. Ne siamo drammaticamente consci. Ma scambiare il sembiante dell' amore per amore, è una cosa che smette di succede­re quando si entra nell'età adulta. E’ una cosa che, ap­punto, succede agli adole­scenti con loro passioni bol­lenti scambiate per ultime quando in realtà sono solo le prime, scambiate per uni­che quando, in realtà, ne se­guiranno a dozzine. Sono pulite e assolute.

Rese eterne  dai poeti come quella di Giulietta e Romeo raccontata da Shakespeare. Che non a caso erano ado­lescenti, che non a caso era­no coetanei. E' quello che succede quando si è piccini, appunto. Se accade dopo, tocca dargli un altro nome. Oppure, tocca darsi un'altra vita. Cercarsene una. Come dovrebbe fare, indipenden­temente dalla sua pena "low cost", il signor Antonio Di Pascale di anni trentaquat­tro. Macellaio e vicentino. Capace di grandi conquiste e di ancor più grandi convincimenti. Perchè ha fatto capitolare una tredicenne e perchè in tribunale ha tirato fuori il cellulare, come in un libro di Moccia. Come in una scena girata da Muccino, come un sabato sul ponte Milvio tra lucchetti e motorini. Mes­saggi e messaggini, con pa­rolette e paroline ricevute da lei. A dimostrazione del fatto che... Vedete? «Era amore».

Sì, signor Di Pascale. Ma­gari quello è pure amore. Solo che non è a lei che deve arrivare addosso. E’ lei che fa pena e , mi scusi, repugnanza. E’ lei che per certi "amori" è scadu­to, come un prodotto ava­riato.

 
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Messaggio N°567
Tags:
attenuante "amore", diritti dei minori, rapporti sex adulto-ragazzina, sesso con 13enne, violenza sessuale 
06-02-2008 - 17:31
Sesso con una 13enne


Macellaio Trentenne
condannato con sconto:
«Era amore»
L'accusa: lei succube. La difesa: consenziente, gli inviava messaggini. Escluso lo stupro su minore

VICENZA - Condannato per aver fatto sesso con una tredicenne ma non per stupro e con uno sconto di pena perché fra lui, 34 anni, e quella ragazzina tanto più giovane era «amore». Questa in sintesi la motivazione con cui il Tribunale di Vicenza ha condannato a un anno e 4 mesi Antonio Di Pascale, un macellaio vicentino per il quale l'accusa aveva chiesto cinque anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale. I giudici - come riportano i quotidiani locali dopo il deposito delle motivazioni - hanno accolto la tesi difensiva dell'avvocato Teresa Ferrante, riconoscendo la «minore gravità».

LE POSIZIONI - Al processo la ragazzina disse che la loro storia era cominciata nel 2005 quando l'uomo la convinse a salire in auto e la indusse a un rapporto sessuale. Secondo l'accusa, dopo il rapporto la tredicenne divenne succube dell'uomo, tanto che la relazione proseguì per quattro mesi. La difesa invece ha sostenuto che lei era pienamente consenziente e inviava all'uomo «messaggini d'amore». I giudici hanno escluso lo stupro su minore (che prevede una pena fino a 12 anni di carcere) e hanno condannato l'uomo per atti sessuali con una minorenne (reato punito anche se la vittima è consenziente), ma concedendo le attenuanti generiche e della minore gravità perché l'imputato «è risultato coinvolto in un vero e proprio sentimento d'amore».

I GIUDICI - Per i giudici quindi la tredicenne era consapevole e consenziente. Del resto, lo stesso Di Pascale al processo ammise tutto e continuò ad affermare di essere follemente innamorato della giovanissima. I giudici hanno anche accertato che la relazione si era svolta in una atmosfera normale, se così si può dire, in cui il fidanzato colmava di attenzioni e gentilezze la sua ragazza. Una sentenza comunque che fa discutere, tanto che sono molte le posizioni contrarie alla decisione dei giudici tra cui quelle di psicologi e avvocati di associazioni per la tutela dei minori. Si attende ora l'appello per vedere se la sentenza sarà nuovamente ribaltata.


VEDI IL NOSTRO COMMENTO NEL POST SUCCESSIVO.....

 
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MALASANITA'

Post n°115 pubblicato il 30 Gennaio 2008 da deontologiaetica
 

Ospedale Tor Vergata e malasanità

Martedì 22 gennaio 2008, Ore 18.00, ospedale universitario Tor Vergata, Roma, reparto dializzati. E’ finito ora il turno pomeridiano per i dializzati cronici, che tre volte la settimana devono subire il trattamento in quell’ospedale. Tutto come sempre, tutto normale, per quei malati che vedono la loro vita scorrere, in quei tre giorni, attaccati ad una macchina. Una macchina che può determinare la sottile differenza tra la vita e la morte. Tutto normale, tranne un paziente malato da un tempo forse troppo lungo per quel male che ti consente, si, di vivere, ma ti logora dentro un poco alla volta senza dirti quando sarà esaurito il tuo tempo.
Quel paziente è come un’anomalia scientifica in quel sistema, un soggetto fuori dalla casistica canonica, fuori dalle statistiche, un paziente anomalo, malato da troppi anni di quel male.Un sopravvissuto, che viene visto con un sorriso di falsa solidarietà dagli addetti alla medicina, quei soloni che sputando diagnosi come sentenze dall’alto delle loro certezze e della loro scienza non vedono gli uomini davanti a loro come tali, ma unicamente come fonte di statistiche per la loro scienza esatta che non ammette errori, eccezioni, sopravvissuti. Il medico responsabile del reparto dialisi vede il suo paziente anomalo avere problemi: fibrillazione cardiaca con frequenza di 140 battiti al minuto, una diagnosi che non lascerebbe dubbi, per una persona “normale” significherebbe ricovero immediato in cardiologia.Per il paziente anomalo no! Forse la sua malattia dura da troppo tempo per pretendere di essere ancora considerato un essere umano e non solo un morto che cammina. Il medico del reparto dialisi chiama la cardiologia e comunica le condizioni del suo paziente anomalo. Risposta via fax dal medico di cardiologia: il paziente può recarsi presso il pronto soccorso dove eventualmente, se e quando saremo chiamati (nota aggiuntiva non presente nella risposta ma di ovvia deduzione), ci recheremo per valutarne le condizioni. Paziente tra l’altro un po’ fastidioso, eh! Non nascondiamocelo (altra nota aggiuntiva non presente ma di altrettanto ovvia deduzione). Il vecchio paziente ha a malapena la forza di raggiungere la macchinetta del trasporto dializzati, non riuscirebbe mai a trovare la forza per recarsi al pronto soccorso tra decine di persone malate e familiari al seguito. E poi perchè dovrebbe farlo, in fondo la risposta avuta è forse più chiara di qualsiasi diagnosi: è ormai solo un morto che cammina e… sarebbe ora smettese di farlo. Non dice nulla, si reca all’uscita dell’ospedale, traballando si appoggia ad una sedia, poi telefona alla figlia: sto per tornare a casa, si… tutto bene… o forse no… ma che cambia. Questa è una storia di ordinaria anormalità verificatasi in un ospedale definito di vertice della nostra sanità nazionale!

 
 
 

Post N° 114

Post n°114 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da deontologiaetica
 
Tag: libri

 Di bocca in bocca Storie e curiosità sul cibo

Come nasce il tartufo? Perché la marmellata è una scommessa con il futuro? Il peperoncino fa bene alla salute? L’olio è anche un alleato della bellezza? Chi ha «inventato» il gelato? Si consuma ancora il «Pan di Toni»?

Di bocca in bocca è un piccolo ma intrigante viaggio attraverso storie e curiosità legate al cibo che – proprio di bocca in bocca – sono giunte fino ai nostri giorni: specialità ed usanze custodite e tramandate dalle comunità agricole e dalle marinerie della nostra Penisola e non solo. Scorrendo le pagine di questo libro incontrerete intellettuali e monache, filosofi ed indovini, adzore e pescatori, principi e contadini che, per necessità o per vezzo, si sono occupati di alimenti, della loro trasformazione ma anche della loro presentazione in tavola… Senza dimenticare l’importante gioco della seduzione in cui il cibo può essere un complice davvero provocante…

Giacinta d’Agostino è giornalista dal 1983. Dopo una lunga esperienza nel giornalismo d’inchiesta (nel 1997 con Orazio Barrese ha scritto per i tipi di Rubettino il saggio La guerra dei sette anni. Dossier sul bandito Giuliano) ha orientato il suo interesse professionale verso il settore dell’agroalimentare, maturando una profonda conoscenza nell’ambito della storia e delle tradizioni dell’enogastronomia italiana. Ha fondato l’associazione culturale Panartesia con la quale ha realizzato cene-evento in collaborazione con noti chef italiani ed internazionali. È stata per diversi anni addetto stampa al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; oggi collabora come foodwriter con la FN Editrice e le sue testate (Natura & Benessere, EsteticaMente, Terranauta). È critico enogastronomico, organizza eventi e degustazioni, è consulente per la comunicazione e per le PR di ristoratori e chef, è giurata nell’ambito di concorsi gastronomici. È socia dell’Associazione Stampa Agroalimentare (ASA), è Cavaliere dell’Accademia del Peperoncino, è citata nella pubblicazione Gli specialisti del vino e della vite edito dall’Unione Italiana Vini.

Nel 2004 ha pubblicato con la FN Editrice la guida Lazio: i sentieri del gusto e dell’arte, coautrice Donatella Cerulli; attualmente collabora anche con Corriere Vinicolo, Enopress, Mare in Italy, Alter Ego, realizzando servizi e reportage sia in Italia che all’estero.

Di bocca in bocca Storie e curiosità sul cibo
di Giacinta d’Agostino
Pagg. 144 - € 18,00
FN Editrice srl

 

 
 
 

FARMACI ANCHE SENZA TESSERA

Post n°113 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da deontologiaetica
 

C’e’ ancora incertezza, tra i farmacisti, nell’applicazione della legge 296 del 2006, entrata in vigore il prim gennaio, che prevede l’emissione dello scontrino recante il codice fiscale dell’assistito. Cosa fare se questo non ha con se’ il codice fiscale o la tessera sanitaria? E’ per questo che oggi il ministero della Salute ha emanato una circolare in cui si spiega che “il farmacista e’ comunque tenuto a fornire il farmaco anche in caso di mancata esibizione della tessera sanitaria che, in ogni caso, si consiglia comunque di portare con se’ al momento dell’acquisto per facilitare la corretta procedura di identificazione dell’assistito contribuendo ad un servizio piu’ efficiente e veloce da parte della farmacia”. A seguito della nuova norma, spiega il ministero in una nota, “in molte farmacie e’ stato richiesto al cliente di esibire la tessera sanitaria al momento dell’acquisto del farmaco. Su tale documento, infatti, e’ impresso il codice fiscale che puo’ essere letto con facilita’ dal farmacista attraverso strumenti informatici che consentono l’immediata lettura del codice e il trasferimento automatico dello stesso sullo scontrino. Senza tessera sanitaria il farmacista, essendo comunque tenuto a trascrivere il codice sullo scontrino, sara’ costretto a farlo a mano impiegando piu’ tempo

 
 
 

adottare cane poliziotto

Post n°112 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da deontologiaetica
 

Anche i cani poliziotto vanno in pensione quando non sono più adatti a ricoprire il loro incarico. Spesso, appesa la museruola al chiodo, sono affidati ai membri delle forze dell’ordine, ma capita che questi non possano vivere in compagnia dei loro collaboratori a quattro zampe. Per questo la Polizia di stato pubblica sul sito un elenco aggiornato degli ex cani in divisa e apre l’adozione anche ad associazioni e privati cittadini. Per adottare un cane poliziotto deve essere compilata una domanda particolare, disponibile on line sul sito della polizia. Il modulo va quindi inviato con raccomandata con ricevuta di ritorno al Centro di coordinamento dei servizi cinofili. Questo ente, valutate le schede e considerata anche l’esperienza dei cittadini con i cani da guardia o da difesa, decide per l’assegnazione. Al momento della consegna del cane, i futuri padroni, sono sottoposti a un ultimo colloquio, per verificare la compatibilità caratteriale con gli animali adottati.

 

 
 
 

OMAGGIO A PSICOLOGIAFORENSE

Post n°111 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da deontologiaetica
 

Messaggio N°498
Tags:
celibato preti, DON SANTE SGUOTTI, preti sposati, vescovo/esorcista Milingo 
12-01-2008 - 17:59
IL PRETE INNAMORATO E L'ESORCISTA SCOMUNICATO

"UCCELLI  DI ROVO"
DON SANTE SGUOTTI  E MONSIGNOR E. MILINGO:
"PER UNA CHIESA SENZA CELIBATO"

 Monsignor EMMA­NUEL MILINGO e don SANTE SGUOTTI sono oggi a Napoli in veste di «MADRINI» DI «TUTTO SPOSI», LA PIÙ IMPORTANTE RASSEGNA EUROPEA SUL MATRIMONIO.  I due, pochi minuti fa, hanno aperto un convegno SUI "PRETI SPOSATI". Si tratta del pri­mo contatto diretto che il pre­te-papà ha con l'ex presule scomunicato dalla Santa Se­de. L'incontro ufficiale “padovano”  tra i due è fissato invece per il po­meriggio di venerdì 18 gen­naio al ristorante «IL FILO’» DI MONTEROSSO. Milingo sarà ac­compagnato dalla moglie MA­RIA SUNG sposata con il rito della setta Moon, rimarrà con l'ex parroco, con la convivente di quest’ultimo, Tamara e il loro figlioletto. Con loro anche  un ri­stretto numero di seguaci per tutta la serata. Cena com­presa.
SABATO 19 E DOMENICA 20 GENNAIO MILINGO E DON SANTE SARANNO INVECE A GRISIGNANO DI ZOCCO (VICENZA) dove il prelato/guaritore/ esorcista africano ha numerosi adepti.
I seguaci di entrambi si aspettano la nascita di una forte alleanza che miri a scardinare quella che è oggi una  delle regole più ferree della chiesa cattolica, il rispetto
del celibato. «Non c'e bisogno di fondare una nuova Chiesa, basterebbe riuscire ad avere delle aperture in questa senso dalla Chiesa cat­tolica, sperando che guardi in faccia alla realtà e rinunci al celibato», ha dichiarato  ieri l'ex parroco di Monterosso al sito di «Tv Sorrisi e Canzoni». Don Sante indica anche la strategia per arrivare ad inci­dere in tal senso sulla Santa Sede. «Non servono raccolte di firme - continua l'ex parroco - la strada potrebbe es­sere quella della sciopero del­le offerte. Spesso si riesce a smuovere le cose solo quan­do si toccano interessi politi­ci, che sono mossi da quelli economici. Quello dello sciopero  delle offerte potrebbe es­sere una strada, anche se con Milingo non ne ho ancora parlato. Molto spesso la Chie­sa ha cambiato atteggiamen­to quando si è vista minaccia­te le entrate». II piano tra don Sante  e Milingo per veni­re incontro a ciò che chiedo­no i circa 120 MILA PRETI SPO­SATI CHE CI SONO A LIVELLO MON­DIALE (4-5 MILA SOLO IN ITALIA) verrà dunque messo a punta tra Monterosso e Grisignano nel prossimo weekend. Nel centro del Vicentino, che ri­cordiamo è in territorio della diocesi di Padova, il fondato­re dell'associazione «MARRIED PRIEST NOW» celebrerà l'Euca­restia e terrà delle conferenze. E' previsto anche un pran­zo di solidarietà. II tutto av­verrà nei locali DELL'HOTEL CENTRALE. Nel centro berico Milingo c'è già stato nel mar­zo del 2005 su invito dei co­niugi DORVALINO PEDRON E MIL­LY NEGRELLO. Allora aveva potuto celebrare messa grazie al beneplacito del Vaticano, sollecitato in più riprese e con azioni anche eclatanti dei suoi seguaci, come un sit-in in piazza Duomo. Dopo lo smacco di giovedì al san­tuario della Madonna di Pompei, dove durante la funzione pomeridiana il rettore don Francesco Soprano gli ha ne­gato la comunione, Milingo ieri è incorso in un altro inci­dente di percorso. L'ex arci­vescovo di Lusaka si è visto, infatti, cancellare la prevista partecipazione alla trasmissione «Buona domenica» di domani su Canale 5. II suo en­tourage parla di un caso di censura arrivato dall'alto, do­po che era stata concordata un'intervista esclusiva e rela­tivo compenso di 20.000 euro.

VEDI ANCHE  QUESTI MIEI PRECEDENTI POST:

 
sospensione a divinis
ecclesiastica" nel passato applicata a casi ritenuti gravissimi ( nelle foto don Sante Sguotti  e Paola Perego che lo ha spesso  ospitato nel suo programma ) Il girone dei sospesi, come lo
Scritto il 28/10/2007 - 13:24:29 | Leggi tutto il post
 
il prete innamorato
In questi ultimi mesi la figura di DON SANTE SGUOTTI è balzata agli onori della cronaca  perchè il giovane parroco di un borgo di PADOVA ha deciso di "muoversi alla luce del sole". A FRONTE di tanti preti pedofili, omo, soliti a rubare un
Scritto il 27/10/2007 - 21:22:09 | Leggi tutto il post
 
sante sguotti
" CHE HA SCATENATO I MEDIA INTORNO ALLE VICISSITUDINI (TIPO "UCCELLI DI ROVO" ) DI don  SANTE SGUOTTI PARROCO A MONTEROSSO FRAZIONE DI ABANO SEMBRA VOLGERE FINALMENTE ALL'ULTIMA PUNTATA! INFATTI, TRA
Scritto il 04/09/2007 - 17:22:08 | Leggi tutto il post

 
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