Principessa persiana

La camera da letto


Tutti abbiamo occhi che vedono ma che sanno anche osservare. Tutti siamo degli intenditori d'Arte, perchè l'Arte racconta l'esperienza dell'uomo e della Storia. L'Arte racconta noi stessi. Con voi scrivo la "lettura" della meravigliosa opera di Vincent Van Goght che non è solo una comune camera da letto.
Una stanza apparentemente ordinata, una camera apparentemente umile, un ambiente apparentemente gioioso. Colui che ci vive ama l’arte dipinta ed il proprio ritratto: ai muri sono appesi quadri - “malgrado sia una casa molto povera, vedo i loro ricordi alle pareti” (costellazione68) ,  uno specchio e gli oggetti della toilette sul tavolino che funge da comodino. E’ una mattina soleggiata: la finestra è semiaperta e vi è luce intorno alle pareti. Si percepisce un clima domestico e privato in cui può ritrovarsi chiunque: l’intellettuale ed il colto – quadri-; il single – letto- ;due innamorati che vivono in un  “giaciglio su cui riposarsi ed amarsi” (vhagos); una coppia di amici,fratelli, coniugi,… ;”due persone” (blu_notte.fm) -due cuscini e due sedie-; l’umile -mobili comuni- ;” un prete, sono così le stanze dei preti, manca solo una croce alla parete ma forse le immagini dei quadri sono sacre” (giannicaro60); “qualcuno che non c'è e mai ci è stato in quel letto” (  phatos37); …I dettagli sono curati e minuziosi -asciugamano appeso, appendi abiti, cassetto del tavolino, intreccio di paglia della sedia,…-, i colori caldi e forti -verde, giallo, blu, rosso. L’artista desidera ritrarre un interno semplice e silenzioso, ma gli occhi non superficiali non possono non cogliere alcune note stonate:  spalliera del letto sproporzionata, persiana (non io!) troppo chiusa per far entrare tutta quella luce che si vede nell’opera , sedie vuote, …E’ la camera stessa di Van Gogh, “ ci dorme Van!!!” (inattesadi). Si scopre subito, osservando il cappello giallo di paglia appeso insieme ad altri indumenti dietro il letto. Quel cappello che lui stesso indossa negli autoritratti.  E’ la metafora del suo ambiente interiore e della sua  anima semplice e complessa, solitaria ed affaticata, in cerca di riposo e di pace. La persiana della finestra non è spalancata sulla strada. Van non vuole vedere e non vuole essere visto.Moltissimo ruota intorno al numero 2, un due scisso che non si addiziona per diventare uno. “La stanza ha due porte: forse è il luogo di mezzo tra due situazioni differenti” (ilike06). Probabilmente rappresenta la doppia ambivalenza di Van; il suo tormento e la sua voglia di serenità, la sua esigenza di equilibrio in un’anima non ordinata; il suo desiderio di stare insieme non sacrificando la sua solitudine;… Sono “2 sedie ed un tavolo sul quale condividere un pasto e la propria giornata.. viversi e condividersi.. 2 cuori e 1 capanna”, (vhagos) una condivisione elementare che Van non è riuscito a fare propria, combattuto tra 2  sentimenti apparentemente contrastanti, 2 facce della stessa medaglie.. E’ un ambiente “ordinato” forzatamente quasi fosse un’imposizione. “E’ tutto così ordinato, così a posto... forse proprio per questo un po’ triste... sembra una stanza "preparata" per qualcuno che non c'è…” (phatos37) . Un ambiente interiore, uno spazio dell’anima mai vissuto. Una stanza in cui non manca l’essenziale ma che non è pronta ad essere vissuta, infatti, “è l'assenza quello che mi colpisce... qualcuno che non c'è e mai ci è stato in quel letto...”. (phatos37). E’ un ambiente quasi immaginato, reale solo all’apparenza; “è come se fosse in un sogno” (nottealta78).  “I colori kaldi ci sono tutti” (marsina), forse sono di fantasia, gridano con forza un disagio, “sono nenie di inquietudini brillanti” (nottealta78). E’ una stanza che profuma di mattina ma anche di passato. Si avverte la fatica, il ricordo, la stanchezza, la propria esistenza. I “quadri storti mi colpiscono....il quadro esprime una certa vecchiezza serena” ( strarman2006) ma anche un fardello faticoso. Sono i quadri veramente dipinti da Vincent. Sono quadri stanchi di stare al muro, quadri non sistemati o spolverati. Il quadro è l’anima di Van, la sua intera vita. E’ una vita che non riesce più a dipingere, a ritrarre, a sistemare come si fa con una semplice stanza. E non è un caso che l’artista abbia scelto di raffigurare la camera da letto, il luogo più intimo e privato della propria casa.