Principessa persiana

A-mare


Quante volte mi sono trovata nel mare tempestoso in piena bufera. Era inaspettata, violenta, forte e vorticosa. Difficile da governare perché non sono capitano né tanto meno un marinaio. Sono una sirena che nel mare sa solo cantare o nuotare placidamente dinanzi uno scoglio od una grotta. Sono un naufrago che non sa costruire zattere, che soffre anche il mal di mare, che non vuole vedere fari all’orizzonte, che come Pinocchio si fa ingoiare dalla balena. Flutti che si impennano, onde che si rovesciano, acque buie e profonde a cui forse il naufrago si abitua anche. E con quel mare impari a conviverci, ti lasci galleggiare e ti rigiri insieme a lui. Se passa una nave ti nascondi per non essere salvato e riportato a riva. Con quel mare sei un tutt’uno. Non fan paura neanche i pescecani, gli squali, l’orca che ti beffano e ti deridono. Ormai al mare hai già dato tanto, troppo, tutto. Naufrago che si crogiola e che non vuol uscire dalle onde. Andare in riva e mettere i piedi sulla terra costa fatica più di stare nella tormenta. I piedi toccano il fondo. Prendi consapevolezza che non sei un pesce, un alga, il dio del mare od un essere marino. In apnea ed in immersione non puoi più starci. E’ ora di salire sulla nave di passaggio, di vedere il segnale della torre di controllo, di mirare il faro, di nuotare verso la riva, di mettere i piedi sulla sabbia, di prendere in mano la mappa e di fare la caccia al tesoro. Un naufrago, prima o poi,  deve provare vergogna per aver messo i remi in barca e per essersi aggrappato alle cime tempestose ingenuamente, inconsciamente e consapevolmente. E’ giunto quel “poi”. Non è mai troppo tardi per indossare nuovamente i vestiti del produttivo viaggiatore. Non è mai troppo tardi per distinguere l’isola che non c’è dalla terra ferma.  Il mare d'inverno è un concetto che il pensiero non considera. E' poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera. … E io che non riesco nemmeno a parlare con me. … Mare mare, non ti posso guardare così perché questo vento agita anche me. …. Mi tuffo perplesso in momenti vissuti di già.