Principessa persiana

Post N° 220


...cuore...La grazia, la semplicità, la dolcezza, l’essenzialità. La grinta, il carisma, la determinazione, la passione. Due personalità apparentemente contrarie ed opposte che riescono a trasmettere una forza impetuosa in uno stile differente e simile nello stesso tempo. Elisa e Ligabue. Il testo e l’interpretazione sono vibranti e coinvolgenti. Ad accompagnarmi lo scorso anno è stato l’intero album “nome e cognome”, ed in questo novembre 2006 vi è il brano “gli ostacoli del cuore”, che grida un’autobiografia dell’anima. Luciano sia in “le donne lo sanno” che in quest’ultima canzone inserisce tre verbi chiave “ sapere, potere, volere”. Tutta la nostra vita, credo, sia basata sul conoscere od ignorare, sulla possibilità od incapacità, sulla volontà o non desiderio. Conosco anch’io gli ostacoli del cuore che non interpreto come una barriera da saltare durante la corsa. Si tratta di ciò che ci impedisce di avere un’anima fresca e spensierata. Gli ostacoli sono le ferite, le malinconie, i dispiaceri, i ricordi, le nostalgie, le amarezze, le fotografie della nostra esistenza. Ci si perde in questi ostacoli che hanno il suono di un sogno, un’utopia, una speranza, una giustificazione, una comprensione, un perdono. Ostacoli che scartiamo con gli occhi commossi e sorpresi di un bambino dinanzi ad un pacco doni. E mentre si naviga nel proprio cuore, vi troviamo anche un’ironia o un autoironia che cerca di sdrammatizzare. Di noi non si sanno molte cose, si tratta di alcuni stati d’animo e pensieri strozzati mai gridati e mai esposti, che nessuno ha voluto sapere mai e non ha la possibilità di sapere perché sa leggere solo le righe senza andarci oltre. Sono cose che ci portiamo in viaggio, sono cose legate al ricordo, alle esperienze, ai sentimenti, al percorso interiore e personale,…Per non cadere tra e negli ostacoli guardiamo il mare abbracciando quel principio di allegria che sappiamo di meritare e lasciamo alle sue onde uno sciocco, quasi ridicolo pensiero fanciullesco e sognatore. In quegli ostacoli, labirinti tortuosi, senti l’anima che urla e che suggerisce di buttare nel viaggio futuro quelle cose inutili che sono fardello pesante ed ingrato. Anima che grida prendendo coscienza di “quante cose non sai di me, quante cose che non puoi sapere, quante cose che non vuoi sapere”.