Principessa persiana

Il "MIO" Salento natalizio


Il sole accarezza le pietre ricamate della Lecce barocca. Gli angeli accelerano le loro danze sulle ghirlande di melocotogne, pigne, melograne, gigli e margherite scolpiti sui capitelli, sui prospetti esterni e sulle colonne tortili degli altari.  Le tele della natività emanano una luce più intensa e significativa. L'"Immacolata Concezione" è leggiadra e dolce sulla luna e al di sopra del viscido serpente; nell'"Annunciazione" la giovane e timida Maria prega con il libro aperto dinanzi l'inginocchiatoio dopo aver lasciato nel cesto i tessuti del ricamo; accanto alla "Nascita" del bambino posto nella mangiatoia arrivano affannati i pastori con in mano cesti di frutta e caciotte fresche; nell'"Adorazione dei Magi" tre saggi eleganti con abiti orientali si inchinano dinanzi ad un bimbo sveglio e felice; la "fuga in Egitto" illustra la fretta e la corsa di un asinello stanco. 
Statue di pastori e presepi in cartapesta leccese trionfano nelle chiese, all'interno dell' anfiteatro romano, tra i banconi della fiera dei pupi che un tempo si inaugurava nel giorno di Santa Lucia.  Non è la cartapesta dei carri di Carnevale o delle maschere veneziane. A Lecce la tecnica artistica nasce per creare statue più leggere da trasportare durante le lunghe processioni, natività e scene religiose, soggetti sacri custoditi da una campana di vetro che venivano collocati sui comò delle camere nunziali.
I fornai e le massaie di tradizioni sfornano dolci tipici e prelibati: pesci in pasta di mandorla ( simbolo di Gesù affrescato nelle catacombe) antica ricetta medioevale delle Suore benedettine; la cotognata leccese; li purceddhuzzi con miele e pinoli; le muffettate con marmellata d'uva; i fichi secchi su foglia d'alloro;... E sulle tavole primeggiano i piatti della tradizione: pittule farcite ( pasta di pane lievitata con olive, pomodoro, acciughe o imbevute di vin cotto e miele); pucce, pizzi e piscialette ( pane tipico con olive nere, pomodoro, cipolla, verdure agresti); rape affogate e focacce ripiene di cicorie e finocchio selvatico; polpo in pignata;... 
Con in mano un mandarino clementino che sprigiona un profumo natalizio, mi lascio inebriare dai miei pensieri e le scene di babbi natali arrampicati sui balconi e di gente addobbata a festa in corsa verso non so quale festa sono ai miei occhi ridicole e comiche,...  ......" Non sai cosa ti stai perdendo"...... mi diceva spesso chi mi ha cresciuto amorevolmente fino alla prima adolescenza. Ho “perso” tante cose ma spero di non perderne tante altre che nutrono il mio cuore.