Il Salento si è rinfrescato. La pioggia ha pennellato di lacrime i suoi svettanti campanili, le sue chiese ricamate con fili di pietra, le sue campagne sottolineate dai muretti a secco, i suoi mari abbracciati dalle insenature sabbiose o vertiginose. Nel suo cielo trombe di tuoni ed abbagli di lampi. Ho ripercorso alcuni sentieri, dove i lampioni di ferro sono ormai stanchi ed abbandonati, con le scarpe consumate e le suole levigate. E’ tempo di abbandonare le vesti di pellegrina senza meta e di nuotare come una viaggiatrice con rotta. Infondo ho anche le braccia per navigare. I piedi sono stanchi di passeggiare. Non vi può essere SEMPRE un MAI.******
Non vivere di foto ingiallite...
Il Salento si è rinfrescato. La pioggia ha pennellato di lacrime i suoi svettanti campanili, le sue chiese ricamate con fili di pietra, le sue campagne sottolineate dai muretti a secco, i suoi mari abbracciati dalle insenature sabbiose o vertiginose. Nel suo cielo trombe di tuoni ed abbagli di lampi. Ho ripercorso alcuni sentieri, dove i lampioni di ferro sono ormai stanchi ed abbandonati, con le scarpe consumate e le suole levigate. E’ tempo di abbandonare le vesti di pellegrina senza meta e di nuotare come una viaggiatrice con rotta. Infondo ho anche le braccia per navigare. I piedi sono stanchi di passeggiare. Non vi può essere SEMPRE un MAI.******