Principessa persiana

Tavolozza di colori


Ognuno vive e soprattutto si vive come madre natura ha concordato, come caso geoculturalepolitico ha destinato, ma anche come vuole, se esiste l'opportunità avere la libertà di manifestare il senso di giustizia e di onestà, a cui la coscienza e la consapevolezza dovrebbe chiamarci ogni giorno. Con amarezza e talvolta con adirazione esprimo la mia non condivisione verso chi della libertà ne fa una scelta personalistica legata al proprio individuale egoistico senso del potere, del possesso, del piacere, animato non solo da queste tre "p" ma anche dalle "s" del successo, soldi e sesso. In questi giorn di maggio che profumano di caldo primaverile, gelsomini e limoni, fragole ed amarene, vorrei continuare ad inebriarmi quasi esclusivamente della sana ebbrezza della leggerezza. Nel silenzio di questa mattina riscaldata dai teneri raggi di sole color fieno e dal fondo del caffè, sento scorrere sulla pelle emozioni e sensazioni altalenanti che si fondono e confondono. Paura, incertezza, dolcezza, sconforto, fantasia, fede, abbandono, pienezza. Vorrei placare i miei slanci emotivi; oggi mi chiedo se corrispondono alla mia attitudine caratteriale innata, o sono invece alimentati dalle conseguenza del vissuto passato e presente. Ieri, una mia amica mi ha fatto notare quanto mi diano forma, luminosità e gioia i colori caldi e solari del rosso, del bianco, del verde, dell'arancio, del rosa, ... ed ha evidenziato che quel "marrò" indossato tante volte esprimeva uno stato d'animo cupo. Il colore marrone e le sue numerose cromie e varietà sono state sempre molto gradite e ricercate da mia madre, che lo ritiene un BEL colore. A ben ricordare, la ricordo fin da trentenne, ossia anche alla mia medesima età, vestita così, come se gli altri colori fossero per chi non ha il gusto della riservatezza e dell'opportunità. Mi soffermo sul fatto che anche la nostra immagine visiva corrisponde ad alcune icone interiori; ricercando il significato del marrone, scopro alcune note e considerazioni su cui non posso più evitare di riflettere interiormente. E' un colore che frena la vitalità e l'impulso creativo ed estroverso, e che esprime disagio. Leggo che "coloro che si sentono infelici e disadattati, instabili e non integrati, coloro che non hanno un focolare proprio, davanti a cui rilassarsi ed essere a proprio agio, con poca prospettiva di sicurezza e di gioia fisica davanti a loro, pongono spesso il marrone all'inizio della serie. ... Questa situazione può essere di insicurezza, o di malattia fisica reale, può essere un'atmosfera di conflitto, o l'esistenza di problemi che l'individuo si sente incapace di fronteggiare." Non mi va di crogiolarmi ancora e di essere struzzo che nasconde certi atteggiamenti celebrali propri ed altrui sotto la sabbia. Desidero essere libera ed appropriarmi degli infiniti colori della tavolozza della vita, come un quadro di fiori impressionista.