Principessa persiana

Red


Tingo di rosso ferrari le unghie della mano, un colore "coraggioso" che mi ha comunicato, vedendolo da piccola sulle donne, cura per l'estetica, eleganza femminile, agiatezza economica, fierezza sensuale. Lo indosso non per queste motivazioni. Il solo pensiero che lo smalto rosso sia associato a queste sensazioni mi metterebbe disagio ed imbarazzo, chissà perchè poi. Le tinteggio per richiamare la lucentezza dell'estate, perchè mi evocano l'ordine da effettuare con le mani del fare, per sintonizzare il coordinamento con un elestico rosso tra i capelli, perchè possano invitarmi a prendere in mano la penna e la consapevolezza di essere matura. Bah. E' tornato il sole. Sembra proprio quello che caratterizza i luglio salentini, verso i quali ho iniziato a badare solo negli ultimi tre anni, ritornando residente balneare fissa e vacanziera dopo decenni. E' un sole che frigge sulla pelle e sul mare. Riscalda il freddo e, come occhio circolare divino, penetra al centro della fronte e del cuore per spegnere con la sua calura il bollore dei malanni interiori. Quest'anno sto ancora sulla terra ferma, dentro all'ombellico del Salento.
Il maltempo, la voglia di refrigerio tiepido, il senso e la constatazione di stridenti matasse, il ripiego su altre cose di poca utilità e di tanto conscio perditempo, il sentirsi nella bolla di una mongolfiera, ... mi hanno portato a non sentire la voglia del mare da nuotare e del sole da fissare. Forse a fine mese ritornerò su quel terrazzo della costa jonica, con uno zainetto colorato, una collana tunisina, una minigonna variopinta, un fascicolo di carte e di libri da scrivere ed evidenziare, una macchina fotografica, un corpo di navigante. Infondo la quiete delle pietre cittadine e popolane, tessute di ritornelli statici, appiattiscono la fantasia dell'essere ed il dinamismo della concentrazione, anche di quella contemplativa. Penso che sia ora di mettere a frutto produttivo ciò che ho fatto per pura e passionale espressione attitudinale e vocazionale. Sono tante ed al giro di boa. Iniziato e non finite, persa nell'autodeterminazione razionale di renderle concrete, definite e definitive. Riguardo le unghie. Hanno il colore della mia carrozza tecnologica e del cuore. E dal cuore, continuano a suggerirmi gli eventi e talune personalità, senza saperlo di fare, bisogna riparire, senza guardarsi indietro, perchè sarebbe ancora perdersi nel perditempo del tempo andato...
...Sempre, sempreFino a farmi diventare nienteFino a farmi diventare nienteQuesta luce nell'animaChe nessuno può comprendere